Tom Pidcock, abbigliamento Q36.5

L’innovazione sportiva di Q36.5, una storia da raccontare

29.11.2025
3 min
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Q36.5 è unanimemente riconosciuto a livello internazionale come uno dei brand di abbigliamento tecnico per il ciclismo fra i più innovativi. Pioniere nell’introduzione dei tessuti a navetta nell’abbigliamento tecnico, Q36.5 è oggi leader nella ricerca e nello sviluppo nel campo della termoregolazione, che il marchio bolzanino considera la nuova frontiera dei vantaggi in termini di performance nel ciclismo d’elite, nonché della salute e del comfort di ogni ciclista. Il nome stesso del brand riflette questa missione: Q come “quaerere” in latino, ovvero “ricerca”, e 36.5, la temperatura ideale in °C di un corpo sano.

Q36.5 Dottore Termico Light Mediterranea, ingegneria tessile
Q36.5, azienda di Bolzano, rappresenta una delle eccellenze del Made in Italy
Q36.5 Dottore Termico Light Mediterranea, ingegneria tessile
Q36.5, azienda di Bolzano, rappresenta una delle eccellenze del Made in Italy

Un premio all’eccellenza

Oggi arriva per Q36.5 un riconoscimento alla sua eccellenza nel settore sportivo e alla sua capacità di coniugare innovazione, sostenibilità e tradizione Made in Italy. Q36.5 è stato infatti recentemente incluso nel report “100 Storie italiane di sport” e nel volume che ne è seguito. Si tratta di  un racconto di cento aziende italiane che rappresentano l’eccellenza del Made in Italy, l’innovazione e la sostenibilità nel periodo 2017-2022.

Il report nasce per iniziativa del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, della Fondazione Symbola, di Confartigianato Imprese, con il supporto di Deloitte come knowledge partner.

Il volume ed il report sono stati presentati in un incontro che si è svolto il 29 ottobre scorso a Roma presso la sede di Confartigianato, e che ha visto la partecipazione di diversi rappresentanti delle Istituzioni e di alcune aziende sportive coinvolte. Q36.5 è stata indicata tra le realtà più promettenti, capaci di trasformare il panorama dell’industria sportiva italiana.

Tom Pidcock insieme a Luigi Bergamo, CEO di Q36.5
Tom Pidcock insieme a Luigi Bergamo, CEO di Q36.5

Lo sport come motore di sviluppo sociale

Il volume “100 Storie italiane di sport”, edito da Silvana Editoriale, non solo vuole raccontare l’eccellenza delle imprese italiane nel settore sportivo, ma anche sottolineare il ruolo cruciale dello sport come motore di sviluppo sociale, economico e culturale. La raccolta di case history evidenzia come le aziende italiane stiano coniugando tradizione, innovazione e sostenibilità, migliorando le prestazioni sportive e creando prodotti di alta qualità.

L’Italia punto di riferimento

L’Italia è da sempre leader nel panorama sportivo mondiale, grazie alla sua straordinaria varietà sportiva e alla capacità di combinare tradizione artigianale e avanzata tecnologia, e Q36.5 incarna perfettamente questo spirito. L’azienda investe continuamente in ricerca e sviluppo, creando prodotti che integrano materiali esclusivi e innovativi, testati scientificamente per garantire performance superiori, e gestisce l’intero processo produttivo in Italia, rimanendo saldamente legata al suo territorio e alla tradizione artigianale italiana.

Q36.5 Foul Weather, la collezione nata grazie ai pro'
Per Q36.5 lo sport è un motore di sviluppo sociale capace di unire tradizione, innovazione e sostenibilità
Q36.5 Foul Weather, la collezione nata grazie ai pro'
Per Q36.5 lo sport è un motore di sviluppo sociale capace di unire tradizione, innovazione e sostenibilità

Parla il CEO

Concludiamo con il pensiero di Luigi Bergamo, CEO e Responsabile Ricerca e Sviluppo di Q36.5, co-fondatore nel 2013 del brand insieme Sabrina Emmasi.

«Essere inclusi tra le cento aziende italiane in crescita è per noi motivo di grande orgoglio. Ogni giorno lavoriamo per combinare ricerca scientifica, innovazione e design per offrire ai ciclisti e alle cicliste i prodotti migliori. Questo riconoscimento ci spinge a continuare su questa strada, e ci fa piacere pensare di contribuire così al successo del Made in Italy nel mondo».

Q36.5

Stepgear con l’Androni Giocattoli al Giro d’Italia

09.05.2021
3 min
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E’ partito il Giro d’Italia con la prima tappa contro il tempo la Torino e il Team Androni Giocattoli Sidermec, che potremmo dire gioca in casa, ha preparato questa prima cronometro con l’aiuto dei rulli Stepgear. Abbiamo parlato con Daniele Bartoli, fondatore di dell’azienda, per farci raccontare come sia nata questa collaborazione e capire quali sviluppi ci saranno.

Provati e presi

Stepgear è un’azienda che si trova sulle colline romagnole, proprio dove passa la famosa Nove Colli e che è nata grazie alla passione per il ciclismo di Daniele Bartoli. Ed ora nel ciclismo che conta Stepgear ci è entrata veramente.
«La collaborazione con l’Androni Giocattoli è nata tramite Alessandro Mariano il biomeccanico che segue molti professionisti – ci dice Daniele Bartoli – che usa i nostri rulli per fare i test. Quando i corridori dell’Androni sono andati da lui e hanno provato i rulli ne sono rimasti entusiasti. E così mi ha chiamato Giovanni Ellena (il direttore sportivo dell’Androni, ndr) per iniziare questa collaborazione».

Tecnologia Air Drive

I ragazzi dell’Androni Giocattoli Sidermec stanno usando lo smart trainer Stepgear SG-1, che utilizza la tecnologia ad aria, Air Drive con un particolare volano che trasmette una sensazione di pedalata fluida e molto simile a quella che si ha sulla strada. Una particolarità dell’SG-1 è che non necessita di elettricità per funzionare e non ha limiti di potenza, in quanto questa dipende dalle capacità atletiche dell’utilizzatore. La cura dei dettagli si vede anche dall’utilizzo di materiali innovativi come la lega di alluminio-magnesio e inserti in plastica trasparente. Da segnalare che è tutto Made in Italy, dalla progettazione al prodotto finito.

Le linee eleganti dello Stepgear SG-1
Stepgera SG-1
Linee elegante e materiali pregiati come la lega di alluminio-magnesio per lo Stepgear SG-1

In arrivo l’SG-3

Ma Daniele Bartoli essendo un Ingegnere Meccatronico non si accontenta mai abbastanza di innovare e allora sta preparando alcune novità.
«Per ora i ragazzi dell’Androni stanno usando l’SG-1, ma presto presenteremo alcune novità che forniremo anche alla squadra – ci spiega Bartoli – innanzitutto ci sarà la versione aggiornata dell’SG-1 con una serie di migliorie e poi arriverà l’SG-3, una vera e propria rivoluzione nel settore trainer. Sarà un rullo interattivo con caratteristiche innovative: alla tecnologia Air Drive si unirà quella AFG (Axial Flux Generator), in grado di produrre energia elettrica dalla pedalata».

Stepgear SG-1  Androni Torino Giro d'Italia 2021
Lo smart trainer SG-1 non ha limiti di potenza
Stepgear SG-1  Androni Torino Giro d'Italia 2021
Lo smart trainer SG-1 non ha limiti di potenza e la pedalata è molto simile a quella su strada

Un prodotto mai visto prima

Il nuovo smart trainer di Stepgear si preannuncia veramente come qualcosa di mai visto in questo settore.

«Una grossa novità del rullo è che sarà dotato di un vero e proprio computer integrato che gestirà ogni aspetto dell’allenamento. Inoltre, in tutti i nostri prodotti useremo nuovi materiali più leggeri e più flessibili, frutto di anni di ricerca e sviluppo. Il tutto ovviamente 100% made in Emilia Romagna».