Matxin sicuro: «Del Toro più forte. Pronto per il Giro con Ayuso»

31.03.2025
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Con il Giro d’Italia alle porte, dove sarà al via, e la vittoria alla Milano-Torino, Isaac Del Toro è nuovamente sotto i riflettori. Il messicano del UAE Team Emirates continua a crescere, dimostrando maturità e costanza. Ma quanto queste qualità sono aumentate in lui? E’ un tema che abbiamo voluto approfondire con Joxean Fernand Matxin, tecnico e talent scout della squadra emiratina.

Archiviata questa prima porzione di stagione, ora il messicano correrà il Giro dei Paesi Baschi (7-12 aprile), poi andrà in altura e inizierà il grande lavoro in vista della corsa rosa. E’ tempo non tanto di primi bilanci, che ovviamente sono positivi, ma per fare il punto e capire qual è lo “stato dell’arte” di Del Toro. Lui ad inizio stagione aveva dichiarato: «Per il 2025 sono più ambizioso. Voglio fare meglio e ottenere risultati migliori, il che è qualcosa che arriva con il tempo». Vediamole dunque queste ambizioni e attraverso cosa passeranno.

Joxean Fernàndez Matxin è Sports Manager UAE Team Emirates (foto Instagram)
Joxean Fernàndez Matxin è Sports Manager UAE Team Emirates (foto Instagram)
Joxean, possiamo dire che Del Toro ha fatto un altro step di crescita?

E’ un corridore con tanto talento e tanta classe. Ho piena fiducia che possa diventare, piano piano ma neanche troppo lentamente, un grandissimo atleta. Lo ha già dimostrato vincendo diverse gare l’anno scorso e si è confermato quest’anno conquistando la Milano-Torino.

Avete previsto un percorso di crescita per Del Toro: è in linea con i parametri prefissati?

Sì, assolutamente. Ma non poniamo un focus rigido su numeri o obiettivi specifici. Non lavoriamo con macchine. Vogliamo che la crescita sia graduale, un passo alla volta. Il mio approccio è quello di migliorare ogni anno. I risultati ci sono, ma non ci basiamo solo sulle vittorie. Le prestazioni sono importanti, l’approccio alla vita da corridore (e non solo), le sue reazioni di fronte a tutto questo… e quelle di Isaac sono sempre più corpose.

Parlare di numeri non è facile, ma avete notato dei miglioramenti da quel punto di vista?

Isaac è in fase di miglioramento, anche perché sta completando il suo sviluppo fisico. Nei giovani, ogni giorno può rappresentare un progresso. I buoni corridori eccellono inizialmente su brevi durate come uno o dieci minuti, ma crescendo migliorano anche sui venti o trenta minuti. Isaac sta progredendo in tutti questi aspetti: sia nelle fasi intense e brevi che in quelle più lunghe. Questo ci rende fiduciosi, ma evitiamo di mettergli pressioni o aspettative eccessive.

Del Toro e Ayuso: due talenti e anche due amici. Sangue latino per entrambi
Del Toro e Ayuso: due talenti e anche due amici. Sangue latino per entrambi
A livello umano come ti sembra? E’ più maturo rispetto all’anno scorso? Si dice che si sia integrato bene a San Marino.

E’ molto maturato, anche se lo era già. Ha un cuore grande ed è una persona che si lascia voler bene. E’ franco e responsabile: se c’è da aiutare, aiuta. Se c’è da prendersi una responsabilità, lo fa. Lo vedo spesso scherzare, ma quando è il momento di fare sul serio, è sempre pronto. Cuore e talento, e tutto questo si riflette anche in corsa.

Ti aspettavi la sua vittoria alla Milano-Torino?

Non era nei programmi iniziali. Isaac doveva essere competitivo all’inizio della stagione per poi fermarsi in vista del Giro d’Italia, ma un piccolo problema al ginocchio ha cambiato i suoi piani. Alla Milano-Torono il leader doveva essere Jan Christen, ma si è rotto la clavicola, avevamo bisogno di un sostituto. Ma non ci sembrava giusto un sostituto che prima magari avrebbe dovuto aiutare Christen.

Isaac in azione con Adam Yates alla Tirreno per aiutare proprio Ayuso. Prove di Giro…
Isaac in azione con Adam Yates alla Tirreno per aiutare proprio Ayuso. Prove di Giro…
E lo avete detto a Del Toro…

Esatto, abbiamo chiesto a Isaac di correre la Milano-Torino e di farlo da leader. Gli abbiamo dato questa chance. Nonostante il calendario intenso, ha colto l’opportunità e ha vinto.

Dopo la Vuelta dell’anno scorso, ora arriva il Giro d’Italia. E’ pronto? Come può aiutare Juan Ayuso?

E’ sicuramente pronto fisicamente. Quella esperienza gli è servita moltissimo. Con Juan ha un rapporto perfetto, c’è grande amicizia e lo stesso vale per Tadej e tutti gli altri della squadra. Isaac è felice in questo ambiente e la squadra lo sostiene con affetto. AL Giro sarà un aiuto importantissimo per Ayuso.

Può già contare sul supporto dei big del team?

Assolutamente. Per esempio, quando vediamo che sta bene e può vincere, può contare sull’aiuto di corridori come Adam Yates. Un anno fa era in una squadra dilettantistica e oggi corre in un team WorldTour, a volte anche da leader. Questo per lui è un sogno e non lo dà mai per scontato.