Messner 2022

Segnatevi questo nome: Messner diventerà qualcuno…

28.03.2022
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«Vi segnalo un ragazzo austriaco, si chiama Martin Messner, è stato sesto all’ultimo Tour de l’Avenir. Potrebbe essere un bel talento, ma nessuno però l’ha ancora preso, forse perché non ha un procuratore. E’ questo il controsenso del ciclismo di oggi, non si guarda più ai risultati, non si cercano più i corridori, spesso si aspettano le segnalazioni dei loro agenti…». Le parole di un coach che conosce bene il mondo attuale delle due ruote, ci avevano messo la pulce nell’orecchio: possibile che un corridore capace di emergere in quella che è il Tour de France degli under 23 non abbia trovato spazio?

Era a questo punto doveroso andare alla fonte e quindi abbiamo contattato direttamente il giovane corridore austriaco per sapere come stanno le cose. Non propriamente come ce le ha dette quel coach, nel senso che rispetto a quel che sapeva, la vicenda ha avuto una sua evoluzione.

«Quando ho corso l’Avenir – conferma – non avevo un manager, è vero. Ma dallo scorso novembre ho chi mi segue anche da quel punto di vista».

Messner profilo 2022
Martin Messner è nato a Judenburg il 9 gennaio 2000. E’ stato 6° all’ultimo Tour de l’Avenir (foto Mario Stiehl)
Messner profilo 2022
Martin Messner è nato a Judenburg il 9 gennaio 2000. E’ stato 6° all’ultimo Tour de l’Avenir (foto Mario Stiehl)
Dopo il tuo risultato eclatante in Francia, si era avvicinato qualche team?

Sì, molte squadre si erano interessate, anche un paio di formazioni importanti, ma io ho scelto di rimanere nel mio team austriaco per più ragioni. Intanto perché credo che un altro anno a livello continental mi faccia bene, per me è importante non bruciare le tappe, ho ancora molto da imparare e migliorare. Inoltre quest’anno non volevo trascurare gli studi all’università in Carinzia, dove frequento la facoltà di Economia, quindi non me la sentivo di fare il ciclista a tempo pieno. Almeno non per ora.

Secondo te è ancora possibile nel ciclismo odierno trovare un ingaggio importante senza avere un procuratore alle spalle?

Per quel che vedo io, la figura del procuratore ormai è necessaria, come altre in questo mondo come ad esempio il preparatore. Un ciclista deve essere concentrato sulla propria attività, gli allenamenti, le gare, tutto quel che riguarda la sua preparazione, per i contratti e tutto il resto è giusto che ci sia una persona delegata a fare i tuoi interessi.

Il tuo risultato dello scorso anno ti ha sorpreso?

Se devo essere sincero no, ma non voglio per questo sembrare superbo. Sapevo di star bene e che potevo ottenere un risultato importante. Poi la gara si è messa in un certo modo, ho potuto anche approfittare di qualche disavventura altrui come ad esempio l’incidente occorso ad Ayuso. A quel punto ho capito che potevo puntare alla classifica generale, anche se i primi 4 (il norvegese Johannessen, lo spagnolo Rodriguez, il nostro Zana e l’olandese Leemreize, ndr) erano troppo lontani. Alla fine ho chiuso sesto ed è stato davvero un gran risultato, tra l’altro ha avuto vasta eco in Austria perché era dal 3° posto di Patrick Konrad nel 2013 che un corridore nostrano non arrivava così lontano.

Messner allenamento 2022
La caratteristica di Messner è l’estrema leggerezza che lo porta a eccellere in salita (foto Alexandre Brus come apertura)
Messner allenamento 2022
La caratteristica di Messner è l’estrema leggerezza che lo porta a eccellere in salita (foto Alexandre Brus come apertura)
Come è nata questa tua passione?

Inizialmente non pensavo proprio di dedicarmi al ciclismo, giocavo al calcio e mi piaceva molto. Poi però ho capito che il ciclismo ti dà qualcosa in più perché è più impegnativo e soprattutto è sia uno sport individuale che di squadra, dove devi sempre spingerti al limite. Io amo dire che il ciclismo si lega a tre distinti principi: disciplina, perseveranza e gioia che vanno mixati sempre al meglio per arrivare al risultato.

In famiglia ti hanno spinto verso questa scelta?

La bicicletta ha sempre fatto parte della nostra vita, ma non in maniera agonistica. Mio padre è appassionato escursionista e quando ero piccolo, nei fine settimana facevamo lunghe passeggiate con la bici per puro divertimento. La fase delle gare è iniziata piuttosto tardi, ma il divertimento è rimasto.

Che cos’altro c’è nella vita di Martin Messner?

Il tempo che studio e allenamenti mi lasciano libero lo dedico agli amici e alla cucina. Sì, non mi dispiacerebbe un domani trasformare questa passione in qualcosa di creativo e professionale, mi piacerebbe studiare come chef.

Wsa Ktm 2022
La squadra continental Wsa Ktm consta di 12 corridori, tutti austriaci (foto Bastian Knapp)
Wsa Ktm 2022
La squadra continental Wsa Ktm consta di 12 corridori, tutti austriaci (foto Bastian Knapp)
Che obiettivi hai quest’anno?

Punto soprattutto al Giro d’Austria, dove spero di far bene e poi tornerò al Tour de l’Avenir e chissà che dopo il sesto posto dello scorso anno non riesca a fare meglio.

C’è una corsa che sogni?

Penso che chiunque voglia fare questo mestiere sogni di conquistare una grande corsa a tappe, il Giro d’Italia o il Tour de France. Io sono uno scalatore puro, amo le lunghe salite e so che proprio in queste corse posso dare il meglio di me stesso, ma devo ancora imparare tanto per arrivarci. Infatti è guardando queste corse che mi sono innamorato del ciclismo, soprattutto ammirando le imprese di Alberto Contador, il mio idolo.

Vieni mai in Italia?

Spesso. Abito davvero a un tiro di schioppo e facciamo molte uscite, sia di allenamento che per svago sulle Dolomiti. Ho molti amici da voi. Non conosco bene la vostra lingua ma «io amo stare in Italia» lo posso dire…