Con Copeland sui nuovi punteggi. Cosa aspettarci?

22.01.2023
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Con l’avvio del nuovo triennio 2023-2025 per la classifica delle squadre, l’UCI ha rivisto i punteggi. Avevamo già spiegato le linee direttive di questa “riforma”. Sostanzialmente aumentano i punti assegnati nelle corse a tappe, in particolare nei grandi Giri, e contribuiscono alla causa non solo i primi dieci di ogni squadra, ma i primi venti. Brent Copeland è il team manager della Jayco-AlUla e già lo scorso anno ci spiegò molto bene come dovevano organizzarsi i team per cercare di restare nelle prime 18 posizioni, quelle che garantiscono la permanenza nel WorldTour.

Pertanto torniamo a fare il punto con lui per capire quali sono gli effetti reali e concreti di questo nuovo punteggio. Di come si possano fare le formazioni, del modo di correre…

Brent Copeland è il team manager della Jayco-AlUla
Brent Copeland è il team manager della Jayco-AlUla
Brent, nuovi punteggi. Cosa ne pensi?

Noi dobbiamo accettare quello che decide l’UCI e seguire le regole. Da parte nostra dobbiamo impostare i programmi di gara secondo queste regole. Qualcosa va a nostro favore, qualcosa meno. Il nostro responsabile della performance Matthew White e Marco Pinotti stanno stilando un programma affinché si possano portare a casa più punti possibile.

Quanto hanno inciso le squadre in queste nuove regole?

Abbastanza. Il problema più grosso sono stati i tempi. L’UCI ha comunicato tardi i nuovi punteggi quando le squadre avevano di fatto già fatto le loro rose. Per questo dico che è importante stilare bene il programma di gare.

Per Copeland, le nuove regole incideranno anche sulla scelta delle formazioni da schierare
Per Copeland, le nuove regole incideranno anche sulla scelta delle formazioni da schierare
Uno dei passaggi chiave di questi nuovi punteggi è che le corse a tappe e i grandi Giri soprattutto assumono maggior peso. E’ giusto?

Sì, è un po’ meglio. Si dà più peso ai grandi Giri e soprattutto alle vittorie di tappa nei grandi Giri, ma allo stesso tempo non si va a ledere troppo le altre corse meno importanti. Fare una rivoluzione non era facile, neanche per l’UCI.

Altra regola clou: portano punti non più i primi dieci corridori di una squadra, ma i primi 20. Cosa cambia?

Per me incide soprattutto per le squadre più piccole. In questo modo, facendo gare più minori, hanno la possibilità di raccogliere più punti in queste competizioni. I corridori che in teoria prima non erano coinvolti nel “progetto di raccolta punti”, adesso lo sono. E quindi un corridore che prima era il 15°, anche se portava pochi punti, adesso conta.

Quindi avere una rosa più forte è più importante?

E’ sempre importante avere un grande gruppo. Perché comunque non ci sono solo i punti. Quando prima ho detto che White e Pinotti si siedono al tavolo per fare le formazioni intendevo anche questo. Diventa quasi una partita a scacchi per decidere bene “chi mandare dove”.

Marmolada 2022: i big si mossero solo negli ultimissimi chilometri. Alcuni corridori pensavano a mantenere i posti per i punti e non puntavano al successo
Marmolada 2022: i big si mossero solo nel finale. Alcuni corridori pensavano a mantenere i posti per i punti e non puntavano al successo
Prima hai parlato di tempi stretti, queste regole incideranno sul prossimo ciclomercato?

Incideranno, ma fino ad un certo punto. Incide più il programma di gare. Magari un corridore di una certa importanza, invece di correre in appoggio ad un leader, lo si manda a gareggiare in una corsa più piccola per fare punti. E così il leader rischia di avere meno uomini importanti al suo fianco… Non è facile. Perché okay i punti, ma noi dobbiamo rispondere anche ai nostri sponsor che si aspettano i grandi risultati nelle corse più grandi che danno più visibilità e che hanno più appeal. Allo stesso tempo però dobbiamo pensare a restare nei primi 18 team in classifica.

Spesso è emersa la polemica che i punti cambiano il modo di correre, che ci si accontenta del piazzamento a discapito della vittoria a tutti i costi. Un esempio la tappa della Marmolada al Giro 2022. Ti aspetti che cambierà il modo di correre?

Sì, soprattutto nelle corse più importanti, immagino. Ma più che altro perché come ho detto alcuni corridori bravi anziché correre in appoggio del leader, e quindi poter impostare un certo tipo di corsa, magari saranno impegnati in altre gare. Dei sette compagni, magari il capitano si ritrova senza due pedine importanti e chiaramente cambia il risultato nelle corse di più alto livello.