Pontoni è sicuro: dal ciclocross arrivano nuovi juniores di talento

08.03.2024
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Il GP Baronti che ha aperto la stagione degli juniores e che ha incoronato Enea Sambinello, ha avuto anche un altro protagonista. Parliamo di Mattia Proietti Gagliardoni (foto di apertura con il numero 4), espressione non solo della nuova nidiata approdata alla  categoria, ma di quei ragazzi che si dividono egregiamente fra strada e ciclocross (e per qualcuno non solo queste due discipline).

Pontoni, cittì del ciclocross ha lavorato con i nuovi juniores valutandoli anche per l’attività su strada
Pontoni, cittì del ciclocross ha lavorato con i nuovi juniores valutandoli anche per l’attività su strada

Un poker sul quale contare

Alcuni di loro, Daniele Pontoni li ha avuti sott’occhio per tutto l’inverno, anzi li conosce anche da più tempo visto che li ha avuti a disposizione nei suoi raduni anche quando erano allievi e quindi ha il polso della situazione, sa che cosa possono dare anche su strada dopo quel che hanno fatto d’inverno.

«Salvoldi ha a disposizione un gruppo di atleti davvero molto valido, credo che sia un’annata molto promettente. Ci sono almeno 4 corridori che si equivalgono e che hanno composto l’ossatura della mia nazionale, con la quale confido il prossimo anno di avere risultati all’altezza, anche se il campione del mondo Stefano Viezzi non ci sarà più essendo passato di categoria. Sono ragazzi che nel complesso si equivalgono, vedremo poi nel corso dell’annata chi emergerà di più. Io comunque sono convinto che il vertice dell’annata è per livello medio superiore a quello delle precedenti».

La volata vittoriosa di Sambinello al GP Baronti con Proietti Gagliardoni subito dietro (foto Fruzzetti)
La volata vittoriosa di Sambinello al GP Baronti con Proietti Gagliardoni subito dietro (foto Fruzzetti)
Prendendo spunto dalla composizione della tua nazionale partiamo proprio da Proietti Gagliardoni, visto che è quello che ha ottenuto subito risultati…

Non mi ha stupito la sua prestazione, so bene quanto vale. Anche lo scorso anno, con ben 25 Top 10 centrate nel corso dell’annata era stato uno dei più costanti ad alto livello fra gli allievi. Ha un motore di altissimo livello e quando hai quello emergi dappertutto, nel ciclocross come su strada. Chiaramente in queste settimane può sfruttare la condizione scaturita dall’attività invernale, ma un risultato del genere non è solo figlio di quella, è anche frutto della sua capacità di gestione.

Dove lo vedi meglio?

E’ un corridore completo, forse il più completo del gruppo. Lui come gli altri è già sopra le 25 ore di allenamento settimanali, da questo punto di vista ha una predisposizione già pronunciata verso l’attività professionistica, mentalmente parlando. L’importante è non pressare troppo lui e gli altri, farli crescere con calma considerando che i mezzi a disposizione ci sono e sono notevoli.

Serangeli è ancora fermo ai box dopo la caduta in Coppa. Lo rivedremo in estate
Serangeli è ancora fermo ai box dopo la caduta in Coppa. Lo rivedremo in estate
Un altro elemento del quale si dice un gran bene è Giacomo Serangeli…

E’ vero, ma con lui bisognerà avere ancora più pazienza. Una settimana prima dei mondiali di ciclocross è stato vittima di una brutta caduta costatagli la frattura dello sterno. Ancora non ha ripreso, ora pedala sui rulli. Io credo che lo rivedremo per la seconda parte di stagione, ma va atteso con fiducia e mi è dispiaciuto tanto non averlo ai mondiali perché avrebbe potuto fare molto bene con la condizione che aveva.

Lui dove lo vedi bene?

E’ più uno scalatore, adattissimo ai percorsi difficili. Ma più che per le doti fisiche parlerei di quelle mentali, perché è molto metodico e inquadrato sulla sua attività, per questo pur considerando che l’infortunio che ha subìto non è di poco conto, va aspettato con fiducia. Poi come Proietti Gagliardoni viene dall’Uc Foligno che è una società che lavora molto bene con i più giovani, dove sanno valorizzare i talenti. Io dico che Serangeli lo vedremo emergere nei mesi estivi, per allora potrà già avere un buon colpo di pedale.

Quest’anno il più giovane degli Agostinacchio si testerà di più su strada che in mtb (foto team)
Quest’anno il più giovane degli Agostinacchio si testerà di più su strada che in mtb (foto team)
E di Agostinacchio “fratello d’arte” che puoi dire?

So che quest’anno ha intenzione di dare più attenzione alla strada, tra tutti è quello che svaria di più fra le varie discipline ed è quello che più degli altri dà del tu alla bici. Due Top 10 in Coppa del mondo di ciclocross dicono molto sul suo valore. Mattia è quello che secondo me si è evoluto di più negli ultimi mesi e sono molto ottimista su quel che potrà fare anche su strada.

Resta Ettore Fabbro…

Nel suo caso parliamo di un corridore che per ora privilegia la mountain bike alla strada e anche lui, appena cambiata bici ha subito fatto vedere di essere molto in palla giungendo 5° alla Verona Mtb International, la prima classica internazionale della stagione, pur non partendo davanti, quindi penso che potrà togliersi belle soddisfazioni. Si era un po’ arrugginito ma quest’inverno ha fatto vedere cose importanti e credo che ne farà vedere più avanti anche su strada.

Per Fabbro ciclocross e mtb sono ancora le discipline preferite, ma non disdegna le gare su strada (foto team)
Per Fabbro ciclocross e mtb sono ancora le discipline preferite, ma non disdegna le gare su strada (foto team)
Parlavi di una generazione molto valida, chiaramente per quelli che puoi aver avuto sottomano nell’attività invernale. E dietro di loro?

Questi sono gli elementi di punta dell’annata, ma come dicevo c’è un livello molto alto a livello generale e posso dire che dietro di loro c’è un altro bel gruppo di ragazzini che promettono tantissimo: Filippo Grigolini, Pietro Deon, Patrick Pezzo Rosola, tanto per fare tre nomi, li ho avuti già con me nell’ultimo raduno azzurro. Tenete a mente questi nomi perché ci faranno divertire…