Sara Assicurazioni: «In strada e in pista vincono le regole»

25.03.2023
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Safe Factor è il nome del programma con cui Sara Assicurazioni ha girato l’Italia con uno show che ogni anno coinvolge circa 6.000 studenti all’ultimo anno delle superiori: quelli in età da patente, per spiegare loro tutto ciò che attiene alla sicurezza stradale. Ventuno tappe standard negli istituti scolastici e in strutture attigue, sfruttando ove possibile anche il simulatore di guida Ready2Go. Due date speciali nei Centri di Guida Sicura di Vallelunga e Lainate, con coinvolgimento di attori o influencer, presenza di tv, radio e stampa e test drive in circuito. Ultimi tre appuntamenti per quest’anno a Isernia, Benevento e Caserta dal 3 al 5 aprile.

Il programma è affidato a due personaggi in rappresentanza del mondo dei motori e delle due ruote a pedali. Il primo è Andrea Montermini, ex pilota di Formula Uno. Il secondo è Emiliano Cantagallo, responsabile del Roma Bike Park e capitano del Team Sara al Giro-E.

Da sinistra Rosario, il presentatore di Safe Factor, poi Cantagallo e Montermini che si dividono il palco (foto Sara Assicurazioni)
Cantagallo e Montermini si dividono il palco durante gli incontri di Safe Factor (foto Sara Assicurazioni)

Safe Factor nelle scuole

L’occasione di parlarne si è presentata con una videochiamata in cui sono intervenuti appunto Cantagallo, di ritorno da uno di questi interventi in Basilicata, e Marco Brachini, direttore marketing della compagnia assicurativa legata all’AutomobilClub d’Italia (nella foto di apertura è alla sinistra di Cantagallo, che indossa il casco rosso).

«Di solito ci ritroviamo in teatri, cinema o grandi spazi – racconta Cantagallo – e dopo l’intervento di Andrea Montermini, con una bella musica di sottofondo e le immagini di Hamilton, inizia la mia parte con un video sullo Zoncolan. La prima cosa che faccio è far vedere una slide su cui c’è scritto “Ciclisti in strada”. Li lascio parlare e di solito inizia la raffica dei soliti commenti. Sul fatto che anche le mucche riescono a stare in fila e tutto il campionario che senti nei bar, al termine del quale la sola cosa che posso fare è dargli ragione e prendermi l’applauso».

Nel 2023 sono stati coinvolti circa 6.000 studenti (foto Sara Assicurazioni)
Nel 2023 sono stati coinvolti circa 6.000 studenti (foto Sara Assicurazioni)

«Poi però, una volta che si sono convinti della loro posizione, passo ad altre slide. E allora iniziano a vedere la foto di un’auto che investe il ciclista mentre il conducente guarda il telefonino. Gli chiedo quanti ne vedono così e rispondono che sono tanti. Poi gli faccio vedere uno sportello aperto all’improvviso e gli dico che a quel modo io mi sono rotto una clavicola. E alla fine conveniamo che la soluzione della coesistenza fra auto e bici non è nella contrapposizione di due gruppi, ma nel trovare il modo di seguire le regole, cercando di far entrare anche la bicicletta nella circolazione, conoscendone le prerogative e le esigenze. Non a caso lo slogan è semplice: in strada e in pista vincono le regole».

Stessi diritti per tutti

Nel momento in cui il Governo parla della riscrittura del Codice della Strada, l’evidenza è che l’operato di Sara Assicurazioni punti alla possibile integrazione.

«Noi siamo la compagnia dell’ACI – spiega Marco Brachini – e per noi il tema della mobilità si affronta lavorando sull’intero ecosistema. E visto che ci proponiamo come assicuratore, quindi come fornitore di servizi, abbiamo l’obiettivo di garantire e quindi coprire gli utenti della strada, a prescindere dal mezzo che utilizzano».

Negli incontri con le scuole, la bicicletta è protagonista al pari dell’auto (foto Sara Assicurazioni)
Negli incontri con le scuole, la bicicletta è protagonista al pari dell’auto (foto Sara Assicurazioni)

«Nel nostro catalogo – prosegue Brachini – c’è anche un prodotto dedicato alla bici, che si chiama Bici2Go, che non nascendo da un obbligo normativo, ha bisogno di essere promosso ed è quello che stiamo facendo. Lo abbiamo reso disponibile online e modulare, nel senso che ognuno può prendere le opzioni di cui ha più bisogno. Sono venute delle associazioni per chiederci informazioni, ma si sono fermate davanti al costo.

«La versione di accesso costa 50 euro, che forse sono troppi da proporre come copertura associativa. Però in alternativa si scade nell’avere prodotti che coprono un minimo di tutto, ma che poi in realtà, dal punto di vista concreto non coprono nulla. Che è la tipica copertura che ti può dare un’associazione quando ti iscrivi, perché costa molto poco e quindi non è in grado di coprire in maniera seria l’evento, se succede qualcosa».

Gli studenti in età da patente spesso ignorano la relazione fra velocità e incidenti (foto Sara Assicurazioni)
Gli studenti in età da patente spesso ignorano la relazione fra velocità e incidenti (foto Sara Assicurazioni)

La foresta di bici

Il punto però sta proprio nell’educazione: non bastano tutte le polizze del mondo, se gli utenti della strada non capiscono che si deve conviverci nel rispetto reciproco.

«Molte volte si parla di Copenhagen e di Amsterdam – dice Cantagallo – di questi paradisi per il ciclismo, quando non si tiene conto che anche in Danimarca negli anni Ottanta hanno avuto il problema delle biciclette. E quando si sono resi conto che le loro strade erano pericolose e non bastavano per contenerle tutte, hanno realizzato le infrastrutture per una foresta di bici. Noi invece siamo mosche in una foresta di auto, sottoposti al bullismo dei più grandi, quindi l’impatto è differente e dobbiamo far capire che ci troviamo in questo regime di maleducazione generale, che per giunta è ben visibile a tutti».

La compagnia di assicurazioni sponsorizza i pannelli degli arrivi del Giro (foto Sara Assicurazioni)
La compagnia di assicurazioni sponsorizza i pannelli degli arrivi del Giro (foto Sara Assicurazioni)

Il Giro d’Italia

La partecipazione al Giro-E (che lo scorso anno ha portato alla presenza di 90 persone fra agenti, dipendenti e clienti di Sara Assicurazioni), unita alla sponsorizzazione del Giro d’Italia dei pro’, è un altro modo di diffondere il messaggio di questa iniziativa e il fatto che la corsa rosa si concluda a Roma, quindi a casa di Sara Assicurazioni, lo rende ancor più affascinante.

«Noi siamo quelli con le paline sui traguardi del Giro d’Italia – spiega Brachini – se guardate qualche immagine, vedete bene che ci dà una grossa soddisfazione per la visibilità veramente importante che ne otteniamo. Poi c’è tutto il resto, dalla presenza nei villaggi all’aspetto digital sponsorizzazione che ci sta dando soddisfazione. Un tema che ci è piaciuto è anche il fatto che il Giro farà la tappa finale a Roma, che chiaramente è la nostra città. Avere l’orgoglio di vedere l’arrivo del Giro d’Italia sotto al Colosseo, sui Fori Imperiali, è una cosa che oltre a darci immagine, ci dà pure orgoglio».