Trittico Rosa, la prima edizione è un successo. E si guarda al futuro

03.09.2025
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Una serie di gare dedicate al ciclismo giovanile femminile, dalle esordienti alle allieve, arrivando anche alla categoria juniores. Il nome dell’evento è Trittico Rosa Alta Marca Trevigiana e uno dei promotori e organizzatori dell’evento è l’Unione Ciclistica Giorgione, nelle figure di Enrico Bonsembiante e Alessandro Ballan. Il campione del mondo di Varese 2008 è diventato presidente dello storico team lo scorso anno e da allora ha lavorato per allargare gli orizzonti del movimento giovanile femminile. 

«La risposta – racconta Ballan – è stata più che positiva da parte delle partecipanti. Il livello dell’organizzazione, invece, è stato di altissimo profilo e i feedback ci hanno fatto grande piacere. Le ragazze si sono trovate benissimo, e per quanto riguarda la categoria juniores hanno preso parte anche le atlete di riferimento del movimento».

Alessandro Ballan, presidente dell’UC Giorgione, è uno degli organizzatori dell’evento
Alessandro Ballan, presidente dell’UC Giorgione, è uno degli organizzatori dell’evento
Tre giorni di gare che hanno permesso a tante atlete di correre…

Le presenze sono state davvero elevate, siamo stati leggermente sfortunati perché il tempo ci ha penalizzati nella giornata di venerdì. Era prevista gara su un circuito cittadino a Castelfranco Veneto, della quale abbiamo ritardato la partenza perché abbiamo aspettato che asciugassero le strade. 

I numeri parlano di 600 presenze…

E’ stato un bel segnale. Chiaramente il numero si riferisce alle partenze totali, considerando che erano tre giorni di gare abbiamo avuto atlete che hanno gareggiato su più giorni. Le adesioni ci hanno fatto capire che questi eventi servono e fanno bene al movimento, il ciclismo giovanile si sta spostando tanto sulle corse a tappe e questo è un primo passo anche per noi. 

La prima edizione del Trittico Rosa Alta Marca Trevigiana era riservato ad atlete delle categorie: esordienti, allieve e juniores
La prima edizione del Trittico Rosa Alta Marca Trevigiana era riservato ad atlete delle categorie: esordienti, allieve e juniores
Che cosa dite di questa prima edizione?

Siamo soddisfatti, ci sono delle cose da sistemare ma parliamo di dettagli che vengono fuori solamente quando si è sul campo. Ad esempio credo sia meglio organizzare una corsa a tappe piuttosto che una tre giorni, in particolare per la categoria juniores. L’impegno e le adesioni potrebbero essere maggiori o comunque si avrebbe un numero costante tra le tre prove.

Avete corso tra Castelfranco Veneto e le Colline di Valdobbiadene, come avete scelto i luoghi?

Castelfranco è casa mia e avevo l’intenzione di fare una gara lì, solo che è difficile organizzare tutto a causa del traffico e dei permessi. Sembra piccola, ma stiamo parlando di una cittadina di 30.000 abitanti. Insomma non è facile mettere tutti d’accordo, con il circuito cittadino ci siamo riusciti. Poi il coinvolgimento di Mosnigo e della zona del Valdobbiadene Prosecco è arrivata grazie al figlio di Angelo Presti, storico organizzatore e figura che ha dato tanto al ciclismo nella zona di Mosnigo.

La prima delle tre giornate prevedeva una corsa in linea in notturna a Castelfranco Veneto
La prima delle tre giornate prevedeva una corsa in linea in notturna a Castelfranco Veneto
Come avete suddiviso le gare?

Dopo la prima sul circuito cittadino di Castelfranco Veneto ci siamo spostati nella zona di Valdobbiadene. Il secondo giorno era in programma una cronometro, volevamo disegnare un percorso più ondulato, ma non è stato possibile a causa delle direttive sulla chiusura del traffico. Abbiamo virato su due circuiti cittadini: uno più corto sul quale hanno corso le esordienti. L’altro, più lungo, era per le allieve e le juniores.

Il terzo e ultimo giorno?

Avevamo la prova in linea, per le esordienti si è trattato di un percorso pianeggiante a Mosnigo. Le allieve hanno fatto lo stesso ma con una variante all’ultimo giro sulla salita verso Follo per rendere la gara dura. Per quanto riguarda le juniores, invece, hanno corso per cinque giri su quest’ultimo percorso molto impegnativo. 

Avete curato anche l’aspetto tecnico?

Molto. Nonostante il circuito cittadino di Castelfranco fosse di soli 1,3 chilometri abbiamo inserito un tratto in pavé. Non una cosa impossibile, però è giusto far capire alle ragazze come si corre su percorsi che non prevedono solo asfalto. Allo stesso modo, nella gara in linea abbiamo inserito tante stradine strette dove era importante correre davanti e restare concentrate. Insomma, un assaggio di ciclismo vero.

Altri appunti che portate a casa?

Uno importante è che il prossimo anno vorremmo anticipare l’evento di una settimana. La vicinanza al Lunigiana e la concomitanza di una corsa in Emilia-Romagna per le juniores (inserita successivamente a calendario, ndr) ci ha tolto qualche partecipante. Il mese di agosto per noi è perfetto, sia per il traffico che per le famiglie, le quali possono seguire le ragazze con maggiore partecipazione.