Milesi cerca spazio, ora è tempo di vincere fra i grandi

11.01.2025
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A metà del guado, fra il suo primo anno nella Movistar (dov’è arrivato sull’onda del titolo mondiale U23 a cronometro e una prima stagione nel WorldTur con il Team Dsm) e il secondo che, nei propositi suoi come del team e in generale di tutto il ciclismo italiano, deve essere quello della consacrazione. Lorenzo Milesi è pronto a giocarsi le sue carte e per questo sta lavorando duramente, giorno dopo giorno, mangiando pane e fatica come i ciclisti di una volta, perché sa che si gioca tanto.

Nel 2024, 70 giorni di gare con 4 top 10. Per il lombardo c’è la voglia di fare molto di più
Nel 2024, 70 giorni di gare con 4 top 10. Per il lombardo c’è la voglia di fare molto di più

Critiche al suo 2024? No, in fin dei conti 70 giorni di gara non sono pochi e qualche piazzamento c’è stato, ma è chiaro che le attese sono tante: «Ma non guardo a quel che pensano gli altri, sono io il primo a dire che non sono soddisfatto per i risultati. Attenzione però, perché non ci sono solo quelli e se devo giudicare sul piano del rendimento, allora posso dire che è stato un grande anno».

La sensazione è che è stato un anno utile soprattutto per prendere le misure…

Non è stato un anno facile, considerando che l’accordo con la Movistar è arrivato solo a dicembre e ha influito fortemente sulla mia preparazione invernale. E’ comunque vero che può essere considerato il mio primo anno reale nella massima serie dove ho anche potuto concludere il mio primo Grande Giro. Ci sono anche state un paio di cadute che hanno frenato la mia crescita e la mia rincorsa ai risultati. Alla fine posso considerarlo come una proiezione verso il futuro.

Sul podio dell’ultimo Memorial Pantani vinto da Hirschi, il suo miglior risultato nel 2024
Sul podio dell’ultimo Memorial Pantani vinto da Hirschi, il suo miglior risultato nel 2024
Il team è rimasto soddisfatto?

La pensano un po’ come me, avrebbero preferito qualche risultato in più ma sono già orientati verso il nuovo anno. Non mi mettono pressione, o almeno non più di quella che già mi metto io.

D’altronde quel titolo mondiale vinto a cronometro nel 2023 ti pone sotto una luce diversa…

E’ chiaro, ma io cerco di non pensarci e lo considero parte del passato. Preferisco guardare avanti, verso quello che posso fare, quello che potrò ottenere. Intanto il 2024 è servito anche a cambiare un po’ le mie caratteristiche, non mi sento solo il classico passista forte nelle corse contro il tempo. Voglio essere presente e partecipe anche su percorsi più vallonati, duri, gare non troppo piatte dove avere un ritmo alto e poi giocarmi le mie chance in volata.

La nuova maglia Movistar. Un cambiamento che per il bergamasco è di buon auspicio
La nuova maglia Movistar. Un cambiamento che per il bergamasco è di buon auspicio
Il tuo inverno è stato migliore del precedente?

Senza alcun dubbio. Nel 2023 posso dire di aver iniziato seriamente, soprattutto di testa, dopo che ho firmato il contratto, quindi con un certo ritardo. Nel 2024 invece ho finito la stagione a ottobre, ho potuto riposare e già a novembre ero in azione, quindi sto seguendo tutte le tappe. Non pretendo di essere al massimo della forma per l’inizio della stagione, sarebbe folle, ma credo di essere avanti rispetto allo scorso anno.

Dove inizierai?

Farò tutta la prima parte di stagione spagnola, con un paio di gare prima della tre giorni a Mallorca e della Valenciana. Questa è l’unica gara che conosco perché l’ho affrontata lo scorso anno e so che si adatta alle mie caratteristiche, come spero anche le altre. Vedremo poi in gara che cosa potrà venire fuori, io comunque vado per far bene e farmi vedere, sfruttare subito la mia freschezza.

Milesi in maglia iridata nel 2023. Il titolo a crono degli U23 ha catapultato grandi attenzioni su di lui
Milesi in maglia iridata nel 2023. Il titolo a crono degli U23 ha catapultato grandi attenzioni su di lui
Quella maglia iridata ha comunque un peso, tutti ti vedono come uno specialista delle crono. Rispetto allo scorso anno c’è qualche novità in questo senso?

No, ho fatto dei test nella galleria del vento e anche sulla posizione in bici, ma è rimasto tutto come prima. Spero comunque che ci siano occasioni per farmi valere anche nelle prove contro il tempo, che rimangono sempre un mio terreno di caccia privilegiato.

Ti sei posto un obiettivo particolare?

Se dovessi identificare una gara specifica no, diciamo che voglio continuare a crescere e trovare lungo la strada l’occasione giusta, ma so che dovrò essere io a costruirmela e questo può capitare in qualsiasi occasione.