MORZINE – Lo aveva detto al via, raccontandoci in un video quello che avrebbe voluto fare. Per questo, quando abbiamo visto Giulio Ciccone portare via la fuga, abbiamo pensato che forse da italiani avremmo vissuto una bella giornata. Ne avremmo tanto bisogno, ma dovremo accontentarci del trofeo del più combattivo (foto di apertura). Infatti gli uomini di classifica hanno deciso che oggi si sarebbero giocati la tappa e la fuga non è mai andata davvero. Anche se dentro non c’erano soggetti pericolosi.


E’ andata storta, insomma?
Era una tappa importante. Pensavamo che si potesse entrare nella fuga con le gambe e che si andasse all’arrivo. Le gambe c’erano, abbiamo provato, però non era la giornata buona. Abbiamo toppato, però alla fine questo è il ciclismo e non ci possiamo fare niente. Proveremo ancora nei prossimi giorni.
Mai arrendersi, no?
Ho provato a prendere qualche punto per la maglia a pois (al momento Ciccone è quarto, ndr) e abbiamo ancora una missione, quindi riproveremo. E’ un Tour veramente particolare. Ci sono delle giornate dove la fuga sembra non andare mai. Si va fortissimo e magari poi va di colpo. Ho tentato mille volte e non ci sono riuscito e oggi che invece è andata via di gambe, è mancata la fortuna. Le squadre dietro hanno deciso che non fosse il giorno.
E domani?
Voglio riprovarci, vincere una tappa è il mio obiettivo principale e non voglio arrivare a Parigi con un rimpianto.
Quanto andavano forte quando ti hanno ripreso?
Fanno un ritmo diverso. Quando sei in fuga prendi l’aria e tiri continuamente, mentre gli uomini di classifica fanno un ritmo forte e costante, ma stanno a ruota. Sono due modi di correre completamente diversi. Quando mi hanno preso, erano rimasti in pochi, quindi il ritmo che si stava facendo era già alto.


Perché si può parlare di una tappa anomala?
Pochissime volte avevo visto una situazione così. Nella fuga non c’era nessuno di troppo pericoloso, il primo era Pinot, che però ha parecchi minuti. Però hanno deciso…
Quando ti hanno ripreso, sei riuscito a gestirti?
Non essendo in classifica, dovevo essere anche intelligente a salvarmi per i giorni successivi. E domani è un altro giorno, siamo qui per riprovarci…