I viaggi dei pro’ non sempre vanno di lusso. Vero Vendrame?

08.04.2022
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Campioni e piccole disavventure. Una delle ultime è capitata la scorsa settimana ad Andrea Vendrame. Il trevigiano si stava dirigendo al Gp Indurain, il suo aereo ha fatto tardi, ha smarrito il bagaglio e persino la bici. Sono gli inconvenienti di chi è sempre in viaggio. 

Il corridore dell’Ag2r Citroen sta disputando i Paesi Baschi. La condizione è in crescita. Sta facendo fatica, ma piano piano le cose stanno tornando al loro posto. Così come alla fine al loro posto sono tornate valigia e bici. Dopo varie peripezie.

Lo zainetto che ha “salvato” Vendrame, con dentro scarpini, occhiali, una divisa e il casco
Lo zainetto che ha “salvato” Vendrame, con dentro scarpini, occhiali, una divisa e il casco
Andrea, dicevamo degli inconvenienti dei ciclisti in viaggio. Partiamo dalla tua disavventura: cosa è successo?

Era la settimana scorsa. Giovedì. Stavo andando al Gp Indurain, in Spagna. Volavo da Venezia a Parigi e da Parigi a Biarritz. Il volo accumula 45′ di ritardo e così mi trovo a correre con lo zaino in spalla all’aeroporto di Parigi per prendere la coincidenza, che partiva appena 15′ dopo. Prima di scendere dall’aereo vedo la mia valigia che sta per essere caricata sull’aereo successivo. Ho avuto giusto il tempo di mandare giù un panino.

E poi?

Sono arrivato a Biarritz che ormai era quasi mezzanotte, ma la valigia non c’era. Avevo solo il mio zainetto. Per fortuna che dentro c’erano una divisa, gli occhiali e gli scarpini. Il resto ce lo aveva la squadra. E’ stato tutto abbastanza traumatico. Una volta in aeroporto volevo richiedere info per recuperare la valigia, ma non c’era nessuno. Neanche i macchinari per farlo in modo digitale. Alla fine un poliziotto mi ha detto: «Vieni qui domani dalle 14 alle 15 e se sei fortunato trovi qualcuno». Nel frattempo ho contattato Air France e almeno la valigia l’ho recuperata.

E la bici?

Quella no. E’ arrivata tre giorni dopo, era rimasta a Parigi. Ho dovuto correre la con la bici numero due. Non che cambi nulla. Alla fine sono identiche, ma nella mia testa c’era questo tarlo.

Dopo averci corso al Gp Industria e Commercio di Larciano in azzurro, Vendrame doveva riportare la bici al suo team
Dopo il Gp Industria e Commercio di Larciano, Vendrame doveva riportare la bici al suo team
Come mai avevi la bici dietro? Di solito voi pro’ viaggiate senza…

Perché ci avevo corso con la nazionale a Larciano. Quindi dovevo riportarla.

Invece come mai avevi con te una divisa e le scarpe?

E’ un vecchia regola che mi hanno insegnato nei primi anni, quando passai nell’Androni. Siamo “obbligati” ad avere dietro le scarpe, proprio perché non si sa mai.

Capita spesso che vengano persi i bagagli?

Personalmente era la prima volta, però qualche volta ho sentito di bici che non arrivavano, soprattutto per chi doveva andare in ritiro verso Sierra Nevada. In attesa delle bici, i corridori per quei due o tre giorni cercavano di ottimizzare il tempo correndo a piedi, andando in palestra o comunque facendo un programma alternativo.

Andando oltre il viaggio, capita che magari non ci siano quei cereali o quella pietanza a tavola?

Essendo in una squadra WorldTour abbiamo il cuoco al seguito. E per quanto riguarda il cibo non ci manca davvero nulla. Alla fine quando ci sono un letto e un bagno siamo a posto.

Tra le varie sfortune di Vendrame legate al Gp Indurain, anche la neve!
Tra le varie sfortune di Vendrame legate al Gp Indurain, anche la neve!
Però se capita il materasso vecchio in cui si affonda…

E infatti nei grandi Giri porto sempre con me il mio cuscino personale. Il massaggiatore me lo fa trovare nella camera dove alloggerò. Per il materasso invece ti adatti. Il più delle volte ci dormi una notte sola. Almeno per quel che mi riguarda già col cuscino guadagno parecchio in quanto a comfort.

Ormai avete tutto programmato, rispetto ai primi tempi è migliorata la logistica? 

E’ cambiato parecchio. Anche rispetto ai tempi dell’Androni. Adesso c’è un programma di viaggio molto curato: mi scrivono chi mi viene a prendere in aeroporto e con che mezzo sarà effettuato il trasferimento in hotel, se andando verso l’hotel è previsto un pasto e dove si mangerà, o se invece devo arrangiarmi da solo.

E se ti devi adattare come fai: prendi un panino, una pizza? E ti è mai capitato di saltare la cena?

No, non salto la cena né il pranzo, perché mi preparo il cibo in anticipo. Mi preparo un panino o delle scatole da casa, così da mangiare anche in modo più genuino. Questo succede quando so che devo prendere più aerei.

Un improbabile volo durante la trasferta di Andrea in Gabon del 2019
Un improbabile volo durante la trasferta di Andrea in Gabon del 2019
A proposito di aerei: ti è mai capitato qualche volo particolare? Qualche volo turbolento in cui l’aereo ha ballato parecchio?

Beh, di ritorno dall’Australia nel 2020 incontrammo due tempeste e si ballò un bel po’. Però a me piace quando è così: mi rilassa! Preferisco le turbolenze a go go: non so perché… Piuttosto quello che odio sono gli aerei in ritardo e la gente che appena si atterra si alza tutta in piedi di corsa. Ma cosa devono fare, le corse per andare a prendere la valigia sul nastro? Si scannano per chi fa prima. Bah…

E in quanto ai transfer? Soprattutto quando si va in certi Paesi “esotici” spesso ci si imbatte in conducenti naif…

Io non ho fatto molte gare in Cina o in Malesia. Ho corso in Australia e in Europa soprattutto. Sono andato in Turchia e anche in Africa. Ecco in Gabon, con l’Androni, all’inizio del 2019 ricordo che c’era un ragazzo che guidava il pullman, che condividevamo con la Total Energies, in modo un po’ particolare. Era tutto un saliscendi e quando c’erano le discese prendeva una grande rincorsa. Arrivava anche a 100 chilometri orari, perché altrimenti non riusciva ad arrivare in cima alla salita successiva. 

Caspita! Una bella avventura…

Però mi divertivo, dai: la velocità a me piace. Certo, poi un po’ di paura ce l’hai perché comunque non conosci le strade, però…