Jakob Dorigoni apre in grande stile il Giro d’Italia di Ciclocross, che si è aperto curiosamente in quasi contemporanea con la corsa rosa su strada. Una concomitanza che, si spera, resterà unica dato il forzato spostamento di tutta la stagione su strada per la pandemia. A Jesolo si sono dati appuntamento gli specialisti delle corse sui prati, visto che sia stradisti sia biker devono ancora terminare la stagione.
Eccezione fra questi ultimi, Jakob Dorigoni e Cristian Cominelli. I due hanno deciso di anticipare il loro passaggio al ciclocross e i risultati si sono visti, dato che nella prova open la loro sfida ha caratterizzato la gara. Dorigoni (Selle Italia Guerciotti Elite) ha provato a imporre la sua legge sin dalle prime battute, ma nel finale ha dovuto rintuzzare la rimonta di Cominelli (Scott, che ha chiuso a soli 8”. Terza posizione a 1’20” per il laziale Antonio Folcarelli (Race Mountain Folcarelli) al suo esordio nella categoria Elite.
«Era importante saper amministrare il vantaggio senza danni, è sempre fondamentale iniziare col piede giusto perché poi tutto diventa più facile – ha commentato il tricolore Dorigoni, prima maglia rosa del circuito – la squadra è fantastica e ha lavorato molto bene«.
Sesta piazza assoluta per il primo Under 23, Marco Pavan della D’Amico Um Tools.
«E’ stata una gara molto tirata, è un’emozione grandissima che dopo questo periodo di stop regala ottime sensazioni per il resto della stagione. Una prova davvero impegnativa, specialmente per il ritmo imposto da Dorigoni, che sapevo essere l’uomo più forte. Io parto sempre velocemente per guadagnare un margine da gestire, ho cercato di non perdere troppo sulla sabbia e di guadagnare sugli altri tratti«.
La prima giornata del GIC ha dimostrato che tutto può essere continuamente messo in discussione, la seconda imminente tappa (le rivincite sono già fissate per domenica prossima a Corridonia) potrebbe cambiare le gerarchie, molto dipenderà dalle condizioni atmosferiche e dal terreno di gara.