Albanese sbarca in Francia e nel WorldTour, cosa ci racconta?

11.01.2024
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Per Vincenzo Albanese il passaggio nel WorldTour ha il colore rosso della divisa dell’Arkea-B&B Hotels. La squadra francese ha prelevato il corridore classe 1996 dalla Eolo-Kometa (dall’1 gennaio Polti-Kometa) e lo ha portato tra i grandi. Un cambiamento radicale che ha riguardato anche il suo ex compagno alla corte di Basso e Contador, Lorenzo Fortunato, passato in Astana. 

Dopo 3 anni alla Eolo-Kometa Albanese è passato nel WorldTour all’età di 27 anni
Dopo 3 anni alla Eolo-Kometa Albanese è passato nel WorldTour all’età di 27 anni

Grande passo

Il mondo al di fuori di una professional è diverso, per certi aspetti lo è tanto, soprattutto se la squadra che ti accoglie di italiano ha solo le bici che utilizza per correre. Ma come sono andate queste prime settimane per Albanese

«Mi trovo molto bene – ci dice – la squadra mi lascia libero, anzi, parecchio libero. La differenza rispetto a prima si sente e si vede. In prima cosa dal numero di membri dello staff e dalla cura dei dettagli. Per ora sono contento di come sta andando. Ho il chiaro obiettivo di migliorare e di cercare di fare quel passo in più rispetto a prima. Voglio cercare qualche risultato di spessore, in precedenza ci sono andato vicino, ora voglio centrare il bersaglio».

Nella formazione francese Vincenzo si aspetta tante occasioni, grazie al calendario più folto
Nella formazione francese Vincenzo si aspetta tante occasioni, grazie al calendario più folto

Dall’alto della montagna

Albanese ora si trova a Sierra Nevada, in ritiro per quindici giorni in modo da preparare al meglio l’inizio della stagione (nella foto di apertura durante l’allenamento di oggi). 

«Sono qui da solo – racconta – la squadra è in ritiro a Gandia, ma hanno voluto che io andassi in altura. Vogliono che vada forte fin dalle prime gare a Maiorca. Sono arrivato in ritiro domenica 7 e riparto il 22 verso le corse. In altura mi trovo bene, riesco ad allenarmi al meglio e ad avere il tempo giusto per fare tutte le cose». 

Albanese correrà su bici Bianchi, qui durante i test effettuati in pista dai tecnici dell’azienda
Albanese correrà su bici Bianchi, qui durante i test effettuati in pista dai tecnici dell’azienda

Team francese

L’Arkea-B&B Hotels è una formazione a grande matrice francese, per Albanese, da sempre abituato a realtà italiane, il cambio potrebbe pesare…

«La differenza si sente – prosegue nel racconto – ma la lingua piano piano la imparo. Basta buttarsi e provare. Poi tra compagni di squadra ci si parla poco perché il tempo insieme è sempre limitato. Abbiamo fatto un ritiro a dicembre e ora sono qui da solo. La cosa importante è capirsi in corsa e lì in qualche modo si riesce sempre a comunicare».

L’Arkea-B&B Hotels è una squadra a grande trazione francese, ma questo non spaventa Albanese
L’Arkea-B&B Hotels è una squadra a grande trazione francese, ma questo non spaventa Albanese

Staff immenso

Il mondo del WorldTour mette in contatto tante persone. Dai corridori allo staff si contano spesso molte figure e trovare l’equilibrio non è sempre facile.

«Abbiamo tutto a disposizione – ci spiega Albanese – ed ogni cosa ha la sua figura responsabile. Bisogna trovare il ritmo ma nello sport non si inventa nulla e a volte bisogna anche avere l’esperienza per capire da soli certe dinamiche. Qui in Arkea siamo tanto seguiti con test e personale che ci guida al meglio.

«Prima mi sono confrontato con i nutrizionisti, ne abbiamo due. Abbiamo trovato una dieta da seguire con indicazioni per ogni parte della stagione. Per quanto riguarda il lavoro in bici è cambiato poco rispetto a prima. La differenza è stata nella cura della palestra, dove ho passato più tempo. Ho fatto un piano di miglioramento che mi permetta di crescere di qualità e non di massa, cosa di cui non ho bisogno».

All’orizzonte potrebbe anche non esserci un grande Giro, ma tante corse di un giorno
All’orizzonte potrebbe anche non esserci un grande Giro, ma tante corse di un giorno

Tante occasioni

Il calendario è forse il punto di svolta definitivo. Correre nel WorldTour permette di programmare gli impegni alla luce del fatto che si sa dove si correrà e quando.

«Aumentano le occasioni – conclude – Albanese – prima magari ne avevo 15 all’anno ora ne ho 50. La squadra guarda ai punti, come tutte d’altronde, è una dinamica nuova per me. Alle Eolo c’era questa necessità ma non così forte. Proprio alla luce di questo andrò a caccia di punti, è una cosa che la squadra mi ha anticipato subito. Quindi tante corse di un giorno, non escludo che potrei non fare nemmeno un grande Giro. Non è una cosa che mi destabilizza, anzi, mi sento di poter dare di più perché nelle corse di un giorno trovo tante occasioni. Dopo l’esordio in Spagna dovrei correre in Francia e poi in Belgio, avrò modo di testarmi in tante corse diverse e questo mi incuriosisce parecchio. Il fatto che la squadra faccia doppia o tripla attività mi permette anche di poter variare a seconda delle esigenze di ognuno».