Bettiol, Tirreno crocevia verso le classiche

05.03.2021
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Ancora poche ore e Alberto Bettiol potrà gareggiare sulle sue strade, quelle di casa, quelle che lo hanno visto crescere. Tuttavia l’asso toscano non arriva al meglio a questa edizione della Strade Bianche. Il suo inverno non è stato dei più facili, ma l’ottimismo non manca.

In questa giornata di vigilia il cielo plumbeo e freddo ha scacciato via la primavera. Evidentemente la “Classica del Nord più a Sud d’Europa”, voleva il clima ideale!

Alberto Bettiol (27 anni) è alla sua ottava stagione da pro’
Alberto Bettiol (27 anni) è alla sua ottava stagione da pro’

Inverno complicato

«Quest’inverno – dice il corridore di Castelfiorentino – ho avuto qualche problemino fisico e la condizione è un po’ in ritardo. Ma ne sono consapevole e spero che le prossime gare, soprattutto la Tirreno-Adriatico, mi possano portare a regime.

«Però domani sarà comunque un’emozione. Anche se non sono super pronto correrò con il supporto degli amici, dei familiari. E’ la corsa che vedevo passare da bambino. La Strade Bianche mi piace, quando sto bene è anche adatta alle mie caratteristiche. Conosco le zone e anche qualche strada. Magari sugli sterrati no, ma in allenamento mi è capitato di passarci».

I problemini di cui parla Bettiol riguardano l’aspetto della salute, in particolare dell’intestino. E in qualche modo ci sta ancora combattendo. Nonostante ciò è volato sul Teide, dove ha svolto una buona base e poi ha iniziato a gareggiare all’Etoile de Besseges.

«All’Etoile – dice – sono arrivato davvero con pochi chilometri nelle gambe e infatti ho fatto fatica (foto in apertura, ndr). Teniamo la situazione sotto controllo con il medico che mi sta seguendo e con lo staff della EF Procycling». 

Il sole volge al tramonto, in EF Procyclin ormai tutto è pronto per domani
Il sole volge al tramonto, in EF Procyclin ormai tutto è pronto per domani

Esperienza e speranza

Magari dopo l’anomala stagione del covid questo poteva essere l’inverno per cambiare qualcosina nella preparazione, affinare alcune mancanze, ma ciò non è stato possibile.

«Più che cambiare qualcosa – riprende Bettiol – avrei preferito semplicemente stare bene! Però sul Teide ho passato delle belle settimane: caldo, una buona base di chilometri…».

Il re del Fiandre 2019 resta una delle punte del nostro ciclismo. L’obiettivo è ritrovare una certa costanza di rendimento, l’aspetto che forse più è mancato a Bettiol da quando è professionista. Le sue qualità e i suoi numeri infatti non si discutono, Leonardo Piepoli, che lo segue da anni, ci sta sicuramente lavorando.

Ma quel che conta è che le motivazioni non mancano. E anche se come dice Bettiol stesso, la condizione non è al top, la EF Procycling squadra crede in lui. Sarà che è l’unico italiano del team ma la squadra lo ha supportato alla grande per questa gara esaltando il fatto che si corresse nella sua Toscana. 

«I miei spazi in virtù di questa condizione? Non so ancora di preciso che squadra ci sarà alla Tirreno-Adriatico, se ci sarà qualcuno che vuol far classifica e quindi che andrà aiutato, ma intanto pensiamo a domani che non sarà facile. La Strade Bianche è una gara particolare in cui oltre alle gambe conta avere una buona posizione in gruppo, sapersi muovere con i giusti tempi. Sarà la mia settima partecipazione, pertanto cercherò di limitare i danni con l’esperienza».

E proprio pensando all’esperienza, ieri Bettiol ha scelto il setup definitivo.

«Per la Strade Bianche pochi cambiamenti, ho scelto i tubeless Vittoria da 28 millimetri che danno maggior sicurezza anche per le forature. Altri interventi non se ne fanno. Inoltre la nostra Cannondale Supersix, pur essendo full carbon, è più “morbida” delle altre, più confortevole ed va bene così. Giusto per la Roubaix si fanno interventi più importanti».

Il toscano lo scorso anno fu quarto sull’arrivo di Siena
Il toscano lo scorso anno fu quarto sull’arrivo di Siena

Tirreno fondamentale

Bettiol ha nominato la Roubaix, che seguirà il Fiandre. Sono le due classiche del Nord per eccellenza e lui è uomo da Nord. Non potendo essere al top per la Strade Bianche e, forse, neanche per la Sanremo lavorerà pensando a quelle classiche?

«Sicuramente lavoro per quelle corse – conclude Alberto – E per questo credo molto, come ho accennato, nella Tirreno. Quella la sarà la gara che potrà darmi il giusto ritmo, portarmi in condizione, la voglio sfruttare al massimo, nella speranza che fra un mese possa essere in forma. Io voglio arrivare al top ad Harelbeke. E chissà che questo ritardo iniziale non possa favorirmi in vista di quel periodo…».