Miguel Indurain: un grande ritorno nella famiglia Pinarello

12.07.2024
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Il mondo del ciclismo ha recentemente registrato il ritorno di un’icona sportiva nella famiglia Pinarello. Il leggendario Miguel Indurain ha ripreso la sua collaborazione con l’iconico marchio trevigiano, unendo le forze con Fausto Pinarello per progettare una colorazione unica del modello top di gamma Dogma F. Questo evento segna non solo un ritorno simbolico, ma anche una celebrazione dell’eredità e del successo condiviso tra Indurain e il marchio trevigiano.

Martedì 9 luglio, Miguel Indurain ha ufficialmente segnato il proprio ritorno in Pinarello pedalando una Dogma F personalizzata durante la Maratona dles Dolomites. Il cinque volte vincitore del Tour de France ha collaborato direttamente con Fausto per creare un design unico per la sua bicicletta. La nuova colorazione, denominata “rosso full luxter”, è stata presentata ufficialmente presso la sede centrale di Pinarello a Villorba, Treviso, dove Induráin ha ritirato personalmente la bicicletta prima di prendere parte all’evento alto atesino.

La Dogma F di Indurain
La Dogma F di Indurain

Dogma F personalizzata

La Dogma F, lanciata ufficialmente il 20 giugno, rappresenta l’ultimo capolavoro di Pinarello. Questo modello combina prestazioni incredibili e tecnologia all’avanguardia con un’estetica sbalorditiva. La bicicletta è il risultato di anni di ricerca e sviluppo, mirati a offrire un prodotto che soddisfi i più alti standard di qualità e innovazione nel mondo del ciclismo. 

«Sono felice di riavere Miguel nella famiglia Pinarello – ha dichiarato Fausto – e questo perché Miguel è il ciclista con cui sento il legame più profondo. La nostra amicizia dura da oltre trent’anni ed è parte integrante della storia di Pinarello. Le sue incredibili prestazioni e le sue vittorie più importanti ci hanno aiutato a crescere fino a diventare il marchio che siamo oggi».

La storia di Pinarello e Induráin è strettamente intrecciata. Negli anni ’90, Miguel Indurain ha dominato il mondo del ciclismo, vincendo cinque Tour de France consecutivi, due Giri d’Italia, due Campionati del Mondo e stabilendo il record dell’ora sull’iconica bicicletta Espada: tutti successi esclusivamente colti pedalando biciclette Pinarello. Questa collaborazione non solo ha elevato la carriera di Induráin, ma ha anche consolidato la reputazione del marchio come uno dei più prestigiosi e innovativi nel mondo delle biciclette da corsa.

Una storia di successi

Il ritorno di Miguel Indurain segna l’inizio di una nuova fase per la partnership con Pinarello. L’evento alla Maratona dles Dolomites è stato un momento di grande orgoglio per entrambi, simbolizzando il continuo impegno di Pinarello per l’eccellenza e l’innovazione.

«È stato un momento di grande orgoglio vedere Miguel in sella alla nostra nuova Dogma F – ha aggiunto Fausto – e non vediamo davvero l’ora di iniziare questa nuova fase della nostra partnership».

Questa rinnovata collaborazione promette di portare ulteriori successi e innovazioni nel mondo del ciclismo, celebrando una storia ricca di trionfi e una visione condivisa per il futuro. La nuova Dogma F non è solo una bicicletta, ma un simbolo del legame indissolubile tra due giganti del ciclismo.

Pinarello

Alta Badia, Maratona delle Dolomiti e il grande ciclismo

21.06.2022
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L’epoca Covid-19 ci lascia anche qualcosa di buono, pensando al futuro e alla connessione tra ambiente, sport e ciclismo. Quando il 30 settembre scorso, la Maratona dles Dolomites ha comunicato il tetto massimo dei partecipanti (fissato a 8000 presenze) per l’edizione 2022, un sussulto generale ha animato il mondo delle due ruote amatoriali. Le motivazioni sono diverse e tutte ampiamente argomentabili, sta di fatto che ci troviamo al cospetto di una comunità che ha insegnato a molti a fare turismo sportivo, a mettere al centro della promozione il territorio e a far diventare una gran fondo, una vetrina mondiale nella quale tutti vogliono essere protagonisti.

Unica nel suo genere, perché per la Maratona lavorano 4 persone tutto l’anno, che aumentano esponenzialmente di numero man mano che l’evento si avvicina. E’ uno strumento di lavoro per il turismo: si parla di oltre 16.000 presenze con un periodo di soggiorno medio tra le 2/3 notti, solo per citare alcuni numeri. Abbiamo fatto quattro chiacchiere con Michil Costa, presidente del comitato MdD e titolare di un Leading Hotel – La Perla – in Corvara.

La partenza della Maratona Dles Dolomites (foto Freddy Planinschek MdD)
La partenza della Maratona Dles Dolomites (foto Freddy Planinschek MdD)
Perché avete ridotto il numero massimo dei possibili partecipanti?

Per dare maggiore qualità alla manifestazione, perché nonostante tutto l’edizione del 2021, ancora in epoca Covid, ci ha insegnato qualcosa. Ci sono stati meno partecipanti, rispetto alle edizioni pre-pandemia, ma questo ci ha fatto notare che ha dato una maggiore qualità del prodotto offerto. La Maratona delle Dolomiti e l’Alta Badia, sono alla costante ricerca di qualcosa di nuovo da proporre e, oltre ai vari temi di attualità, la volontà era quella di dare ancor più qualità. La soluzione è stata quella di ridurre il tetto massimo delle iscrizioni. Mi rendo conto che per qualcuno possa essere una decisione impopolare e questo mi spiace, ma era necessario prendere una decisione, una posizione e fare una scelta. Così è stato fatto.

Professionisti o amatori, il ciclismo è parte dell’Alta Badia (foto Manuel Glira MdD)
Professionisti o amatori, il ciclismo è parte dell’Alta Badia (foto Manuel Glira MdD)
Con la riduzione dei partecipanti è auspicabile un ritorno al passato, per quello che riguarda il percorso?

E’ un’ipotesi, ma è difficile dire oggi, se ci sarà un ritorno sul Passo Fedaia. Di sicuro sarebbe molto interessante ed epico tornare alle origini, ma è necessario considerare le tante variabili che comporta la variazione e allungamento del percorso. Un tracciato più duro, il passaggio a Canazei con il blocco di una valle. I tasselli da mettere insieme sono diversi. Di certo il punto fermo, delle strade chiuse e dei passi alpini, aperti solo ai ciclisti in quella giornata è un fattore dal quale non si può prescindere. E’ una caratteristica della Maratona dles Dolomites. Comunque si, è lecito pensare al percorso di una volta.

Il Pordoi in più di un’occasione ha scritto pagine epiche al Giro
Il Pordoi in più di un’occasione ha scritto pagine epiche al Giro
Possiamo immaginare a un domani, dove la manifestazione amatoriale possa far da traino ad una dedicata ai professionisti?

Anche in questo caso affrontiamo un argomento attuale, dibattuto nel comitato e anche in tutta la nostra comunità. Non lo nego, ci stiamo pensando, magari anticipando con una sorta di parallelo con gli U23, forse nel 2023. Potrebbe essere una prova, come un test, che potrebbe anticipare l’evento dedicato ai professionisti. Un intero fine settimana di bicicletta, tra pro’ ed amatori. E’ da organizzare, ma si può fare.

Arabba aspetta il Giro e arricchisce il menù

30.03.2022
3 min
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La bici e la montagna sono un binomio indissolubile che fa riemergere dalla memoria imprese d’altri tempi. Se poi queste montagne sono le Dolomiti, che sono tra l’altro patrimonio dell’Unesco, le emozioni si amplificano ancor di più.  Arabba è una località da sempre legata al ciclismo, sono moltissime le iniziative per chi ama pedalare in mezzo a questi paesaggi mozzafiato. 

Il percorso del Sellaronda Bike Day misura 52 chilometri e prevede il “Giro dei quattro Passi” (foto Freddy Planinschek)
Il percorso del Sellaronda Bike Day misura 52 chilometri e prevede il “Giro dei quattro Passi” (foto Freddy Planinschek)

Spazio ai pro’

Il Giro d’Italia quest’anno torna ad Arabba, infatti la località sarà al centro della 20­­ª tappa, la penultima prima dell’arrivo a Verona. Il gruppo raggiungerà il paesino, situato a 1600 metri sul livello del mare, dopo aver scalato il Passo Pordoi, che con i suoi 2239 metri è la Cima Coppi del Giro d’Italia 2022

I corridori una volta attraversato Arabba si dirigeranno verso Caprile. Da lì inizieranno la scala finale, forse decisiva per la conquista della maglia rosa, che li porterà in cima al Passo Fedaia. 

Il Sellaronda Bike Day ed il Dolomites Bike Day sono entrambi eventi non competitivi (foto Freddy Planinschek)
Il Sellaronda Bike Day ed il Dolomites Bike Day sono entrambi eventi non competitivi (foto Freddy Planinschek)

Tante iniziative

Come detto, nel territorio delle Dolomiti si respirano natura e ciclismo. Saranno molti gli eventi che vedranno protagonista la località di Arabba. La prima manifestazione sarà il Sellaronda Bike Day che si affronterà in due momenti: 11 giugno e 17 settembre (foto in apertura di Freddy Planinschek). Un percorso di 52 chilometri che prevede il “Giro dei Quattro Passi”: Campolongo, Gardena, Sella e Pordoi. 

In mezzo a questi due eventi sarà possibile prendere parte al Dolomites Bike Day, in programma il 25 giugno. Si tratta, anche in questo caso, di una manifestazione non competitiva che viene organizzata con la collaborazione dell’associazione turistica Alta Badia. Un giro che unisce tre Passi: Campolongo, Falzarego e Valparola, per un totale di 51 chilometri e 2190 metri di dislivello.

Per concludere, domenica 3 luglio Arabba verrà coinvolta nella Maratona dles Dolomites, la granfondo più famosa al mondo, che quest’anno celebra la sua 35ª edizione.

Per coloro che amano la Mtb sarà possibile pedalare sul percorso del Sellaronda MTB Tour (foto Arabba Fodom Turismo)
Per coloro che amano la Mtb sarà possibile pedalare sul percorso del Sellaronda MTB Tour (foto Arabba Fodom Turismo)

Per gli amanti dei sentieri

Per chi preferisce destreggiarsi nei sentieri più impervi, in sella alla propria mountain bike, invece, l’appuntamento è per sabato 18 giugno con la Hero Sudtirol Dolomites. Si tratta della gara di Mtb più dura al mondo, giunta ormai alla dodicesima edizione.

I veri appassionati non possono perdere la possibilità di misurarsi nel percorso principe: la Sellaronda MTB Tour. Il panoramico giro intorno al gruppo del Sella è percorribile in autonomia (ma è preferibile farlo con un’esperta Guida di Mountain Bike). E’ possibile affrontarlo in due sensi: orario ed antiorario. Nel primo caso il percorso misura 58 chilometri con 3400 metri di dislivello (che si riducono a 700 utilizzando gli impianti di risalita contrassegnati dal colore arancione). Nel secondo i chilometri saranno 53 ed il dislivello sarà pari a 3.000 metri (che possono essere ridotti a 1300 utilizzando gli impianti dal colore di riconoscimento verde).