Sin dalla nascita della Adriatica Ionica Race, Moreno Argentin disse chiaramente che uno degli intenti della sua corsa fosse quello di valorizzare i territori che attraversava. Avendo rintracciato in questo il modo di diventare appetibili per le Amministrazioni che ogni volta sono chiamate a pagare per ospitare partenze e arrivi.
Argentin ha raccontato la sua corsa e ha spiegato la ricaduta sul territorio. Con lui l’assessore Castelli Guido Castelli è Assessore al Bilancio della Regione Marche, che nel 2022 ospita tre eventi pro’
Argentin ha raccontato la sua corsa. Con lui l’assessore Castelli Guido Castelli è Assessore al Bilancio della Regione Marche, che nel 2022 ospita tre eventi pro’
Un giorno alla BIT
Non è stato pertanto con stupore che abbiamo accolto la presenza del veneziano alla Borsa Internazionale del Turismo di Milano, dove ha raccontato le due tappe finali nelle Marche assieme a Guido Castelli, assessore regionale al Bilancio della Regione.
«Il nostro territorio è legato a doppio filo al mondo del ciclismo – ha detto Castelli – ed è proprio attraverso l’utilizzo della bicicletta che vogliamo incentivare i turisti di tutto il mondo a scoprire e visitare le bellezze delle Marche. La proposta avanzata da Moreno Argentin va esattamente in questa direzione: l’Adriatica Ionica Race ha un format studiato appositamente per dare risalto e visibilità alle città e ai territori attraversati dalla corsa. I prossimi 7 e 8 giugno vogliamo mandare in tutto il mondo una splendida cartolina delle Marche valorizzando la nostra Regione sia dal punto di vista artistico e paesaggistico sia per le proprie eccellenze culturali ed enogastronomiche».
L’Adriatica Ionica Race 2022 parte il 4 giugno da Monfalcone in Friuli Primo traguardo a Tarvisio, ugualmente in Friuli e a due passi dall’Austria (foto dersut MAG) Il secondo giorno si parte da Castelfranco Veneto e il suo castello Secondo arrivo sul Grappa, luogo sacro, dove lo scorso anno vinse Fortunato (nella foto Elia Viviani) Partenza da Ferrara per la terza frazione, sede di tappa già nota alla Adriatica Ionica Race (foto Scanferla) Terzo giorno con arrivo a Brisighella, in Romagna (foto Travel in Emilia Romagna) Quarto giorno, partenza da Fano, città marchigiana che si affaccia sul mare (foto Meeters) Arrivo del 4° giorno alla Riviera del Conero, con un finale alla Argentin L’ultima tappa parte da Castelraimondo, ferita dal terremoto e nota per le infiorate (foto Cronache Fermane) Gran finale ad Ascoli Piceno, perla delle Marche, con possibile arrivo in volata
L’Adriatica Ionica Race 2022 parte il 4 giugno da Monfalcone in Friuli Primo traguardo a Tarvisio, ugualmente in Friuli e a due passi dall’Austria (foto dersut MAG) Il secondo giorno si parte da Castelfranco Veneto e il suo castello Secono arrivo sul Grappa, luogo sacro, dove lo scorso anno vinse Lorenzo Fortunato (nella foto Elia Viviani) Partenza da Ferrara per la terza frazione, sede di tappa già nota alla Adriatica Ionica Race (foto Scanferla) Terzo giorno con arrivo a Brisighella, in Romagna (foto Travel in Emilia Romagna) Quarto giorno, partenza da Fano, città marchigiana che si affaccia sul mare (foto Meeters) Arrivo del 4° giorno alla Riviera del Conero, con un finale alla Argentin L’ultima tappa parte da Castelraimondo, ferita dal terremoto e nota per le infiorate (foto Cronache Fermane) Gran finale ad Ascoli Piceno, perla delle Marche, con possibile arrivo in volata
Dal Friuli alle Marche
La corsa partirà il 4 giugno da Tarvisio, con la prima tappa fino a Monfalcone. Poi da Castelfranco Veneto arriverà sul Monte Grappa. Da Ferrara a Brisighella. Da Fano alla Riviera del Conero. E si concluderà l’8 giugno con la Castelraimondo-Ascoli Piceno. Ciascuna delle città coinvolte trasuda di storia e tradizioni gastronomiche, pertanto al racconto della corsa lo stesso Argentin vuole abbinare un percorso legato al gusto.
«Abbiamo sempre visto la gara ciclistica – ha spiegato Moreno – come uno strumento di vera promozione dei territorio. Un lavoro che è stato apprezzato non solo dalle amministrazioni regionali e locali interessate dalla nostra manifestazione, ma anche e sempre di più dai tifosi provenienti da tutte le parti del mondo. Per la quarta edizione, oltre agli 80 minuti di passaggi televisivi diffusi in 100 Paesi del mondo, abbiamo voluto mettere in campo anche un’iniziativa dedicata ad un’altra eccellenza tutta italiana: il mondo dell’enogastronomia. Per questo ad ogni tappa proporremo un piatto tipico regionale e lo promuoveremo attraverso la presenza non solo dei media che si occupano di ciclismo, ma anche di quelli che dedicano la propria attenzione al mondo del food».
Corse e promozione
Durante la conferenza stampa, più simile in realtà a un incontro fra amici, l’assessore Castelli ha avuto anche il modo di ribadire il legame con il grande ciclismo, che nel 2022 è già approdato nelle Marche con le due tappe della Tirreno-Adriatico (Carpegna e San Benedetto del Tronto) e prima della Adriatica Ionica Race, accoglierà il Giro d’Italia.
«Crediamo fortemente nella manifestazione proposta da Moreno Argentin – ha detto – e siamo felici di farne parte. Il ciclismo è un incredibile volano di promozione per la nostra Regione che è particolarmente vocata per questo sport: eventi come l’Adriatica Ionica Race, ma anche come la Tirreno-Adriatico e poi la tappa del Giro d’Italia che il 17 maggio arriverà a Jesi, ci consentono di mettere in evidenza tutte le nostre bellezze dal mare sino all’entroterra. Sarà uno spot preziosissimo per tutta la Regione Marche che assicurerà una grande visibilità alle eccellenze del nostro territorio».
Andrea Tonti ha parlato di cicloturismo con l’occhio dell’organizzatore di eventi e di viaggi Chiara Ercoli è la responsabile di Marche Outdoor e ne ha illustrato la potenza e le potenzialità
Andrea Tonti ha parlato di cicloturismo con l’occhio dell’organizzatore di eventi e di viaggi Chiara Ercoli è la responsabile di Marche Outdoor e ne ha illustrato la potenza e le potenzialità
Dai pro’ al turismo
Subito dopo l’incontro con Argentin, nello stand delle Marche si è svolto un altro interessante momento che ha visto lo stesso Castelli affiancato a Chiara Ercoli, responsabile di Marche Outdoor, e Andrea Tonti. Si è parlato di scoperta del territorio, di gravel, di accoglienza e di fatturati già buoni che nell’estate 2022 potrebbero migliorare ancora. Il Covid ha messo in bicicletta un esercito di nuovi turisti. Saperli intercettare farà decisamente la differenza.
«Le Marche – ha detto Chiara Ercoli – sono la seconda regione più strutturata per il settore Bike nonostante i tempi relativamente brevi in cui è stato lanciato come cluster e contiamo di recuperare ulteriori posizioni».