Il meteo non prometteva bene, ma il tempo con gli U23 è stato clemente: la pioggia ha smesso di scendere proprio qualche minuto prima della partenza degli atleti. 35,6 chilometri veloci, qualche curva più tecnica e lo strappo dell’Abbazia di Rosazzo. Una prima parte più veloce, pianeggiante e senza particolari difficoltà. La seconda parte invece più impegnativa, con la salita e una discesa veloce.
Piganzoli ticolore
Il migliore è Davide Piganzoli (Eolo-Kometa), il nuovo campione italiano a cronometro, sceso per terz’ultimo dalla rampa di lancio al Velodromo di San Giovanni al Natisone. Una corsa gestita bene, con tempi regolari: il cronometro all’intertempo segna uno dei tempi migliori, è secondo. Davide prosegue poi la sua crono tricolore con una media complessiva di 48,473 orari.
Davide, te l’aspettavi di tornare a casa con il tricolore sulle spalle?
Devo ammettere che è una vittoria abbastanza inaspettata. Dopo il Giro mi sono preso solo tre giorni di pausa e non ho preparato la crono come avrei voluto, ma sono contento.
Come ti sei sentito durante la corsa?
Tutto sommato bene. All’intertempo dall’ammiraglia mi hanno detto che ero sui tempi del primo. Ho saputo anche della caduta di Milesi, a cui auguro un pronto recupero. Siamo amici, mi è dispiaciuto molto. Sul finale mi sentivo stanco e stavo calando, ma dall’ammiraglia mi facevano grande tifo, ci ho creduto.
La seconda parte sulla carta era quella un po’ più difficile, dove bisognava mantenere stabile l’andatura…
Sì, infatti sono andato forte, senza dare tutto e poi sul finale sono riuscito a recuperare un pochino.
Montefiori e Olivo sul podio
Insegue a pochi secondi di distanza Matteo Montefiori (InEmiliaRomagna) che conclude la sua prova con 5”79 di ritardo. Ottima anche la prova di Bryan Olivo (Cycling Team Friuli): dopo aver ripreso i tre corridori partiti prima di lui e l’ottimo intertempo di 23’07”72, il friulano sale a fine giornata sul terzo gradino del podio.
Giornata sfortunata invece quella di Lorenzo Milesi, il grande favorito di oggi, in forza alla Development Team DSM, che coinvolto in una caduta pochi chilometri dopo la partenza, decide di terminare così la propria corsa verso il tricolore.