Texstile chiama le eccellenze del tessile made in Italy

08.04.2022
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Una fiera a porte chiuse, in cui parlare seriamente di affari. Un evento di breve durata, che domani potrebbe diventare anche itinerante, capace di unire il mondo del lavoro con quello del turismo. Si chiamerà Texstile, con un raffinato gioco grafico e di parole per unire il tessile con lo stile.

«L’idea è partita da alcune aziende del settore – spiega Marco Rossignoli, Amministratore di Expotime Srl – con una precisa filosofia. L’Italia è leader nel tessile in generale e ancor più in quello sportivo. La filiera italiana è composta da piccole e medie imprese di grande qualità e rappresenta praticamente un unicum nel panorama mondiale del settore. Attualmente le manifestazioni di riferimento si svolgono quasi tutte in Germania, ma i nostri rappresentano sempre la delegazione più nutrita. Allora perché non pensare di portare qui una fiera di settore, disegnandola come loro vogliono? E’ cominciato tutto così…».

Texstile, il primo evento di promozione della filiera del tessile sportivo made in Italy
Texstile, il primo evento di promozione della filiera del tessile sportivo made in Italy

Primato italiano

Prendiamo il filo allora e seguiamolo. Rossignoli ha il timbro di voce bello pimpante di quando si illustra un progetto in cui si crede molto. La Expotime che guida è il riferimento per le aziende che vogliano partecipare a una fiera. Offre loro la logistica e le soluzioni possibili per raggiungere gli obiettivi prefissati: ne abbiamo parlato di recente a proposito dello spostamento di Eurobike a Francoforte. In questo caso, facendo un passo in avanti, Expotime diventa organizzatore dell’evento.

«L’idea è nata a Eurobike 2019 – spiega – parlando con alcuni clienti secondo cui quel tipo di fiera era una perdita di tempo. Erano molto più interessati alla formula dei Performance Days, che si svolgono a Monaco ogni 6 mesi, ad aprile e dicembre, e sono diventati ormai un riferimento. Non è che siano il massimo, perché poi trovi sempre gli orientali che vengono per osservare, diciamo così. E se partecipi una volta, devi esserci sempre. Non è scritto da nessuna parte, ma se vuoi mantenere il posto, è così. E allora, visto che almeno 1/4 di queste aziende sono italiane, abbiamo pensato di organizzare un evento che non fosse la solita fiera, dandogli anche un’apertura turistica».

All’interno del Palavela, la possibilità di uffici riservati (foto Riva del Garda Congressi)
All’interno del Palavela, la possibilità di uffici riservati (foto Riva del Garda Congressi)
Quindi cosa avete fatto?

C’è stato un meeting a Brescia, in cui abbiamo chiesto a tutte queste aziende di indicare le loro esigenze, sulle quali avremmo costruito l’evento. Come prima cosa abbiamo individuato la location di Riva del Garda, la cui fiera – il Palavela – ha un piccolo padiglione perfetto per queste dimensioni. Abbiamo stabilito una quota fissa di partecipazione, inferiore ai 5.000 euro, nella quale è compreso un ufficio all’interno della fiera per le trattative riservate, l’uso della lounge e la possibilità di far partecipare gli operatori soltanto a invito. Ogni azienda inviterà coloro con cui ha voglia e bisogno di interagire. In questo modo terremo alla larga i perditempo e i furbetti, che magari si infilano con il loro campionario e fanno business senza esporre.

Un evento per pochi, insomma…

Un evento di alta gamma, diciamo così. Si svolgerà il 20-21 giugno, lunedì e martedì. E’ studiato perché nel weekend precedente, si possano proporre esperienze legate al turismo. Un’azienda organizzerà una pedalata sul lago, un’altra ha puntato sul giro in barca. Altri faranno una visita a Verona. Noi mettiamo a disposizione gli accompagnatori per organizzare attività a uso dei familiari degli espositori che non vogliano eventualmente restare con le mani in mano: Riva per questo è attrezzatissima. E poi il catering in fiera sarà curatissimo, con eccellenze del made in Italy anche a tavola.

La lounge sarà la piazza degli incontri e del relax (foto Riva del Garda Congressi)
La lounge sarà la piazza degli incontri e del relax (foto Riva del Garda Congressi)
Di quante aziende parliamo?

L’obiettivo di partenza è di 25-30, ad ora siamo arrivati a 17 tutte già inserite nel nostro sito. Ognuna di loro inviterà i suoi partner, abbiamo pensato a 20, quindi fra gli invitati ci saranno i vari maglifici sportivi. Fa piacere vedere che aziende importanti come Vagotex e Carvico abbiano accettato subito e siano anche molto determinate. Fa un po’ sorridere che qualcuno tra i primi firmatari adesso sia lì che nicchia, dicendo che magari viene a vedere per poi entrare il prossimo anno.

Aziende del mondo dello sport e basta?

In realtà c’è interesse anche dal mondo della moda, perché vedete bene anche voi che stile e sport ormai sono legatissimi. E se infatti valuteremo che 20 inviti sono pochi, potremo studiare un’altra formula. Avere 20 espositori, significherebbe contare su 400 operatori coinvolti. Poi magari alcuni saranno doppi e il numero sarà inferiore, perché magari Santini lo inviteranno in due o tre, però si tratta sempre di un numero interessante.

Sembra una cosa bella…

Diventa un’evento che promuove il Made in Italy e l’Italia. Può essere itinerante, ospitarlo può far gola anche ad altre località turistiche. E quel che ci piace è che resiste il concetto di vedersi e parlare di affari dal vivo. Per questo andremo ai Performance Days per fare promozione.

Il lago, cornice perfetta per affari e turismo (foto Riva del Garda Congressi)
Il lago, cornice perfetta per affari e turismo (foto Riva del Garda Congressi)
Come vi ha accolto Riva del Garda?

Direi molto bene e per le misure è parso di tornare alle prime edizioni di Friedrichshafen. Hanno fatto un ottimo prezzo e hanno messo a disposizione un’agenzia che organizza eventi. Il lago è molto attivo sul turismo, quindi immagino che anche per loro sia un’utile occasione. E secondo me questa nuova formula ha potenzialità molto interessanti.

Texstile

EDITORIALE / Riparte da Francoforte il volo di Eurobike

07.03.2022
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Ripartito il ciclismo, pur con le ombre della situazione internazionale, si rimette in moto anche il mondo delle Fiere di settore. E così Eurobike, che ha scritto a Friedrichshafen pagine memorabili ma sembrava ormai destinata al declino, si sposta a Francoforte e ritrova la spinta. Appuntamento dal 13 al 17 luglio.

In un mondo che vive spesso di ricordi e ti sbatteva in faccia i numeri di quando non esisteva internet e la fiera era la sola piazza – non virtuale – per presentare al mondo la novità, il ritornello era piuttosto un de profundis: le fiere sono ormai destinate a morire.

I grandi marchi le snobbavano e, onta persino maggiore, allestivano eventi privati nella stessa città e negli stessi giorni. Ebbene, internet o non internet, il Covid ha imposto un cambio di direzione. Prima ha costretto alla cancellazione, poi ha riaperto le porte.

«Eurobike a Francoforte – dice Marco Rossignoli – ha rilanciato completamente la fiera. Le aziende che prima si erano defilate, sono tornate a farsi sentire. Per dare un’idea dei numeri e ricordando che a Friedrichshafen occupavamo 12 padiglioni, adesso ne servirebbero 17».

Il team di Expotime (Rossignoli è il terzo da sinistra) nei padiglioni di Francoforte (foto Facebook)
Il team di Expotime (Rossignoli è il terzo da sinistra) nei padiglioni di Francoforte (foto Facebook)

Destinazione Francoforte

Rossignoli è l’Amministratore di Expotime Srl, la società milanese cui si rivolge chiunque voglia esporre in un evento fieristico. Il suo legame con l’evento tedesco è diretto perché sin dall’inizio è stata Expotime a seguire gli espositori italiani interessati e poi coinvolti in Eurobike

«La grande città cambia la prospettiva – prosegue Rossignoli – e Francoforte è stata preferita a Monaco perché la fiera si trova praticamente in città, ad appena 15 minuti dal Duomo e dal centro storico. Per chi parte dalla città il miglior modo di raggiungerla è proprio la bicicletta. Gli hotel sono di più e hanno prezzi migliori rispetto a Friedrichshafen. A ciò si aggiunga che l’aeroporto è uno dei più grandi al mondo e bastano 20 minuti di treno per accedere direttamente all’expo. Per noi milanesi forse era più comodo prima perché si arrivava bene in auto, ma il passo in avanti è decisamente notevole».

Tra i vantaggi di Francoforte c’è che la Fiera si trova praticamente in centro
Tra i vantaggi di Francoforte c’è che la Fiera si trova praticamente in centro

Torna Specialized

C’è piuttosto da ragionare sul modello di fiera, la sua efficacia e appetibilità per grandi aziende che da anni gestiscono autonomamente la propria comunicazione con eventi su misura sui vari territori. C’è da dire che gli organizzatori di Eurobike sono stati bravi a leggere i segnali e spostarsi nella grande città, con l’idea di rimanere nel sud della Germania.

«Si pensava che il concetto di fiera fosse in calo – ammette Rossignoli – invece già l’anno scorso ci siamo accorti di una rinnovata voglia di esserci. Stanno rientrando aziende che erano uscite. Addirittura Specialized, sia pure con una presenza limitata all’area esterna, è tornata in partita. Scott ha aumentato i metri espositivi, idem KTM. Se proprio devo dire una cosa, le aziende italiane che un tempo davano il trend, per ora si sono mostrate riluttanti. Ne ho sentite tante, soprattutto le grandi, ma nomi come Colnago, Bianchi, Wilier e Santini si sono chiamate fuori, nonostante ci siano concorrenti diretti come Sportful e gli altri grandi brand del settore abbigliamento che sono dentro. Ma ci saranno anche Campagnolo, Shimano e Sram sul fronte della componentistica. E le bici Cipollini, fra i primi marchi ad aderire».

Eurobike 2022 (13-17 luglio) sarà ospitata dai padiglioni e dalla superficie esterna della Frankfurt Messe
Eurobike 2022 (13-17 luglio) sarà ospitata dai padiglioni e dalla superficie esterna

Modello EICMA

Per rendere l’offerta più appetibile e stimolante per il pubblico, cambia anche la formula. Non più solo esposizione, ma festa ad uso del grande pubblico.

«Eurobike si allunga di un giorno – conferma Rossignoli – e si allinea al modello di EICMA che ha tracciato una nuova via. Dopo il Covid, la gente ha voglia di bicicletta, per cui dopo i primi due giorni rivolti agli operatori, ci si aspetta un afflusso record di persone, in un quadro in cui la città di Francoforte diventa la patria delle biciclette. E’ stata indetta una settimana dedicata alle due ruote e sono previste iniziative collaterali, che magari non partiranno tutte al primo anno perché la struttura di Eurobike non è poi così grande. Ma credo che sia solo l’inizio. Il tempo di capire come sia la risposta di Francoforte e poi verranno messe sul tappeto tutte le iniziative».

Da Friedrichshafen, Eurobike 2022 si sposta dunque a Francoforte
Da Friedrichshafen, Eurobike 2022 si sposta dunque a Francoforte

Voglia di condivisione

Il Covid ha riscritto le priorità. La socialità e la condivisione sono tornate al centro dell’interesse e niente come la fiera può sottolineare la vitalità di un settore che ha bisogno di rendere concreta la proposta tecnica e commerciale. Le lunghe attese dei prodotti e la promessa di ciò che verrà sono bocconi difficili da masticare per clienti che vorrebbero stringere fra le mani alla svelta ciò che hanno ordinato. Vedere di che cosa si tratta, metterci sopra una mano e riscontrare la disponibilità dei costruttori dei propri sogni è forse il modo migliore per restare legati a un mondo che l’e-commerce, comodo ed efficace, rischia comunque di sbriciolare. Mai come questa volta, fare un passo indietro sarà il modo giusto per andare avanti.