Drali e Coppa Piemonte, binomio vincente

29.03.2023
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Lo scorso fine settimana con la Gran Fondo Valtidone ha preso il via la 22° edizione della Coppa Piemonte, uno dei circuiti granfondistici più longevi d’Italia. Dallo scorso anno il circuito diretto da Renato Angioi può fregiarsi di un partner di prestigio come Drali Milano, che anche per il 2023 ricoprirà il ruolo di main sponsor.

A raccontarci qualcosa in più su questa proficua collaborazione sono Gianluca Pozzi e Daniele Calvi, rispettivamente amministratore delegato e marketing & sales di Drali Milano. Li abbiamo sentiti di ritorno dalla Gran Fondo Val Tidone.

Un atleta Drali alla prima tappa della Coppa Piemonte
Un atleta Drali alla prima tappa della Coppa Piemonte
Partiamo proprio dalla Gran Fondo di domenica. Come è andato il debutto dell’edizione 2023 della Coppa Piemonte Drali?

Sicuramente è stato positivo. Gli organizzatori ci hanno confermato che, rispetto allo scorso anno, c’è stato un aumento nel numero dei partecipanti. Per noi è stata l’occasione per tornare a incontrare i nostri potenziali clienti e per mostrare a quanti già ci conoscevano, ma anche a chi per la prima volta partecipava alla Gran Fondo Val Tidone, i nuovi modelli Drali per 2023: Ametista, Onice, Morpheus, Icona.

Come è nata la collaborazione di Drali Milano con la Coppa Piemonte?

A fare da tramite con il circuito è stato Alberto Laurora, l’organizzatore della Gran Fondo Mangia e Bevi di Vercelli, che fa parte della Coppa Piemonte Drali. Alberto può essere considerato un “amico” di Drali Milano. Conosceva bene il marchio e il gruppo di persone che l’avevano rilevato. E’ lui che ci ha messo in contatto con Renato Angioi, storico organizzatore del circuito. Fin da subito siamo entrati in sintonia e abbiamo così deciso di diventarne main sponsor.

Come nel 2022, anche quest’anno Drali sarà main sponsor della Coppa Piemonte
Come nel 2022, anche quest’anno Drali sarà main sponsor della Coppa Piemonte
Per quale motivo avete deciso si sponsorizzarlo?

La sponsorizzazione della Coppa Piemonte rientra in quella che può essere considerata la crescita del nostro marchio e la sua riconoscibilità. I partecipanti al circuito provengono in maggioranza da Piemonte, est Lombardia e nord dell’Emilia Romagna, ma anche Liguria. Si tratta di un bacino di praticanti geograficamente a noi molto vicino. In un certo senso può essere considerato un circuito “cucito su misura” per quella che è attualmente la realtà di Drali Milano. Oggi è così, in futuro vedremo, anche perché abbiamo in mente tanti progetti finalizzati ad aumentare la nostra visibilità.

La vostra presenza alla Coppa Piemonte Drali come è strutturata?

Nel 2022 siamo stati presenti a tutte le Gran Fondo del circuito con un nostro spazio espositivo che ci ha permesso di presentare tutte le novità Drali e nello stesso tempo incontrare tanti potenziali clienti. La nostra visibilità è stata inoltre aumentata dal fatto che in tutte le prove hanno gareggiato gli atleti del nostro team, che hanno dato ulteriore visibilità alle nostre bici e più in generale al nostro marchio. Abbiamo inoltre contributo alla definizione dei gadget presenti nel pacco gara di ogni Gran Fondo. Quest’anno tutti i partecipanti al circuito troveranno al suo interno una bellissima canotta realizzata da Rosti con il nostro logo ben in evidenza.

E’ corretto affermare che la Coppa Piemonte sia solo uno dei tanti progetti che vi vedono coinvolti in questo momento?

Possiamo tranquillamente confermarlo. La vera novità di quest’anno è rappresentata sicuramente dall’ingresso del marchio Drali nel mondo del professionismo attraverso la fornitura delle nostre bici al team Sias-Rime, formazione continental. Per noi è un motivo di grande prestigio. Anche nel 2023 continueremo poi a fornire le nostre bici al team Dal Riso al Rosa e all’UC Pessano che gareggiano rispettivamente nella categoria juniores e allievi. Riteniamo infatti importante sostenere il ciclismo giovanile. Sono comunque tanti i progetti ai quali stiamo lavorando e presto avremo modo di parlarne.

Archiviata la prima tappa con la Gran Fondo Val Tidone, la Coppa Piemonte Drali è pronta a ripartire il prossimo fine settimana con cronoscalata Domobianca a Domodossola. Seguiranno la Mangia e Bevi di Vercelli (23 aprile), La Gran Borgosesia di Borgosesia (28 maggio), il Giro delle Valli Monregalesi a Mondovì (18 giugno), la Gran Fondi Casteggio a Casteggio (9 luglio) e la Gran Fondo del Penice a Varzi il 17 settembre.

Drali Milano

Il Team Sias-Rime porta le Drali in gruppo: che bici sono?

07.01.2023
5 min
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Drali Milano entra ufficialmente nel mondo delle corse su strada di alto livello e fornirà le biciclette ai ragazzi del Team Sias-Rime continental.

La partnership con un team così sancisce la crescita del marchio milanese, che da bottega artigianale, diventa un brand riconosciuto anche all’estero, grazie anche ad una storia che ha inizio a fine 800. Ma andiamo ad analizzare la bicicletta che la squadra bresciana avrà a disposizione per la stagione 2023, un mezzo interamente fatto in Italia. Abbiamo chiesto al reparto tecnico di Drali.

Qual’è la bici fornita al team per la stagione entrante?

E’ la nuova Drali Ametista, di fatto l’evoluzione della piattaforma Aero ed è nativa per i freni a disco. Il nome identifica anche la vocazione aerodinamica del progetto iniziale. E’ disegnata, sviluppata e prodotta interamente in Italia, nella zona di Modena, identificata come la carbon valley italiana. Il collegamento con la F1 ed il motorsport in genere non è secondario. Ametista è prodotta per essere efficiente e rigida, è completamente in carbonio ed è un telaio fasciato. Non è un monoscocca. Non ha la leggerezza come obiettivo primario.

I ragazzi del Team Sias-Rime al primo ritiro nella zona del Garda (foto Team Sias-Rime)
I ragazzi del Team Sias-Rime al primo ritiro nella zona del Garda (foto Team Sias-Rime)
Qual’è il valore alla bilancia?

Siamo intorno al chilogrammo nella taglia media con finitura grezza.

Anche la verniciatura è fatta in Italia?

Assolutamente si, completamente Made in Italy.

E per quanto concerne il bollino UCI?

Drali Ametista è UCI approved. E’ un aspetto fondamentale e importantissimo. Per fornire una bicicletta ad una squadra Continental è obbligatoria l’omologazione e il deposito del progetto.

La forcella è una full carbon di Deda (foto Drali)
La forcella è una full carbon di Deda (foto Drali)
Ci sono delle peculiarità progettuali?

La forcella è sempre in full carbon ed è fornita da Deda. Questo componente è particolarmente difficile da progettare e sviluppare, motivo per il quale abbiamo preferito rivolgerci a Deda, che da sempre costruisce forcelle di qualità e performanti. Telaio e forcella permettono di montare coperture fino a 30 millimetri di sezione. Il reggisella, anche questo completamente in carbonio è specifico per Ametista. La scatola del movimento centrale è di natura T47, quindi di ultima generazione ed ha una larghezza di 85,5 millimetri. L’inserimento delle calotte T47 permette di irrigidire ulteriormente un comparto già molto rigido e mantiene una linea catena ottimale, anche in vista dell’utilizzo della trasmissione a 12 velocità.

Un telaio aero fatto a mano con un passaggio ruota abbondante. Come mai?

E’ una scelta voluta che cerca di guardare in avanti. Abbiamo visto che si usano ruote con uno shape sempre più largo e gomme con sezioni ampie. Ametista è stata disegnata con un concept di versatilità non secondario. Inoltre è un fattore molto considerato anche dal team, visto che c’è in preventivo di fare anche qualche puntata alle corse del nord.

Sloping marcato e inserzione molto bassa dei foderi obliqui (@Team Sias-Rime)
Sloping marcato e inserzione molto bassa dei foderi obliqui (@Team Sias-Rime)
Come sono equipaggiate le bici dei corridori?

Il cockpit e le ruote sono Deda. L’azienda cremasca ci ha fornito delle ruote da allenamento con cerchio in alluminio, il modello è lo Zero2, con cerchio full carbon e tubeless ready RS4 per le competizioni. Le gomme sono Vittoria, da valutare passo dopo passo se copertoncino o tubeless. Le selle di Selle Italia e la trasmissione Shimano Ultegra a 12 rapporti. In merito al pacchetto del cambio l’unica variabile è legata alla guarnitura, con un power meter esterno a Shimano. Drali si è impegnata a fornire la bicicletta completa e non solamente il frame-kit.

Quante bici fornisce Drali?

Per ora una bici per ogni corridore e alcune biciclette di scorta che tiene il team in caso di necessità. Siamo comunque oltre le 20 biciclette come prima fornitura.

Cockpit e ruote Deda, le Zero2 in alluminio da allenamento (foto Drali)
Cockpit e ruote Deda, le Zero2 in alluminio da allenamento (foto Drali)
E in caso di rottura?

La produzione italiana, oltre ad accorciare i tempi di gestione del prodotto ci permette di intervenire sul danno e riparare in tempi ridottissimi. Se dovesse capitare, mettendo la sicurezza davanti a tutto, forniremo un telaio nuovo e all’istante. E comunque c’è il massimo supporto verso il team.

Traspare una sorta di produzione artigianale. E’ possibile anche su misura?

Certamente. Lo permette la tecnologia della fasciatura e anche la produzione che è davvero artigianale. Ai corridori del team sono state fornire delle bici con taglie standard, ma siamo in grado di affrontare qualsiasi richiesta in termini di misure e geometrie.

Voluminosa ed aero, ma una bicicletta compatta (@Team Sias-Rime)
Voluminosa ed aero, ma una bicicletta compatta (@Team Sias-Rime)
Il team è passato dalle bici con freni tradizionali alle Drali con il disco. Avete fatto dei test che hanno anticipato la fornitura?

Si, abbiamo fatto delle prove con alcuni corridori per trovare un setting ottimale, cercando anche di capire ed anticipare le richieste di un team professionistico. In termini di sviluppo l’ambito amatoriale di ha dato un buon ritorno, però l‘obiettivo è quello di continuare a crescere e il banco di prova dei pro è il massimo in termini di feedback tecnici.