Domenica attenti a Viviani, ha il dente avvelenato…

24.06.2022
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Non è di certo facile correre un campionato italiano quando sai di avere a disposizione solo un compagno di squadra. Lo è ancor meno quando il tuo fisico sta ancora assorbendo le ultime botte, che in questa prima parte di stagione non sono neanche state poche. Figurarsi poi quando aspetti dall’11 febbraio il ritorno alla vittoria. Eppure è un Elia Viviani bello carico quello che si appresta ad affrontare la gara tricolore e lo si sente non solo dalle parole, ma anche e soprattutto dal tono della voce, quello tipico di chi è pronto a salire sul ring per scaricare tutta la rabbia sul rivale.

E’ vero, finora la stagione dell’olimpionico di Rio parla di una sola vittoria, al Tour de la Provence. Eppure non si può certo dire che Elia vada piano, anzi. Da inizio aprile ha corso 19 volte e il suo ruolino di marcia porta ben 9 presenze nella top 5 degli ordini di arrivo, significa che la gamba c’è sempre stata, ma è mancato quel quid per trasformare qualche piazzamento in una vittoria: «Mi fa piacere che la cosa sia stata notata perché è proprio così e so bene dove è mancato quel piccolo particolare».

Viviani Kooij 2022
Elia battuto da Kooij allo ZLM Tour. In Olanda aveva mostrato una gran forma fino alla caduta
Viviani Kooij 2022
Elia battuto da Kooij allo ZLM Tour. In Olanda aveva mostrato una gran forma fino alla caduta
Spiegaci…

Quando arrivi a quei livelli, la vittoria sfugge principalmente per due ragioni: una è l’errore personale che sicuramente ci sta e riguardando indietro, qualcosa di diverso potevo farlo in qualche frangente. L’altra, che a parer mio ha pesato di più, è non avere avuto a disposizione non tanto e non solo un classico treno per il velocista, ma il vero e proprio ultimo uomo, quello che riesce a pilotarti verso gli ultimi 200 metri dove bisogna scaricare i cavalli.

Il discorso di avere o meno a disposizione un treno appare spesso nelle discussioni con i corridori, anche Bonifazio raccontava di come bisogna saper ormai inventare le volate leggendo la corsa…

E’ vero, ma se devi affrontare una prospettiva del genere sai bene che le cose cambiano. Un velocista con una squadra a disposizione avrà la possibilità di giocarsi la vittoria 10 volte su 10, poi magari non vincerà sempre, ma sarà sempre lì a battagliare. Se devi fare quasi da solo, di occasioni ne avrai 5 e le possibilità calano drasticamente, deve davvero andare tutto perfettamente per centrare il successo.

Viviani Gand 2022
Finora Viviani ha corso 44 volte nel 2022 con una vittoria e ben 16 presenze in Top 10
Viviani Gand 2022
Finora Viviani ha corso 44 volte nel 2022 con una vittoria e ben 16 presenze in Top 10
Prima parlavi di errori personali, ti riferisci in particolare a qualcosa?

All’ultima tappa dello ZLM Tour ero secondo in classifica generale e a punti, mi stavo giocando tutto ma sono caduto a una decina di chilometri dal traguardo. Sono arrivato con tutta la parte sinistra del corpo abrasa. Ho poi continuato a gareggiare a La Route d’Occitanie, quattro tappe con due piazzamenti, ma ho pedalato male perché avevo ancora molto fastidio e il risultato è stato sovraffaticare il polpaccio sinistro. Da domenica ho sedute di fisioterapia quotidiane che mi stanno rimettendo a posto, ma potevo evitare di correre sopra ferite aperte…

Domenica sarai al campionato italiano, vista la situazione sia fisica che di squadra, che cosa ti aspetti?

Il massimo e non lo dico per fare lo sbruffone, non sono il tipo. E’ un bel percorso, difficile perché quando ci sono 3.000 metri di dislivello non può essere altrimenti, ma si presta a molteplici interpretazioni e può favorire tanti corridori. Sia i velocisti come me o Ballerini che tengono in salita, sia chi attacca da lontano, sia chi ha il passo in salita per fare la differenza. Poi dobbiamo considerare che ci sono almeno 4 squadre che possono dare un’impronta alla gara: Eolo Kometa che ha un Albanese in grande spolvero, la Bardiani che ha un sacco di uomini, la Uae con gente come Covi, Ulissi, Trentin che si adattano a quel percorso come un guanto e infine l’Astana. Impossibile che si arrivi in volata, a un certo punto la corsa esploderà e io dovrò farmi trovare pronto.

Viviani Europeo 2019
Il corridore di Isola della Scala punta forte sull’europeo, già vinto nel 2019
Viviani Europeo 2019
Il corridore di Isola della Scala punta forte sull’europeo, già vinto nel 2019
Quest’anno la Ineos Grenadiers ha deciso di presentare al Tour una squadra votata interamente alla causa della classifica. Di aspettavi di non esser scelto?

Sì, non avrebbe avuto senso esserci. La squadra ha fatto una scelta e un investimento, portare un velocista senza assistenza, costretto a inventarsi qualcosa ogni volta che c’è una volata con poche chance a disposizione non avrebbe portato nulla. Torniamo al discorso di prima: i risultati li puoi ottenere se hai un uomo d’esperienza al tuo fianco votato alla causa e a ben guardare di gente simile ce n’è davvero poca: Morkov, Guarnieri, Richeze, Van Poppel e l’elenco è già finito…

Che cosa farai allora?

Ci saranno altre gare, altre occasioni, poi io ho un grande obiettivo in testa: essere all’europeo di Monaco su un percorso che mi si addice particolarmente, la settimana dopo poi c’è Amburgo e anche lì ho dimostrato di far bene. Voglio vincere entrambe o almeno una delle due gare, ma devo farmi trovare pronto.

Viviani italiani 2018
Un precedente che porta bene: la vittoria di Viviani al campionato italiano 2018 a Darfo Boario Terme
Viviani italiani 2018
Un precedente che porta bene: la vittoria di Viviani al campionato italiano 2018 a Darfo Boario Terme
Sarai in Coppa del mondo su pista a Cali?

No, in nazionale tornerò per i mondiali. Farò le gare su pista di Fiorenzuola e Pordenone per mantenere la confidenza con il gesto, ma poi punterò direttamente sulla rassegna iridata alla quale tengo particolarmente, infatti chiuderò con la stagione su strada a settembre proprio per preparare i mondiali come si deve.

L’umore sembra decisamente alto…

Sono carichissimo, i risultati sono dalla mia parte e dicono che manca davvero poco per compiere l’ultimo passo. E’ chiaro che se non vinci da febbraio senti che ti manca qualcosa, perdi quella confidenza con il successo che in molti casi aiuta. Io so che gare come l’italiano e l’europeo possono essere adatte a me, ci credo tantissimo, ma chiaramente per quest’ultimo devo farmi trovare pronto da Bennati al momento giusto.