Milan verso il debutto con l’emozione di un bambino

04.05.2023
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In tre anni da professionista, le gare di Milan in Italia sono state nove, con il grosso contributo della Settimana Italiana in Sardegna nel 2021 (cinque tappe) preparando le Olimpiadi. Il Giro d’Italia per il friulano sarà un’immersione come mai gli era capitata. Resta da capire se un atleta che ha già vinto le Olimpiadi, quindi il massimo cui uno sportivo possa ambire, provi emozione andando alla partenza della corsa rosa. E la risposta è immancabilmente positiva (in apertura, Jonathan in una foto da Instagram).

Milan ha vinto l’oro olimpico, titoli mondiali ed europei (qui a Monaco 2022 nell’inseguimento), ma freme per il Giro
Milan ha vinto l’oro olimpico, titoli mondiali ed europei (qui a Monaco 2022 nell’inseguimento), ma freme per il Giro

In viaggio con Stangelj

Jonathan ha raggiunto Pescara in auto con Gorazd Stangelj, tecnico del Team Bahrain Victorious: appuntamento a Palmanova ieri mattina alle 8 e poi 620 chilometri fino all’Abruzzo.

«Un lungo viaggio – sorride – ma francamente pensavo peggio. Cosa penso sul fatto che debutterò al Giro d’Italia? Bello, sono emozionato e contento. Il primo Giro, vediamo cosa succederà e… Sono davvero contento. Davvero contento».

Nella ripetizione c’è l’entusiasmo di un ragazzo di 22 anni, che avendo già vinto tanto, potrebbe anche aver messo certe emozioni in un cantuccio, ma non è così. Jonathan Milan discende da una famiglia di ciclisti, il Giro d’Italia è sempre stato un periodo di festa.

«Giustissimo quel che dite – conferma – io il Giro lo guardavo quando ero piccolo, sempre con mio papà. Mi ricordo ancora tutti i pomeriggi seduti insieme sul divano a guardare le tappe. Ricordo anche uno dei primi Giri d’Italia di De Marchi (entrambi sono nati a Buja, ndr), che andammo proprio a vedere. Era il 2011 e andai con mio padre, mio fratello e tutta la mia famiglia. Facevamo il tifo per Alessandro, ricordo che la corsa passava per Cornino (13ª tappa, Spilimbergo Grossglockner, vinta da Rujano su Contador, ndr)».

Milan stringe i denti al Croazia dello scorso anno: le salite lunghe sono troppo per lui
Milan stringe i denti al Croazia dello scorso anno: le salite lunghe sono troppo per lui
Cos’è che ti mette un po’ più di ansia? Il fatto che siano tre settimane, che ci siano salite lunghe…

Anche questo è un punto di domanda, perché non so ancora come possa reagire il mio fisico. E’ ovvio che sia motivato, però non si sa. Questo è l’aspetto che mi dà più preoccupazione. Ovvio che abbia persone attorno, i direttori sportivi e i compagni di squadra, che mi hanno già dato i loro consigli su come gestirmi, sul fatto di non andare fuori giri già nei primi giorni. Se ci sarà da lavorare, lavorerò. Se avrò spazio, proverò a prenderlo. Insomma, si cercherà di fare il meglio.

Dicono tutti che un grande Giro aumenta la cilindrata del motore, cosa ne pensi?

Penso che sia vero, perché correre tutti i giorni per tre settimane è qualcosa di diverso dal solito. Insomma, a livello fisiologico succedono cose. 

Al Saudi Tour, nella terza tappa a Abu Rakah, ha difeso la maglia conquistata con la vittoria del giorno prima
Al Saudi Tour, nella terza tappa a Abu Rakah, ha difeso la maglia conquistata il giorno prima
In squadra avete parecchi uomini di classifica, anche tosti: Caruso, Mader, Jack Haig. Il tuo sarà un Giro per lavorare o ci sarà spazio per provare qualcosa?

Prima di tutto, sarò a disposizione della squadra e farò quello che mi chiederanno di fare. Ci sarà il momento per tirare e magari ci sarà l’occasione che mi sento bene e può darsi che abbia libertà. Prendiamo una cosa alla volta.

La prima crono potrebbe essere adatta a te?

Direi di no. Non perché non vada bene a cronometro, ma perché non ho avuto tanto tempo per preparare una crono e al giorno d’oggi non si inventa niente. Sarà sicuramente un bel banco di prova, però…

Jonathan Milan è professionista dal 2021. E’ alto 1,94 e pesa 84 chili. E’ un atleta velocissimo
Jonathan Milan è professionista dal 2021. E’ alto 1,94 e pesa 84 chili. E’ un atleta velocissimo
Di sicuro la crono di Monte Lussari, dalle tue parti, non è adatta a te.

Ma nonostante questo, lassù troverò i miei tifosi che mi aspettano. Non vedo l’ora di vedere quale accoglienza mi riserveranno. Sarà una bella passerella anche quella, quasi l’obbligo di finire il Giro per passare davanti a loro.

Che rapporto hai con le grandi salite?

Penso che non avrò mai un rapporto d’amore. Mi sono allenato per cercare di fare il meno fatica possibile nei tratti duri, ma gli scalatori sono un’altra cosa. Se dovessi lavorare con la fantasia, immagino di scollinare in un gruppetto da una salita e andare poi a giocarmi la volata fra i pochi rimasti. Sarebbe una bella soddisfazione. E’ anche vero che quando la strada va su e fanno un passo al limite, si fa dura. Ma è ovvio che dove si può, si proverà.

Milan debutterà al Giro accanto a Damiano Caruso, uno dei leader della Bahrain Victorious
Milan debutterà al Giro accanto a Damiano Caruso, uno dei leader della Bahrain Victorious
Hai sfogliato il percorso?

Sì e mi pare bello duro. Dopo tre settimane, non so come reagirà il mio fisico. Dovrò avere una buona gestione dello sforzo della gara e di ogni più piccolo aspetto. 

Che clima c’è attorno a Caruso e gli altri?

Abbiamo una bella squadra, pronta e forte. Siamo tutti belli motivati.