Il Team Sias-Rime porta le Drali in gruppo: che bici sono?

07.01.2023
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Drali Milano entra ufficialmente nel mondo delle corse su strada di alto livello e fornirà le biciclette ai ragazzi del Team Sias-Rime continental.

La partnership con un team così sancisce la crescita del marchio milanese, che da bottega artigianale, diventa un brand riconosciuto anche all’estero, grazie anche ad una storia che ha inizio a fine 800. Ma andiamo ad analizzare la bicicletta che la squadra bresciana avrà a disposizione per la stagione 2023, un mezzo interamente fatto in Italia. Abbiamo chiesto al reparto tecnico di Drali.

Qual’è la bici fornita al team per la stagione entrante?

E’ la nuova Drali Ametista, di fatto l’evoluzione della piattaforma Aero ed è nativa per i freni a disco. Il nome identifica anche la vocazione aerodinamica del progetto iniziale. E’ disegnata, sviluppata e prodotta interamente in Italia, nella zona di Modena, identificata come la carbon valley italiana. Il collegamento con la F1 ed il motorsport in genere non è secondario. Ametista è prodotta per essere efficiente e rigida, è completamente in carbonio ed è un telaio fasciato. Non è un monoscocca. Non ha la leggerezza come obiettivo primario.

I ragazzi del Team Sias-Rime al primo ritiro nella zona del Garda (foto Team Sias-Rime)
I ragazzi del Team Sias-Rime al primo ritiro nella zona del Garda (foto Team Sias-Rime)
Qual’è il valore alla bilancia?

Siamo intorno al chilogrammo nella taglia media con finitura grezza.

Anche la verniciatura è fatta in Italia?

Assolutamente si, completamente Made in Italy.

E per quanto concerne il bollino UCI?

Drali Ametista è UCI approved. E’ un aspetto fondamentale e importantissimo. Per fornire una bicicletta ad una squadra Continental è obbligatoria l’omologazione e il deposito del progetto.

La forcella è una full carbon di Deda (foto Drali)
La forcella è una full carbon di Deda (foto Drali)
Ci sono delle peculiarità progettuali?

La forcella è sempre in full carbon ed è fornita da Deda. Questo componente è particolarmente difficile da progettare e sviluppare, motivo per il quale abbiamo preferito rivolgerci a Deda, che da sempre costruisce forcelle di qualità e performanti. Telaio e forcella permettono di montare coperture fino a 30 millimetri di sezione. Il reggisella, anche questo completamente in carbonio è specifico per Ametista. La scatola del movimento centrale è di natura T47, quindi di ultima generazione ed ha una larghezza di 85,5 millimetri. L’inserimento delle calotte T47 permette di irrigidire ulteriormente un comparto già molto rigido e mantiene una linea catena ottimale, anche in vista dell’utilizzo della trasmissione a 12 velocità.

Un telaio aero fatto a mano con un passaggio ruota abbondante. Come mai?

E’ una scelta voluta che cerca di guardare in avanti. Abbiamo visto che si usano ruote con uno shape sempre più largo e gomme con sezioni ampie. Ametista è stata disegnata con un concept di versatilità non secondario. Inoltre è un fattore molto considerato anche dal team, visto che c’è in preventivo di fare anche qualche puntata alle corse del nord.

Sloping marcato e inserzione molto bassa dei foderi obliqui (@Team Sias-Rime)
Sloping marcato e inserzione molto bassa dei foderi obliqui (@Team Sias-Rime)
Come sono equipaggiate le bici dei corridori?

Il cockpit e le ruote sono Deda. L’azienda cremasca ci ha fornito delle ruote da allenamento con cerchio in alluminio, il modello è lo Zero2, con cerchio full carbon e tubeless ready RS4 per le competizioni. Le gomme sono Vittoria, da valutare passo dopo passo se copertoncino o tubeless. Le selle di Selle Italia e la trasmissione Shimano Ultegra a 12 rapporti. In merito al pacchetto del cambio l’unica variabile è legata alla guarnitura, con un power meter esterno a Shimano. Drali si è impegnata a fornire la bicicletta completa e non solamente il frame-kit.

Quante bici fornisce Drali?

Per ora una bici per ogni corridore e alcune biciclette di scorta che tiene il team in caso di necessità. Siamo comunque oltre le 20 biciclette come prima fornitura.

Cockpit e ruote Deda, le Zero2 in alluminio da allenamento (foto Drali)
Cockpit e ruote Deda, le Zero2 in alluminio da allenamento (foto Drali)
E in caso di rottura?

La produzione italiana, oltre ad accorciare i tempi di gestione del prodotto ci permette di intervenire sul danno e riparare in tempi ridottissimi. Se dovesse capitare, mettendo la sicurezza davanti a tutto, forniremo un telaio nuovo e all’istante. E comunque c’è il massimo supporto verso il team.

Traspare una sorta di produzione artigianale. E’ possibile anche su misura?

Certamente. Lo permette la tecnologia della fasciatura e anche la produzione che è davvero artigianale. Ai corridori del team sono state fornire delle bici con taglie standard, ma siamo in grado di affrontare qualsiasi richiesta in termini di misure e geometrie.

Voluminosa ed aero, ma una bicicletta compatta (@Team Sias-Rime)
Voluminosa ed aero, ma una bicicletta compatta (@Team Sias-Rime)
Il team è passato dalle bici con freni tradizionali alle Drali con il disco. Avete fatto dei test che hanno anticipato la fornitura?

Si, abbiamo fatto delle prove con alcuni corridori per trovare un setting ottimale, cercando anche di capire ed anticipare le richieste di un team professionistico. In termini di sviluppo l’ambito amatoriale di ha dato un buon ritorno, però l‘obiettivo è quello di continuare a crescere e il banco di prova dei pro è il massimo in termini di feedback tecnici.