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Una Gios Torino speciale per il Club Italia

01.02.2023
3 min
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Molti appassionati di ciclismo sicuramente non conoscono il Club Italia in quanto strettamente legato al mondo dell’automobilismo. Grazie a Gios Torino abbiamo avuto l’opportunità di scoprire che cosa rappresenti questo club esclusivo e decisamente particolare. Il Club Italia è formalmente un’associazione sportivo-culturale nata nel 1987 su iniziativa di alcuni appassionati di automobilismo. Il loro obiettivo era, ed è tuttora, quello di promuovere l’immagine dell’automobile italiana in ogni suo aspetto: sportivo, tecnico, culturale e sociale. I membri del club ritengono infatti che l’automobile sia la massima espressione della creatività e genialità italiana e come tale vada esaltata, preservata e i suoi valori tramandati.

Per capire cosa possa legare il Club Italia ad un marchio di bici prestigioso come Gios Torino abbiamo deciso di farci raccontare qualcosa di più da Marco Gios, che insieme al padre Aldo guida brillantemente l’azienda di famiglia.

Questo è il modello Gti realizzato per il Club Italia
Questo è il modello Gti realizzato per il Club Italia
Partiamo da una domanda forse scontata. Cosa unisce le due ruote a pedali alle quattro ruote a motore?

E’ necessario fare una premessa. Il Club Italia non si limita a realizzare progetti finalizzati a promuovere l’immagine dell’automobile italiana in ogni suo aspetto. Ogni anno promuove iniziative esclusive riservate ai propri soci ed è qui che entriamo in ballo noi di Gios Torino.

Ci può spiegare meglio?

Un membro del Club Italia, grande fan di De Vlaeminck, è un nostro cliente, anzi sarebbe più corretto dire che è un membro della grande “famiglia Gios”. In occasione dell’edizione 2021 de L’Eroica ci ha presentato Stefano Macaluso, presidente del Club Italia. Chiaccherando con lui è nata l’idea di creare qualcosa di speciale per i soci del Club: una Gios Torino su misura, modello Gti, in edizione limitata e con una grafica dedicata. 

Complessivamente quanti modelli sono stati realizzati?

Esattamente 12, ciascuno con il suo numero di serie. In occasione della cena di Natale del Club Italia presso il Museo Casa Enzo Ferrari a Modena si è tenuto un vero e proprio sorteggio per abbinare a ciascun socio un numero di serie da 1 a 12. Tutte le biciclette saranno prossimamente consegnate ai soci con una cerimonia speciale che si dovrebbe svolgere presso il Motovelodromo di Torino

I numeri di serie dei dodici esemplari sono stati estratti durante la cena di Natale del Club Italia
I numeri di serie dei dodici esemplari sono stati estratti durante la cena di Natale del Club Italia
Ci può svelare qualcosa su questa bici “speciale”?

La Gti Club Italia nasce con l’intento di coniugare l’innovazione delle bici moderne con la tradizione della telaistica su misura. Questa è da sempre una caratteristica di Gios Torino a cui teniamo molto.

Proprio per questo il telaio scelto è il Gti, che con la sua tubazione Columbus Spirit ospita una forcella in carbonio da 1″-1/8. Il telaio però, a differenza di quello classico, è saldobrasato con congiunzioni per unire la combinazione di tubi e forcella con la tecnica di brasatura più antica. La congiunzione si offre anche come supporto ideale per le incisioni personalizzate “Club Italia”. La verniciatura del tutto inedita e esclusiva ne sottolinea il prodotto italiano.

Gios

“Via Bogino 1947”: la bici della storia per Gios

27.10.2022
3 min
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La storia è piena di sorprese, se non ci credete chiedete a Gios per conferma. Il famoso marchio di bici di Torino ha sempre creduto che l’anno della sua fondazione fosse il 1948. Qualche mese fa, invece, un loro affezionato cliente, Eugenio Cussotto, tramite una mail ha raccontato a Marco Gios di aver acquistato una bici Gios nel loro primo negozio di via Bogino a Torino nel 1947.

Gios via Bogino
Il modello “Via Bogino 1947” ha un colore diverso nella livrea, non più il “blu Gios” ma il “celeste Olmo”
Il modello “Via Bogino 1947” ha un colore diverso nella livrea, non più il “blu Gios” ma il “celeste Olmo”

Un evento da ricordare

In poche semplici righe di una mail Gios si è trovata più vecchia di un anno. Una storia che ha dell’incredibile e che di conseguenza va celebrata. E come farlo se non tramite una bicicletta dedicata?

E’ così che è nata la bici “Via Bogino 1947, che per l’occasione è stata prodotta in soli 20 esemplari. Il mezzo celebrativo ha debuttato a L’Eroica, a Gaiole in Chianti, riscuotendo un enorme successo. Una delle particolarità della bici “Via Bogino 1947” è sicuramente la colorazione, che differisce dal classico “blu Gios”. Si tratta infatti di una tonalità diversa di celeste (“celeste Olmo”) la stessa della prima bici acquistata proprio in via Bogino a Torino dal signor Eugenio Cussotto.

Specifiche tecniche

Le specifiche tecniche, a livello della livrea, della bici “Via Bogino 1947” richiamano quelle di epoche passate. Quel che colpisce è la bellezza del telaio realizzato con tubazioni Columbus Spirit e dalle spettacolari congiunzioni Richard Sachs. Le cromature, invece, richiamano quelle della bici usata da Italo Zilioli negli anni ‘60. Ci sono alcuni particolari “moderni” come il forcellino con innesto verticale.

Nello sterzo la congiunzione fatta da Richard Sachs è più alta rispetto a quelle classiche, questo permette di montare uno sterzo senza filetto. E subito attaccata una pipa ultra leggera, dando così alla bici un senso di maggiore compattezza. Si tratta di una bici dal design antico ma con prestazioni da prima della classe.

Gios

L’Eroica di Gios tra amici e importanti novità

12.10.2022
3 min
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Nella storia attuale di Gios, uno dei marchi che ha scritto alcune fra le pagine più belle del ciclismo italiano e non solo, sono due gli appuntamenti da segnare in agenda nel corso dell’anno: il “Raduno Gios” e L’Eroica. Nel primo caso parliamo di un evento riservato ai soli possessori di biciclette Gios che a maggio si ritrovano presso la sede dell’azienda a Volpiano, alle porte di Torino, e pedalano tutti insieme per celebrare il loro essere parte della grande “famiglia Gios”. Nel caso de L’Eroica ci troviamo invece di fronte ad una manifestazione che, meglio di qualunque altra al mondo, sa celebrare l’amore per la bicicletta. Per un fine settimana Gaiole in Chianti diventa infatti un luogo di cultura e storia con al centro una sola protagonista: la bicicletta d’epoca.

Marco Gios presenta la nuova “Via Bogino 1947”
Marco Gios presenta la nuova “Via Bogino 1947”

Sempre presente

Anche quest’anno Gios non ha voluto mancare a L’Eroica. Con quella del 2022 sono ben undici presenze consecutive. Marco Gios, che insieme al padre Aldo guida l’azienda di famiglia, ha voluto raccontare in prima persona le tante emozioni vissute a Gaiole in Chianti nel corso dell’ultima puntata de “Il Blu di famiglia”, l’appuntamento mensile su Facebook giunto alla sua trentacinquesima puntata.

«Per me e mio padre – racconta – è stato un weekend memorabile. L’Eroica rappresenta da sempre il momento più importante dell’anno insieme al nostro raduno di maggio. A Gaiole abbiamo l’opportunità di incontrare i nostri clienti e più in generale gli appassionati del marchio. Spesso sono loro a raccontarci degli aneddoti sulla storia della nostra azienda di cui non eravamo a conoscenza ed è una cosa davvero bella. Ognuno di loro, con i propri racconti, contribuisce a farci scoprire qualcosa di nuovo su di noi e il nostro passato.

«Confesso che sono tre giorni di fatica e tensione, ma alla sera della domenica, a manifestazione conclusa, ci sentiamo davvero soddisfatti e felici per aver incontrato tante persone che fanno parte della grande “famiglia Gios”».

Aldo Gios, a sinistra, parla con uno dei tanti appassionati del marchio
Aldo Gios, a sinistra, parla con uno dei tanti appassionati del marchio

La novità Via Bogino 1947

L’edizione di quest’anno de L’Eroica è stata per Gios l’occasione perfetta per presentare una novità che si richiama alle origini del brand torinese. Stiamo parlando del modello “Via Bogino 1947”, nato grazie ai racconti di Eugenio Cussotto, un “ragazzo” di 91 anni che ha fatto scoprire a Marco e Aldo Gios che la loro azienda esisteva già nel 1947.

Per celebrare questa straordinaria scoperta è stato realizzato un modello in edizione limitata (solo 20 pezzi) che a Gaiole in Chianti ha riscosso un enorme successo. Sono stati infatti tantissimi gli appassionati che si sono fermati al gazebo di Gios per ammirare la nuova “Via Bogino 1947”, colpiti dalla bellezza “pulita” del telaio realizzato con tubazioni Columbus Spirit e dalle spettacolari congiunzioni Richard Sachs. Ad attrarre maggiormente gli occhi degli appassionati è stato sicuramente il colore della bicicletta, diverso dal tradizionale blu Gios. La “Via Bogino 1947” esposta a Gaiole era infatti di colore “celeste Olmo”. Il motivo è ben spiegato. Nei suoi racconti, Eugenio Cussotto ha ricordato che la sua prima Gios, acquistata nel luglio del 1947 in via Bogino a Torino, era di colore “celeste Olmo”.

Concludiamo con un pensiero di Marco Gios riguardo la nuova bici e la sua particolare livrea: «Si tratta di una bici che esce dai nostri canoni tradizionali in materia di colore. La cosa all’inizio mi ha un poco spaventato, ma dopo il successo avuto a Gaiole sono davvero entusiasta. In fondo per noi non è poi nulla di nuovo. Quando decidiamo di cambiare colore lo facciamo per qualcosa di davvero unico e la storia che c’è dietro la “Via Bogino 1947” credo lo meritasse pienamente».

Gios

Gios festeggia i suoi primi 74 anni…più 1

08.06.2022
5 min
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Dopo due anni di assenza forzata a causa del Covid, Gios ha finalmente potuto riabbracciare la propria clientela con una nuova edizione del Raduno Gios Torino, svoltosi domenica 22 maggio. Si tratta di un evento nato nel 2013 e riservato ai possessori di una bicicletta Gios. 

Per farci raccontare qualcosa di più su quest’ultima edizione siamo andati a trovare Aldo e Marco Gios, rispettivamente seconda e terza generazione dell’azienda, presso la loro sede di Volpiano a pochi passi da Torino.

A sinistra Marco Gios, anima organizzativa dell’evento
A sinistra Marco Gios, anima organizzativa dell’evento
Marco, per prima cosa ci vorremmo togliere una curiosità. Come nasce il Raduno Gios Torino?

L’idea mi è venuta una decina di anni fa leggendo su un blog di un olandese che stava organizzando per la domenica successiva una pedalata aperta ai possessori di una bicicletta Gios. Dal momento che sono un appassionato di raduni riservati a chi possiede un maggiolino (Marco ne ha uno bellissimo, ndr.) ho pensato che sarebbe stato bello realizzare un raduno qui da noi a Volpiano sempre riservato ai possessori di una bicicletta Gios. Abbiamo iniziato nel 2013 e fin da subito è stato un successo che ci ha spinto ad andare avanti fino all’ultima edizione dello scorso 22 maggio.

Ci puoi raccontare qualcosa di più proprio di quest’ultima edizione del vostro Raduno?

E’ stato un vero successo. In assoluto l’edizione con il maggior numero di partecipanti e sopratutto con un numero di giovani in crescita rispetto al passato. Abbiamo complessivamente superato il numero di cento persone e oltre un terzo sono stati stranieri che sono venuti qui in Italia con la loro Gios, orgogliosi di sentirsi parte della nostra famiglia. Io e mio padre consideriamo infatti ogni nostro cliente non solo un amico, ma un vero e proprio membro della grande “famiglia Gios”. Abbiamo avuto olandesi, tedeschi, svizzeri e per la prima volta un brasiliano. Si chiama Daniel Ferreira e i suoi bisnonni avevano origini italiane. Ha conosciuto Gios grazie al padre che era un grande appassionato del nostro marchio. Ecco, Daniel è l’espressione perfetta di cosa voglia dire essere un possessore di una una nostra bicicletta: passione vera per il marchio Gios. Anche quest’anno abbiamo poi avuto l’onore di avere come nostro ospite Fons De Wolf che in sella ad una Gios ha colto tantissimi successi tra cui la Milano – Sanremo.

Primo da sinistra Aldo Gios, al centro Marco Gios, a destra Fons De Wolf
Primo da sinistra Aldo Gios, al centro Marco Gios, a destra Fons De Wolf
E’ vero che il Raduno ha avuto una piccola appendice anche il sabato?

Esatto. Anche quest’anno abbiamo avuto la fortuna di avere nel fine settimana il Giro d’Italia qui da noi a Torino. Sabato molti dei nostri clienti, soprattutto quelli stranieri, si sono recati in bicicletta ad assistere alla tappa che da Santena portava a Torino con il doppio passaggio sulla salita di Superga e il Colle della Maddalena. La domenica invece ci siamo trovati tutti davanti alla nostra sede di Volpiano e da lì siamo partiti per un giro di poco superiore ai 50 chilometri. A circa metà percorso ci siamo fermati per una sosta-merenda presso il castello di Agliè dove abbiamo fatto una foto di gruppo. Guardando poi con calma la foto e soprattutto il video che abbiamo realizzato per l’occasione mi sono accorto di quanti eravamo. Davvero tanti.

Dicevi del Giro. Anche la domenica avete avuto modo di vivere ancora l’atmosfera della corsa rosa…

Dopo la sosta al castello di Agliè ci siamo spostati di un paio di chilometri ed abbiamo assistito al passaggio del gruppo appena partito da Rivarolo Canavese in direzione Cogne. E’ stato bellissimo vedere quanti eravamo a bordo strada ciascuno con la propria divisa Gios. Molti indossavano la maglia della mitica Brooklyn, una squadra che ha fatto la storia del ciclismo. Tornati a Volpiano abbiamo infine festeggiato tutti insieme con una simpatica lotteria e soprattutto con un bel pranzo.

Passato qualche giorno, che ricordi hai ancora dentro di te?

Sono tantissimi. Il primo che mi viene in mente è il sorriso di mio padre quando siamo arrivati alla nostra sede di Volpiano. Era davvero felice. Poi la disponibilità di Fons De Wolf, un vero amico ed infine la soddisfazione di tutti i presenti che, ciascuno a modo loro, ha saputo interpretare al meglio lo spirito del nostro Raduno. Possedere una Gios non vuol dire possedere solo una bici. Significa vivere in prima persona un’esperienza unica.

Dopo lo stop causato dal Covid, il 22 maggio è tornato l’evento “Raduno Gios Torino”
Dopo lo stop causato dal Covid, il 22 maggio è tornato l’evento “Raduno Gios Torino”
Chiudiamo la nostra chiacchierata con una curiosità. Sulla locandina era scritto “Opera di famiglia da 74 anni…+1”. Cosa significa?

Fino ad oggi eravamo convinti che il marchio Gios fosse nato nel 1948, esattamente 74 anni fa. Qualche settimana fa abbiamo però ricevuto una mail da Eugenio Cussotto, un signore di 91 anni che ci ha raccontato che il 7 luglio del 1947, nel giorno esatto in cui si era diplomato in ragioneria, si recò con lo zio in via Bogino a Torino ad acquistare una bicicletta Gios. In via Bogino si trovava effettivamente la nostra prima sede. Noi non abbiamo documenti dell’epoca che ci dicano esattamente quando sia stata fondata la nostra azienda. Eravamo tutti convinti che l’anno fosse il 1948, la mail di Eugenio Cussotto ci ha aperto una porta sconosciuta sul nostro passato. Abbiamo deciso di approfondirla proprio con lui… e presto ve la racconteremo nel “Blu di famiglia”, l’appuntamento mensile sulla nostra pagina facebook.

Gios

Gios si racconta con un sito tutto nuovo

19.04.2022
4 min
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Gios, marchio storico del ciclismo italiano, ha deciso di raccontare la propria storia e i progetti futuri con un sito internet totalmente rinnovato. La nuova piattaforma è online da poche settimane e rispecchia al meglio lo stile tipico di ogni telaio della casa torinese: pulizia nelle forme, cura massima nei dettagli e naturalmente… il classico Blu Gios a fare da filo conduttore. Il colore che ha reso le biciclette famose in tutto il mondo è infatti presente nei titoli di tutte le singole sezioni che compongono il sito, come un vero e proprio segno distintivo. Tutto è chiaro e facilmente raggiungibile direttamente dall’home page.

Sul nuovo sito di Gios c’è anche spazio per la storia fotografica del marchio
Sul nuovo sito di Gios c’è anche spazio per la storia fotografica del marchio

L’importanza della storia

Una delle sezioni più ricche e interessanti del nuovo sito è rappresentata dal racconto della storia del marchio. Gios è infatti uno dei brand che ha fatto la storia del ciclismo italiano e sono davvero tanti gli aneddoti da raccontare, a partire dagli esordi come atleta del suo fondatore Tolmino Gios, padre di Aldo e nonno di Marco che oggi guidano insieme l’azienda di famiglia.

A raccontarci la nascita del marchio Gios, dagli esordi ai giorni nostri, è proprio Marco, capace in questi anni di rinnovare il brand facendo tesoro delle esperienze e dei valori del passato. Grazie al suo racconto abbiamo la possibilità di ripercorrere la storia di Gios attraverso le squadre e i campioni che hanno avuto la fortuna di correre e vincere in sella ad una bicicletta dal caratteristico colore blu. Bastano due nomi per capire il valore del marchio: Brooklyn e Roger De Vlaeminck.

Sono presenti anche tanti altri contenuti e servizi nuovi per i clienti
Sono presenti anche tanti altri contenuti e servizi nuovi per i clienti

Il registro

Fra le tante iniziative messe in atto da Marco Gios una delle più interessanti è sicuramente rappresentata dalla creazione del “Registro Storico Gios Torino” che si propone di catalogare le caratteristiche tecniche e di design delle biciclette costruite entro il 1988 dall’azienda torinese. Oggi il Registro è diventato un punto di riferimento per tutti i possessori di una bicicletta Gios, consapevoli di possedere un vero e proprio gioiello. Tramite il nuovo sito è possibile scoprire modelli davvero unici.

Il contatto con il cliente

In Gios il cliente è sempre al centro dell’attenzione, tanto da essere considerato come uno di famiglia. A conferma di tutto ciò ogni ultimo mercoledì del mese è prevista una diretta facebook, chiamata “Il Blu di famiglia”, in cui Aldo e Marco rispondono alle domande che gli arrivano dai propri clienti, curiosi di conoscere i segreti delle ultime novità dell’azienda torinese e gli aneddoti raccontati da Aldo sui campioni con i quali ha avuto modo di lavorare nel corso della sua lunga carriera di meccanico. Per chi lo desidera, il sito permette di rivedere tranquillamente tutte le puntate.

Sul sito Gios sono caricati anche dei contenuti video
Sul sito Gios sono caricati anche dei contenuti video

Le creazioni di casa

Una sezione molto importante della nuova piattaforma, chiamata “Creazioni”, è dedicata alla presentazione dei modelli realizzati dall’azienda torinese, tra questi spicca la nuova Gti Plus Disc. Per ogni singola singola bicicletta troviamo una breve presentazione, la scheda tecnica e una gallery fotografica.

Un aspetto a cui tengono molto in Gios è il tema della personalizzazione. Una bicicletta Gios, oltre che essere realizzata sulle misure del cliente, è totalmente personalizzabile. Si tratta di un aspetto molto importante che rende ogni singolo modello davvero unico. Anche per questo in azienda parlano con orgoglio di vere e proprie “creazioni”, convinti che chi acquisti una Gios entri in possesso di una bicicletta in grado di diventare una compagna di viaggio per una vita intera.

Questo è il modello Gti Plus con il telaio metà nero e l’altra metà nel caratteristico “Blu Gios”
Questo è il modello Gti Plus con il telaio metà nero e l’altra metà nel caratteristico “Blu Gios”

Non poteva poi mancare il famoso “Decalogo della bicicletta secondo Aldo Gios”. Si tratta di dieci regole, o forse è più corretto dire considerazioni, che secondo Aldo devono essere tenute presenti nella realizzazione di un telaio. Sono delle vere e proprie perle di saggezze che, vista la loro importanza, troviamo elencate direttamente in home page.

Ricordiamo infine che il prossimo 22 maggio ritorna il “Raduno Gios Torino”. Si tratta di una pedalata riservata ai possessori di biciclette Gios. Siamo alla quinta edizione e negli anni ha raccolto un successo crescente con la presenza di clienti provenienti anche dall’estero convinti che possedere una bicicletta Gios sia davvero qualcosa di speciale.

Gios

Gios lancia una bici ispirata a L’Eroica

02.10.2021
3 min
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Ritorna L’Eroica e con essa la voglia vivere almeno per un giorno le emozioni di un ciclismo capace di scrivere pagine indelebili nella storia del nostro sport. Fra i marchi che hanno saputo meglio interpretare lo spirito della manifestazione, che ogni anno richiama a Gaiole in Chianti appassionati da tutto il mondo, troviamo sicuramente Gios. Si tratta di un’azienda storica che negli anni settanta ha conquistato con i propri campioni le più importanti Classiche a partire dalla Parigi-Roubaix. Oggi come allora Gios realizza ancora biciclette esclusivamente su misura.

Per l’edizione 2021 de L’Eroica l’azienda torinese ha deciso di presentare il modello Gios Super Record. Si tratta di una bici con telaio e forcella rigorosamente in acciaio, replica fedele di quello con cui Roger De Vlaeminck conquistò proprio nel 1977 la sua quarta e ultima Parigi-Roubaix. Alle sue spalle, sull’ammiraglia della Brooklyn, quel giorno c’era come meccanico Aldo Gios che ancora oggi guida l’azienda insieme al figlio Marco.

Lavorata come allora

Per restare fedeli al modello del 1977 sono state scelte tubazioni Columbus SL. Si tratta delle stesse utilizzate per realizzare il telaio portato in trionfo da De Vlaeminck. Le stesse congiunzioni sono state lavorate con lo stesso metodo e cura di allora. Sono stati infatti previsti dei rinforzi particolari in punti strategici per sopportare meglio gli urti del pavé.

Spiccano il caratteristico nodo sella Gios e la forcella cromata con inciso sulla testa il logo Gt che sta per Gios Torino. L’azienda tiene infatti molto a ricordare il proprio legame con il capoluogo piemontese. Lo stesso logo è presente anche sotto la scatola del movimento centrale.

Telaio su misura

Il telaio è realizzato rigorosamente su misura come ogni vero telaio Gios. Come ricorda lo stesso Aldo Gios, nel realizzare una bicicletta non si deve rincorrere a tutti i costi l’estrema leggerezza. Una bicicletta deve infatti avere il suo giusto peso e soprattutto deve avere gli angoli giusti. Sono infatti gli angoli a fare la differenza e far dire che siamo di fronte a un telaio su misura.

Abbinata al telaio troviamo componentistica esclusivamente Campagnolo, a partire dal gruppo Record o Super Record a seconda delle preferenze del cliente. La ricerca di ogni singolo componente è curata personalmente da Marco Gios con la collaborazione spesso attiva degli stessi clienti, entusiasti di poter contribuire alla realizzazione della bicicletta dei propri sogni. Per concludere ricordiamo che il costo del telaio, rigorosamente su misura, è di Euro 1.700.

giostorino.it

Gios affonda il colpo vincente con l’arrivo della Mini Rally

04.07.2021
3 min
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Gios vanta una storia importante nel mondo del ciclismo. Gli esordi risalgono al 1948 con la produzione delle prime biciclette. Con il passare del tempo, il valore delle bici Gios è cresciuto al punto da essere utilizzate da importanti corridori: ricordiamo il successo di Italo Zilioli al campionato italiano allievi del 1959. Ma non è tutto anche un certo Roger De Vlaeminck, campionissimo belga, ha corso con bici Gios, quando militava nel team Brooklyn, negli anni 70.

Gios Mini Rally con ruote campagnolo Zonda
Gios Mini Rally con ruote Campagnolo Zonda

Sbarco nel gravel

Grazie all’esperienza acquisita sin dai primi anni nella realizzazione di telai su misura strada e ciclocross, Gios non si è lasciata sfuggire l’opportunità di apportare il proprio contributo nel gravel. Dopo aver presentato a inizio 2021 il modello Super Rally, ecco la sorella minore, ribattezzata simpaticamente Mini Rallly.

Il passaggio dei cavi è esterno
Il passaggio dei cavi è esterno

Bentornato acciaio

La forcella e il carro posteriore presentano una sezione meno voluminosa rispetto ai tubi orizzontale e obliquo che a loro volta sono più compatti, al fine di aumentare la rigidità della bici, specialmente nei tratti fuoristrada. Lo sterzo è da 1” 1/8. Un altro spunto interessante è il passaggio ruota decisamente “abbondante” tanto da poter ospitare copertoni da 33 millimetri.

Marco Gios, che guida l’azienda insieme al padre Aldo, ci racconta i dettagli di questa bicicletta. «Le geometrie sono come quelle della Super Rally. Cambia soltanto la forcella che nel caso della Mini Rally è realizzata in acciaio Columbus Spirit così come il telaio. La Super Rally ha invece la forcella in carbonio. La cosa davvero interessante è che abbiamo saldato la parte anteriore con le congiunzioni mentre la scatola del movimento e il nodo sella sono realizzati con l’ottone senza congiunzione. Una ulteriore differenza tra i due modelli la troviamo nel passaggio dei cavi. Nella Mini Rally è esterno, al contrario della Super Rally».

Componenti italiani

Merita sicuramente una particolare attenzione la componentistica scelta per la Mini Rally, tutta esclusivamente Made in Italy, come per ogni modello Gios che si rispetti.

La sella è la Model X di Selle Italia che ha la particolarità di essere realizzata con un unico stampo. Il gruppo è invece il Campagnolo Centaur (con il doppio comando dei freni sul manubrio), abbinato alla guarnitura Graff di Miche, specifica per il gravel. Sempre di Campagnolo sono le ruote Zonda.

Curva e attacco manubrio sono rispettivamente i modelli Gravel e Zero1 di Deda Elementi che fornisce anche il cannotto reggisella. La scelta delle coperture è caduta invece sui Vittoria Terreno Dry.

Il risultato è una bici perfetta per il gravel, ma anche per chi ama affrontare lunghe escursioni senza l’assillo della velocità. Il prezzo consigliato al pubblico con questo allestimento è di 3.400 euro.

giostorino.it

Gios Super Rally

Gios Super Rally, l’ultima di una grande dinastia

11.02.2021
3 min
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Gios è un marchio che vanta ben 75 anni di storia e che vede nella tradizione di famiglia uno dei suoi punti forti. Gli anni 70 sono quelli caratterizzati dalle grandi vittorie con la squadra Brooklyn in cui militava un certo Roger De Vlaeminck. Negli anni successivi sono stati tanti i campioni che hanno pedalato su una bicicletta Gios, da Didi Thurau fino a Fernando Escartin, passando per Roberto Visentini, Stephen Roche, Roberto Heras e tanti altri. Ora Gios presenta una nuova bicicletta, figlia dei tempi, ma sempre nello stile del marchio piemontese, parliamo della Super Rally.

Per il gravel

Dicevamo che questa bicicletta è figlia dei tempi, infatti la Super Rally è dedicata agli amanti del gravel, la nuova disciplina che sta riscuotendo sempre più successo fra i ciclisti di tutte le estrazioni.
A spingere Gios a progettare la Super Rally è stata anche la realizzazione del nuovo gruppo Ekar, specifico per il gravel, da parte di Campagnolo.

Telaio in acciaio

Come ci ha detto Marco Gios: «Abbiamo pensato di realizzare un telaio apposta, ovviamente in acciaio, studiando nei minimi dettagli sia la geometria e sia il passaggio dei cavi interno». La Super Rally vanta un telaio in acciaio Columbus Spirit Hss con un peso che si aggira a 1,8 chilogrammi, mentre la forcella è in carbonio e segna un peso di 350 grammi.

Carro posteriore Gios Super Rally
Il fodero orizzontale posteriore ha il passaggio cavi interno
Carro posteriore Gios Super Rally
Il fodero orizzontale posteriore ha il passaggio cavi interno

Meno guaine

Le biciclette moderne ormai presentano tutte il passaggio cavi interno al telaio, ma Gios ha posto un’attenzione particolare nell’eliminare il più possibile la guaina del cavo cambio. Questa scelta è stata fatta per rendere la trasmissione più fluida e lineare. In pratica il cavo meccanico è teso internamento al telaio senza guaina, sia nel tubo obliquo che nel fodero orizzontale posteriore.

Paracolpi in 3D

Uno dei punti forti della Super Rally è il “paracolpi” posto sotto la scatola del movimento centrale, che protegge l’uscita delle guaine da eventuali sassi o polvere. Questo paracolpi è stato disegnato con un software tridimensionale da Marco Gios, e poi è stato stampato in 3D. La cosa interessante è che viene fissato al telaio grazie a due piccoli fori filettati uguali a quelli del portaborraccia. Nelle bici gravel moderne capita spesso di trovare dei portaborraccia montati in quella zona, ed in effetti l’idea di Gios è quella di far scegliere all’utilizzatore se inserire il paracolpi oppure un portaborraccia in più.

Paracolpi Super Rally
Il paracolpi progettato da Marco Gios
Paracolpi Super Rally
Il paracolpi progettato da Marco Gios e stampato in 3D

Telaio su misura

Nella Super Rally che vediamo in foto il passaggio gomme arriva fino a 42 millimetri, ma come da buona tradizione Gios, ogni bicicletta viene realizzata su misura, il che permette di modificare questa misura in base ai propri gusti e necessità.

Componentistica

Oltre al telaio curato in ogni dettaglio, Gios ha pensato anche ad una componentistica di alto livello, a partire dal manubrio Gera di Deda Elementi pensato proprio per la guida gravel. Anche il canotto sella e l’attacco manubrio sono marchiati Deda Elementi. Come ruote sono state scelte le Campagnolo Shamal carbon con i copertoncini Vittoria Terreno Zero. A completare la componentistica ci sono la sella San Marco Aspide supercomfort e i pedali Look X-Track.

Manubrio Gera Deda Elementi
Il manubrio Gera di Deda Elementi
Manubrio Gera Deda Elementi
Il manubrio Gera di Deda Elementi, specifico per il gravel

Prezzi

Infine, diamo un’occhiata al prezzo, che è di 5.900 euro con la configurazione di cui abbiamo detto sopra, mentre il telaio con la forcella hanno un prezzo di 2.200 euro.

giostorino.it