Servizio Corse FSA-Vision, oltre 200 gare nel 2021

03.02.2022
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Non ci sarebbero corse se non ci fosse il supporto del Servizio Corse e di Assistenza Tecnica Neutrale, un vero e proprio cardine delle competizioni. Dopo aver intervistato Massimo Rava, Team Leader del Neutral Technical Support di Shimano, siamo andati da Emanuele Previtali, a capo del Servizio Corse Bergamo. Una realtà che opera da oltre 40 anni, tra professionisti, elite e U23, donne e anche in ambito granfondistico.

Oggi identifichiamo il Gruppo Servizio Corse Bergamo nelle auto brandizzate FSA-Vision, ma il gruppo nasce con il Servizio Cambio Ruote F.I.R., per poi passare proprio ad FSA-Vision durante gli anni 2000 (con il supporto di Cicli Liotto per le biciclette, Selle SMP e Maxxis). Forse non tutti sanno che nel mondo esistono solo cinque team di servizio corsa con licenza ufficiale UCI e quello bergamasco fa parte di questa importante cinquina.

Con Giulio Ciccone in maglia azzurra al Trofeo Laigueglia 2020 vinto dall’abruzzese (foto Servizio Corse FSA-Vision)
Con Ciccone al Laigueglia 2020 vinto dall’abruzzese (foto Servizio Corse FSA-Vision)
Nel corso di una stagione agonistica, a quante manifestazioni fornite il supporto di servizio corse e di assistenza tecnica neutrale?

Possiamo prendere come riferimento la stagione 2021, dove abbiamo svolto il servizio di cambio ruote per 202 gare e un totale di 250 giornate. Il numero dei giorni di gara è più elevato perché l’assistenza alle corse a tappe comporta un impegno dilatato, precedente e successivo alla competizione.

Come possiamo suddividerle?

Indicativamente possiamo partire da una base di 40 gare dei professionisti al maschile, poi ci sono quelle degli under 23, delle donne e gli juniores, ma anche qualche gran fondo amatoriale. Come gruppo non supportiamo solo le gare italiane, ma andiamo anche all’estero. Tra queste ad esempio il Tour de Suisse e il Giro di Slovenia, solo per fare due esempi.

Tante le gare U23 che hanno l’assistenza tecnica neutrale del gruppo bergamasco (foto Servizio Corse FSA-Vision)
Tante gare U23 hanno l’assistenza neutrale del gruppo bergamasco (foto Servizio Corse FSA-Vision)
Da quanti mezzi e uomini è composto il Service Course FSA-Vision?

Abbiamo 9 macchine, 29 persone fisse e 3-4 persone che sono chiamate in base alle necessità. Talvolta abbiamo i doppi impegni o addirittura più gare nello stesso giorno e gestire tutto al meglio è un compito non facile.

Come siete strutturati invece in merito ai materiali?

Ci sono 150 coppie di ruote pronte all’uso. Abbiamo una suddivisione tra ruote in carbonio e in alluminio, entrambe sia disco che rim. Quelle in carbonio le utilizziamo quasi esclusivamente per le competizioni dei professionisti e per le manifestazioni con licenza internazionale. Poi abbiamo la grande variabile degli eventi juniores. Le ruote che prepariamo per questi ragazzi sono diverse, perché hanno i rapporti obbligati ed imposti da una normativa differente dagli altri. Le biciclette sono pronte con diverse tipologie di pedali, cercando di accontentare i diversi standard. Non è mai facile, ma si cerca di essere pronti ad ogni evenienza.

Il Servizio Corse Bergamo è supportato, tra gli altri da FSA-Vision, Liotto, Selle SMP e Maxxis (foto Servizio Corse FSA-Vision)
Il Servizio Corse Bergamo è supportato da FSA-Vision, Liotto, Selle SMP e Maxxis (foto Servizio Corse FSA-Vision)
Qual’é la problematica principale che incontrate durante la gara?

Una problematica che si riscontra è quella dei freni a disco e del diametro dei dischi. Esiste un’indicazione dell’UCI per l’utilizzo dei rotori da 160 millimetri anteriori e 140 posteriori, ma la categoria è ancora in fase di assestamento e ci sono team che adottano i dischi da 160 per entrambe le ruote, oppure da 140. Questa è una variabile che può comportare dei ritardi e delle difficoltà di fase di assistenza e cambio della ruota. Ma anche le lunghezze delle pedivelle e i pedali. Ognuna delle nostre auto è pronta con diversi materiali.

Nel corso di una competizione su strada, ricevete delle richieste particolari? Emanuele ci puoi fare un esempio?

Sovente ci arrivano delle richieste particolari. Il Servizio Neutrale e di Cambio Ruote è da considerare una sorta di ancora di salvezza per molti, che si aggiunge alle ammiraglie delle squadre. Durante le corse a tappe, oltre a quello che ci viene chiesto durante la manifestazione, cerchiamo di avere sempre pronta la bicicletta per il leader e per il detentore delle maglia. Questo comporta la predisposizione di una bici della sua taglia e con le sue misure. Non di rado ci troviamo con lo staff dell’atleta in hotel e adattiamo una bicicletta con le sue misure. Qualche volta sono loro stesso che ci forniscono una bici che si aggiunge alle nostre. Il Servizio di Cambio Ruote è anche questo.

Il lavoro più grande è coprire le fughe, in attesa che arrivino le ammiraglie (foto Servizio Corse FSA-Vision)
Il lavoro più grande è coprire le fughe, in attesa che arrivino le ammiraglie (foto Servizio Corse FSA-Vision)
L’arrivo dei freni a disco ha cambiato il modo di effettuare il servizio corsa?

Tutti hanno riscontrato delle difficoltà, c’era poca preparazione in merito e si arrivava da tanti anni dove le biciclette, se pur nelle loro evoluzioni, non avevano stravolto il modo di fare il Servizio di Cambio Ruote. Ma è cambiato tutto rapidamente, anche se è sempre possibile migliorare. Di sicuro i freni a disco hanno modificato e stanno modificando il modo di supportare gli atleti durante la corsa, ma anche il nostro modo di operare e tenersi pronti in caso di intervento. E’ lampante il fatto che negli ultimi 50/60 chilometri di gara un atleta cambia la bici, in caso di foratura o problema ad una ruota. Non è un fattore secondario anche per noi meccanici.

In 40 anni di servizio corse ne avrai viste parecchie. Se dovessi identificare le differenze principali tra i pro, U23 e donne pro?

L’atleta professionista è smaliziato e ha un sistema di correre che talvolta lo fa sembrare rilassato. Poi è ovvio che dipende anche dai momenti di corsa. Le donne e gli U23 corrono in modo molto simile, quando si abbassa la bandierina, si parte a testa bassa e le fasi iniziali della corsa sembrano un ultimo chilometro. Onestamente però, le donne sono una categoria che è cresciuta tantissimo, anche per quanto concerne la gestione delle gare. Ultimamente le donne elite sono ad un livello molto alto e questo ha modificato anche la gestione della corsa nel suo svolgimento. Gli U23, soprattutto quelli più giovani, vedi un misto tra inesperienza, forza e spavalderia.