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Dino Salvoldi, Elisa Balsamo, europei Plovdiv 2020

Salvoldi/2. Balsamo guida la carica delle “ragazzine

20.12.2020
4 min
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Dopo aver parlato delle ragazze della strada, con Dino Salvoldi parliamo del gruppo pista, che è uscito dal 2020 con il sottofondo dell’Inno di Mameli e lo scintillare delle medaglie.

«Con loro – dice il tecnico della nazionale – abbiamo ricominciato già da qualche settimana e sono contento dell’adesione. Ho incontrato i team e i loro preparatori. Ho richiesto la presenza assidua, che è abbastanza impegnativa dato che l’obiettivo è lontano. Ma ho percepito che per loro la priorità è esserci e in pista la partecipazione rende più efficace il lavoro di preparazione. Di fatto, stiamo parlando di un gruppo che funziona come una vera squadra e che poi, nei weekend, corre con altre maglie. Su strada è differente».

Letizia Paternoster
Salvoldi aspetta con curiosità il ritorno di Elisa Paternoster dopo i problemi al ginocchio
Letizia Paternoster
Grande attesa di Salvoldi per il ritorno di Paternoster
Il 2020 ha segnalato una rosa di ragazze vincenti molto più ampia che in passato. Come si fa a scegliere partendo da una base così forte e così ampia?

Sarà veramente un dramma, perché con tutte vivremo lo stesso avvicinamento. Quelle che si sentono più a rischio sanno di doversi far trovare pronte. Ma come la Longo su strada, si può dire che alcune come Balsamo, Guazzini e Paternoster, purché le cose vadano bene, possono avere un percorso di avvicinamento più chiaro. Il resto del gruppo dovrà darmi conferme.

Il cronometro renderà la vita di Salvoldi più facile?

La continuità degli allenamenti e le verifiche continue non mentono. Anche se non ci saranno dei trials, dei veri momenti di selezione, gli atleti capiscono. Quando fai 30 partenze, ti accorgi se alla lunga qualcuna cala. Poi ci saranno le prove di Coppa del mondo e gli europei a chiudere i discorsi. Ma onestamente vorrei che a quel punto, vale a dire a luglio, la squadra fosse già fatta.

Quante ragazze partiranno dall’Italia?

Potrò portare 5 atlete, più una riserva. E’ chiaro che di queste, 4 devono saper fare il quartetto; almeno 4 devono saper fare l’americana; 2-3 devono saper fare l’omnium, con la variabile che questa volta l’americana si corre prima dell’omnium mentre di solito è l’ultima. La quinta ragazza nella mia testa è il jolly che esce bene dagli europei e avrà una gran condizione.

Elisa Balsamo, Vittoria Guazzini, europei pista, madison, 2020
Vittoria Guazzini, a destra, è una delle certezze per il quartetto e la madison
Elisa Balsamo, Vittoria Guazzini, europei pista, madison, 2020
Guazzini, a destra, fra le più sicure per quartetto e madison
Come gestirai il gruppo?

Ho chiesto alle squadre di lasciarmi la disponibilità infrasettimanale per lavorare in pista e io mi impegno a lasciarle libere nei weekend per correre con i club. A patto che si evitino trasferte fuori dall’Europa e si concordi l’eventuale partecipazione a piccole gare a tappe. Quanto a gareggiare su strada con la maglia azzurra, ho visto che durante il Giro d’Italia c’è una corsa a tappe in Belgio. Potrebbe essere utile in determinate circostanze, però mi frenano i rischi di una gara di gruppo così a ridosso delle Olimpiadi (23 luglio-8 agosto, ndr) per cui magari resteremo a lavorare in pista.

Farete dei collegiali?

Ne faremo uno a fine gennaio in Sicilia. Dal 13 al 18 gennaio in pista a Noto e poi fino al primo febbraio sull’Etna, con la certezza che nella seconda parte le avrò tutte. Poi non ne faremo altri per un po’. Sino a fine maggio lavoreremo a Montichiari durante la settimana e alla fine del mese andremo a recuperare in quota a Trepalle, sopra Livigno, quasi a 2.100 metri. Invece dal 6 al 20 luglio faremo una prima settimana di soggiorno e allenamento in quota ancora a Trepalle. Poi ci sposteremo per altri 7 giorni al passo Maniva, che si trova a un’ora e mezza di macchina da Montichiari. Per cui dormiremo in alto e ci alleneremo in pista, facendo però anche qualche uscita di scarico su strada. Diciamo una ogni due giorni in pista.

A Montichiari prima degli europei dicesti che Tokyo per questo gruppo sarà un punto di passaggio verso Parigi, ma sentendole vanno tutte per vincere…

Ed è lo spirito giusto, andare per il risultato. Si gareggia per l’oro olimpico e farlo senza avere nulla da perdere è la condizione migliore. Resta tuttavia un passaggio, perché parliamo di ragazze molto giovani. Mentre per le nostre avversarie sarà un punto di arrivo, quindi ci arriveranno forti come non mai. Di sicuro però troveranno un’Italia in gran forma. Giovane, ma cattiva…