Quando si parla e si scrive di impianti freno si tirano in ballo diversi componenti. Tra questi ci sono le pastiglie, fondamentali ai fini della performance complessiva (e della sicurezza).
Siamo andati da Gaia Ravaioli e Alessandro Bonarotti di Deaneasy. Con loro, oltre ad aver provato le pastiglie road top di gamma Deaneasy Dual Carbon, si è parlato del “delicato” argomento dei freni a disco in ambito strada.


Composizione diversa
Nell’ottica di una prestazione ottimale, della salvaguardia e longevità di un impianto frenante, è fondamentale conoscere alcuni fattori che condizionano la frenata. I dischi non sono tutti uguali, perché sono costruiti con materiali differenti. I rotori sono il primo punto di contatto e sono la zona dove le pastiglie esercitano la loro azione.
Il perfetto match tra i due componenti condiziona in modo importante la frenata, per qualità, modulabilità e longevità.
Il valore alla bilancia delle Deaneasy Il peso delle pastiglie Shimano con alette per la dissipazione del calore
Il valore alla bilancia delle Deaneasy Il peso delle pastiglie Shimano con alette per la dissipazione del calore
Quali sono i fattori principali che differenziano la frenata su strada, rispetto a quella off-road?
Prima di tutto ci sono i diametri dei dischi, che nella categoria road variano tra i 160 e 140 millimetri. Questo fattore influisce in modo esponenziale sulla frenata, considerando che, non di rado, si eseguono frenate molto lunghe, con un’azione protratta nel tempo; ad esempio lungo le discese alpine. E’ fondamentale gestire la temperatura che si genera tra la pastiglia e il disco.
Quindi è fondamentale scegliere le pastiglie dei freni a disco e sapere come si interfacciano con i dischi?
Si, è un aspetto che ricopre un’importanza primaria, non solo per la ricerca di una performance massimizzata, ma anche per la qualità della frenata e della durata dell’impianto. Su strada si sollecita maggiormente il freno anteriore, ma è altrettanto vero che è difficile montare due dischi differenziati nei materiali tra avantreno e retrotreno, se non per le dimensioni. Però, abbiamo la possibilità di scegliere le pastiglie in base alla composizione, utilizzandole come un deterrente alla crescita del calore. Ad esempio: per i dischi composti da leghe di alluminio, l’interfaccia migliore sono le pastiglie a base di resina,o comunque a bassissimo contenuto di metallo, come ad esempio le Dual Carbon di Deaneasy. Per i dischi in acciaio è meglio far ricadere la scelta su pastiglie semi-metalliche o sinterizzate.


E’ consigliato un rodaggio, oppure tutte le pastiglie vanno bene fin da subito?
Ogni tipologia di pastiglie ha delle caratteristiche proprie, ma a prescindere sarebbe opportuno fare sempre un periodo di rodaggio. Se prendiamo come esempio le Deaneasy Dual Carbon Road, sono pastiglie con delle prestazioni pazzesche, ma necessitano di un periodo di adattamento. Quest’ultimo può essere quantificato con 20 frenate dolci, un attimo di riposo e altre 20 pinzate più decise, non perentorie. L’operazione dà modo al ferodo di adattarsi al rotore.


Con il rodaggio si possono evitare i fischi che talvolta sentiamo quando si frena?
Si e non solo. Il periodo di adattamento evita che la pastiglia si vetrifichi. Significa utilizzare la pastiglia fino alla fine della sua vita utile, sfruttando anche le qualità della graphite presente all’interno del ferodo. Questa funge da lubrificante secco. Questo elemento esegue una sorta di lubrificazione costante del disco ed è anche un materiale che azzera i fischi e le vibrazioni. Inoltre evita che alla pinza si superino i 280°.
Ogni quanto tempo si devono controllare le pastiglie dei freni?
Non esiste una regola precisa, perché entrano in gioco le variabili della guida e come si frena. Una volta eseguito il rodaggio ottimale, possiamo controllare il consumo dei ferodi e verificare la buona tenuta dell’impianto.
Quali sono le peculiarità delle Pastiglie Deaneasy Dual Carbon road?
Si tratta di un top di gamma in senso assoluto, sviluppato analizzando le diverse situazioni di utilizzo, a banco e in condizioni reali. Offrono una grande modulabilità e una durata ben al di sopra della media. La composizione del ferodo è studiata per adattarsi ai rotori in alluminio composti, ad esempio quelli IceTech di Shimano.


Sconfiniamo per un attimo nella categoria della lubrificazione. Quali sono le caratteristiche principali del Deaneasy Dry Lube?
E’ un lubrificante estremamente volatile ed è stato sviluppato inizialmente per la Cape Epic. E’ stato studiato per lubrificare a fondo penetrando tra pin e maglia. Al tempo stesso evita di fare attaccare lo sporco alla catena. Rispetto ad una prima versione, nell’ultimo Dry Lube Deaneasy è stato inserito un altro componente che ha ottimizzato il bilanciamento tra stabilità e penetrazione. Grazie all’idrocarburo l’agente lubrificante penetra senza fermarsi in superficie. Questo lubrificante non è aggressivo ed è utile anche per le sfere del movimento centrale, i cuscinetti delle ruote, ma anche per trattare le pulegge del cambio.


I nostri feedback
Dopo aver seguito alla lettera le indicazioni per il rodaggio, abbiamo cercato di mettere alla prova le Deaneasy lanciando la bicicletta giù da una discesa appenninica di oltre 10 chilometri.
Cosa cambia, rispetto ad una pastiglia tradizionale? La Dual Carbon è più dura e morde il disco in alluminio. Al tempo stesso non dà mai la sensazione di bloccare e di torcere il disco, anzi, l’azione frenante è sempre rotonda, efficace, tanto modulabile anche dopo diverse pinzate consecutive e a tratti perentorie. Il tutto si traduce anche nelle staccate al limite della corda, senza che i dischi si blocchino e azzerando il rischio di saltellamenti.
C’è una grande linearità di azione, al pari di un’efficacia percepibile fin dal momento in cui la pastiglia entra in contatto con il disco. Si frena meglio e in maniera meno violenta. Si evita di tirare eccessivamente le leve del freno e mandare in crisi il comparto idraulico.