Garofoli sull’Etna per l’ennesima ripartenza

28.03.2023
4 min
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«Stavolta è stato un duro colpo», Gianmarco Garofoli inizia così il racconto della sua ennesima ripartenza. Il giovane talento dell’Astana-Qazaqstan è in ritiro sull’Etna. Sul vulcano sta ricostruendo il quasi esordio della sua “quasi” seconda stagione da pro’.

Già lo scorso anno infatti il marchigiano era stato fermato dal Covid, dalla miocardite e da altri intoppi. Morale, disputò appena 20 giorni di corsa (comprese le gare U23 con la nazionale) e soprattutto fu a un passo dal dover appendere la bici al chiodo per un certo periodo, quando le condizioni di salute erano incerte e gli era stata sospesa l’abilitazione medica.

In questo 2023 è partito bene. Un buon inverno, ma alla prima corsa, la Valenciana, Garofoli si accorge subito che c’è qualcosa che non va.

Gianmarco Garofoli (classe 2002) quest’inverno sul Col de Rates: fin lì era filato tutto liscio (foto Instagram)
Gianmarco Garofoli (classe 2002) quest’inverno sul Col de Rates: fin lì era filato tutto liscio (foto Instagram)
Gianmarco, come è andata?

E’ andata che alla Valenciana le gambe non giravano bene come in allenamento. Sentivo che qualcosa non era okay. Poi sono subentrati i sintomi: febbre, mal di gola… Ho fatto il tampone ed ero positivo. E da lì sono stato 15 giorni a casa. E sono stati 15 giorni in cui sono stato male davvero, sempre positivo. Sempre a letto. E’ stata peggio dell’anno scorso.

Che sfortuna. E quando hai ripreso?

Una volta tornato negativo, sono rimasto comunque fermo per un’altra settimana. Dopo la miocardite abbiamo deciso di riprendere davvero molto tranquillamente. Molto piano. E’ stato come ripartire da zero, come se fosse di nuovo inverno.

Hai fatto anche palestra?

Sì, sì, ripeto, come se fosse la preparazione invernale. Nelle prime uscite facevo un’ora, un’ora e mezza molto blanda. Poi sempre di più. Poi ancora, ho inserito gli esercizi in palestra… E ora eccomi sull’Etna. Ma non ho mai fatto nessun sovraccarico.

E come va lassù?

Adesso bene. Le cose cominciano a girare per il verso giusto. Sento che mi sto riprendendo. E anche il morale è migliore. Okay che ci sono abituato, ma questa volta è stata brutta… E’ stata una situazione molto simile al rientro in corsa con la nazionale under 23 in Puglia dell’anno scorso. Mi è sembrato di rivivere quei giorni.

Lo scorso anno Garofoli ha esordito in Oman (in foto). In tutto ha disputato una ventina di corse
Lo scorso anno Garofoli ha esordito in Oman (in foto). In tutto ha disputato una ventina di corse
Magari vedevi i tuoi colleghi coetanei farsi e largo e tu fermo… Ti hanno cercato?

All’inizio sì, ma poi io non ero molto propenso a parlare e mi hanno lasciato stare. Mettiamola così. Anche perché la testa era ancora a dove avevo lasciato, ma il fisico no. Durante l’inverno avevo lavorato veramente bene, sapevo come stavo e dove sarei potuto arrivare.

Ecco dunque perché non ti abbiamo visto neanche alla Coppi e Bartali…

In effetti l’idea c’era. Però abbiamo visto che ero indietro, che appunto non era meglio forzare, e in accordo con il dottor Magni e con il resto della squadra abbiamo deciso di rimandare il rientro. 

Che avverrà dove?

Al Giro di Sicilia. Io sono qui sull’Etna da quasi una settimana e ci rimarrò fino all’inizio della gara (11-14 aprile, ndr), ma credo che resterò anche dopo. La squadra mi ha chiesto di restare perché dovrebbero aggiungersi altri ragazzi.

Gianmarco e il suo amico Antonio in una delle camminate a digiuno del mattino. I due si sono divertiti col drone
Gianmarco e il suo amico Antonio in una delle camminate a digiuno del mattino. I due si sono divertiti col drone
Adesso sei lì solo? Ci sono altri pro’?

Per ora sono solo. Ho sentito che forse dovrebbe salire Pozzovivo. Sono qui con il mio amico fraterno ed ex corridore, Antonio Bevilacqua. Lui mi segue in macchina, negli allenamenti. Mi dà morale. Mi aiuta ad ammazzare il tempo. Un grande… Essendo ex corridore capisce bene le mie esigenze. Ed è bravissimo nel farmi fare dietro motore. Senza contare che la mattina si sciroppa 4-5 chilometri di camminata a digiuno con me! 

Camminata a digiuno?

Eh – sospira Garofoli – devo limare ancora qualcosa sul peso.

E per il resto come ti stai allenando? Abbiamo visto che inizia a spingere forte…

Adesso inizio ad andare meglio., faccio anche qualche lavoro. Ogni giorno faccio 4-5 ore e con parecchio dislivello. Sempre sui 3.000, anche 3.500 metri.