La Francia toglie il blocco dei rapporti: l’UCI cosa fa?

14.12.2021
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Salvo interventi esterni dell’ultima ora, la Federazione francese di ciclismo ha deciso che dalla prossima stagione gli juniores potranno correre senza più limitazione dei rapporti. Solo gli allievi saranno tenuti a rispettare il vincolo attuale del 46×14. Si è arrivati alla decisione dopo lo studio affidato a una commissione tecnico/scientifica che ha permesso di rispondere a una lunga serie di quesiti.

Sul podio degli europei juniores di Trento, un tripudio francese, con Gregoire e Martinez
Sul podio degli europei juniores di Trento, tripudio francese

Nove punti chiave

Gli esiti sono ben dettagliati in un rapporto pubblicato sul sito federale, ma si possono sintetizzare in una serie di punti.

1) L’utilizzo di uno sviluppo più breve non sviluppa negli anni la qualità della velocità per uno sprint.

2) Limitare lo sviluppo nelle gare non è una condizione per promuovere la velocità. La velocità dipende soprattutto dalle qualità ereditarie, dalla crescita, dalla coordinazione e dalle qualità muscolari. Per questo è necessario variare enormemente i lavori di forza e la velocità di pedalata.

3) Per sviluppare un valore massimo di potenza, il ciclista deve trovarsi in una situazione in cui sarà in grado di utilizzare una cadenza ottimale.

4) E’ auspicabile che i ciclisti sviluppino prima e ulteriormente le loro qualità di forza per essere efficienti a lungo termine, senza tuttavia eliminare il lavoro a velocità diverse, comprese le velocità massime.

5) Lo sviluppo della forza a lungo termine nei bambini aiuta a ridurre il rischio di lesioni e ad aumentare le possibilità di successo ad alte prestazioni. E’ un fattore di salute e successo a lungo termine.

6) Il problema con gli sport come il ciclismo è che gli stimoli non sono abbastanza forti da svolgere un’azione ottimale.

7) Il lavoro ad alto ritmo è vantaggioso per l’apprendimento perché accelera lo sviluppo della coordinazione.

8) La diversità dei percorsi avrà un impatto maggiore dell’intervento sullo sviluppo metrico. 

9) Imparare a usare il deragliatore è più vantaggioso che limitare lo sviluppo.

Giro della Lunigiana 2021, Lenny Martinez vince a Fivizzano mostrando qualità di forza superiori
Giro della Lunigiana 2021, Martinez vince a Fivizzano mostrando qualità di forza superiori

L’esempio di Martinez

Del tema avevamo già parlato dopo il Giro della Lunigiana, quando alcuni atleti francesi fra cui Lenny Martinez, ammisero di allenarsi utilizzando una gamma di rapporti completa e poi di correre nelle prove internazionali con il 52×14 imposto dall’Uci. Lo spirito che anima queste limitazioni è ispirato da due principi: quello di voler rispettare lo sviluppo fisiologico degli atleti e concedere pari opportunità a tutti i corridori, volendo arginare la superiorità di quelli che sfoggiano un’indubbia precocità atletica.

Si ha fretta, nelle famiglie, nei piani dei procuratori e nelle squadre. Se l’under 23 di primo anno può correre nel WorldTour, è persino logico che abbia nelle gambe la forza per girare il 53×11. Si vuole il giovane fenomeno, siamo quasi stufi di scriverlo. Ma se la Federazione asseconda questa pressione anziché porvi limiti, autorizza di fatto l’andazzo. Come se la Stradale togliesse i tutor dall’autostrada perché le auto moderne sono più veloci e chi le guida ha fretta di arrivare.

La prima vittoria di Oioli a Fosdinovo dimostra che in salita il tema della limitazione non regge
La prima vittoria di Oioli a Fosdinovo dimostra che in salita il tema della limitazione non regge

La scelta dei percorsi

In Francia il dibattito è accesissimo, perché le argomentazioni proposte da chi sostiene la bontà dell’innovazione trovano terreno fertile. La limitazione dei rapporti – essere costretti a usare il 52×14 invece del 53×11 – dà sicuramente risultati apprezzabili in pianura, ma sulle salite la gamma di rapporti attualmente in uso permette sviluppi che in ogni caso richiedono sforzi notevoli.

L’obiezione che viene mossa a questo punto è che proprio i percorsi delle gare juniores dovrebbero essere rapportati alla loro età e alla loro fisiologia. Per cui non andrebbero proposte salite lunghe al 12 per cento, come accade abbastanza spesso, per evitare che i ragazzi siano costretti a sobbarcarsi carichi di lavoro per loro eccessivi.

Ovviamente tutto sarà basato sulle scelte dei preparatori, dei tecnici e degli atleti. Resta da vedere se l’Uci vorrà avallare la scelta francese, oppure interverrà per imporre la sua legge o ancora inizierà a valutare se valga davvero la pena eliminare il blocco a livello mondiale. Innegabilmente infatti la scelta dei francesi avrà ripercussioni internazionali.

Alè accordo con Federazione francese ciclismo

Alè rinnova con la Federazione francese

18.03.2021
3 min
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Squadra che vince non si cambia… Si potrebbe sintetizzare così lo spirito che ha influenzato il comune intento, sia della Federazione francese di ciclismo sia del brand Alè, di rinnovare ed estendere fino al 2024 il proprio accordo di partnership, fornitura e sponsorizzazione tecnica delle nazionali.

Alè sulla maglia tricolore

Il marchio veronese Alè, specializzato nella produzione di abbigliamento tecnico per ciclismo, continua dunque con piena soddisfazione il proprio accordo di collaborazione con la FFC. Un sodalizio che dura pensate dal 2014. Stagione dalla quale tutte le squadre nazionali francesi di ciclismo (Bmx, Strada, Mtb, pista e Ciclocross) indossano una maglia dalla grafica classica, bellissima, inconfondibile in gruppo. Inoltre, va sottolineato che l’impegno di Alè si estende da oggi anche ai campionati di Francia (tutte le discipline e categorie incluse), competizione nelle quali i vincitori riceveranno la maglia tricolore con il logo Alè portandola sul gradino più alto del podio.

Julian Alaphilippe vittorioso al mondiale di Imola
Julian Alaphilippe
Julian Alaphilippe vittorioso al mondiale di Imola

Un accordo decennale

In sette anni di proficuo lavoro congiunto, le squadre nazionali francesi hanno raccolto quasi 500 medaglie (europee, mondiali e olimpiche) e la tecnicità dei prodotti Alè ha dimostrato di essere estremamente preziosa nella ricerca della massima performance per gli stessi atleti.
Gli accordi, portati avanti da In-Yellow Consulting, segneranno così una vera e propria collaborazione decennale tra l’unità Performance della FFC ed il dipartimento R&D del marchio veronese. I feedback tecnici e di prodotto, ricevuti nel corso delle stagioni, hanno permesso di testare, e mettere a disposizione di tutti gli appassionati alcune tra le più innovative soluzioni di ingegneria tessile oggi disponibili.

Nazionale Ciclocross francese Alè
Alè rifornisce tutte le nazionali francesi, inclusa quella di ciclocross
Nazionale Ciclocross francese Alè
Alè rifornisce tutte le nazionali, inclusa quella di ciclocross

Sviluppo, marketing e vendite

«L’estensione della partnership con la Federazione francese di ciclismo – ha dichiarato Alessia Piccolo che di Alè è il General Manager – gioca un ruolo molto importante nel nostro percorso di sviluppo, nel marketing e per le vendite internazionali. Siamo orgogliosi di equipaggiare le squadre francesi, e di essere in grado di condividere la nostra esperienza e tecnologia con gli amatori iscritti alla FFC. Tutto questo attraverso la nostra offerta Alè Custom di abbigliamento personalizzato. Come tutti gli appassionati di ciclismo, abbiamo gioito dei molti exploit che il ciclismo francese nel 2020 ha saputo mettere segno. Fra queste la splendida vittoria ai Mondiali di Imola di Julian Alaphilippe. Obiettivo Tokyo? Si! Ci auguriamo difatti un’ottima Olimpiade per tutto il collettivo tricolore… transalpino».

Alessia Piccolo, General Manager di Alè
Alessia Piccolo, General Manager di Alè
Alessia Piccolo, General Manager di Alè
Alessia Piccolo, General Manager di Alè

Dai pro’ fino ai gruppi sportivi

Alè è un marchio tutto italiano creato nel 2013 da Apg srl con sede a Bonferraro di Sorgà (Verona). Azienda nata dalla passione per il ciclismo, Alè crea e realizza i propri capi in Italia, avvalendosi di un laboratorio di Ricerca e Sviluppo. Dai professionisti ai dilettanti, l’azienda veronese produce più di un milione di capi e accessori l’anno. L’ambizione principale dell’azienda è quella di comprendere a fondo le esigenze dei ciclisti per anticiparle ed innovare, sviluppando un’offerta personalizzata per club e gruppi sportivi.

alecycling.com