Dopo la nostra intervista con il Pedale Chiaravallese, dove si analizzava l’andamento del movimento ciclistico juniores della Regione Marche ci ha contattato Lino Secchi, presidente del comitato regionale FCI Marche. «La mia non è una replica alle parole del Pedale Chiaravallese, che considero un bell’esempio all’interno della nostra realtà e che è stato seguito anche da altre squadre».
Alla richiesta di specificare quali altre squadre abbiano seguito il modello del Pedale Chiaravallese, Lino Secchi non ha voluto replicare, spiegando: «Non mi sento di fare nomi per non creare una classifica».
La sua replica allora a cosa è dovuta?
Alle affermazioni fatte sullo stato di salute del ciclismo juniores marchigiano. Non siamo indietro o in crisi rispetto ad altre Regioni. I nostri numeri ritengo siano pari, in proporzione, a quelli di altre realtà più grandi.
Ci ha fornito questi numeri, a livello di attività juniores risultano 7 gare regionali e nessuna a livello nazionale.
Avere poche gare regionali juniores è un fatto che abbiamo concordato insieme a Umbria, Abruzzo, Lazio e anche Puglia. Riuscire ad organizzare 7 gare all’interno della nostra Regione mi sembra che sia un numero discreto. Correre fuori dai nostri confini è una cosa che richiedono anche le società, per far sì che i ragazzi possano confrontarsi con atleti di maggior livello.
Non è, invece, una risposta al numero esiguo di ragazzi iscritti? Ne risultano solamente 64 a livello juniores.
I numeri su strada sono in calo, da questo punto di vista il regolamento federale non ci dà una mano. Ora anche gli juniores di primo anno possono andare in squadre di fuori Regione e questo ha un effetto negativo. Nel 2024 c’era una società che avrebbe voluto fare una squadra juniores, ma non è stato possibile. Questo perché l’atleta più forte, sul quale avrebbero costruito la squadra, è stato attirato dalla proposta di una società toscana.
Dover cancellare la creazione di una squadra perché l’atleta più forte se ne va non sembra sintomo di un movimento sano però…
Fino all’attività di base è possibile costruire squadre con ragazzi di ogni genere. Bisogna ammettere che la competizione a livello juniores è alta. Se non hai un atleta di un certo livello, si fa fatica a essere competitivi. La diminuzione dei giovani nelle attività sportive è una problematica a livello nazionale. Il ciclismo ne soffre di più perché si svolge in strada, dove il pericolo è maggiore. Manca la sicurezza sulle strade, le gare sono sicure, ma i ragazzi devono anche allenarsi. Noi abbiamo anche diverse infrastrutture che possono essere utilizzate.
Quali?
E’ in fase di progettazione un impianto ciclo-rotellistico a Pesaro, dedicato a pattini e biciclette. L’appalto è stato approvato e risulta completamente finanziato. Ci sono anche altri impianti, come a Fano e a Recanati. E in fase di progettazione ce ne sono altri.
Nel 2021 risulta essere stato abbattuto il Velodromo di Ascoli Piceno.
Verrà realizzato un nuovo impianto, la cui conclusione è stata ipotizzata nel 2025. Sinceramente ci metterei la firma per vederlo realizzato entro quell’anno.
La replica della SCAP
Alle parole del presidente del comitato regionale FCI Marche hanno risposto i diretti interessati. Qui, le dichiarazioni di Paolo Ciciani, diesse del team SCAP.
«A livello di squadre juniores – ci racconta – a fare attività siamo rimaste noi e il Pedale Chiaravallese in tutta la Regione. E’ vero che ci sono delle strutture come quelle di Fano, Recanati e altre, ma sono tutte ciclabili. Non sono strutture utilizzabili per fare gare o competizioni.
«L’impianto di Pesaro, che non si sa ancora quando nascerà, arriva dopo l’abbattimento della precedente struttura. Al momento non risultano velodromi all’interno delle Marche, ma per come la vedo io questa è una soluzione adoperata quando i buoi sono ormai scappati dal recinto. Ci si sarebbe dovuti mettere in moto 10 o 15 anni fa».
«E’ vero che c’è un accordo interregionale per organizzare corse tra Umbria, Marche e Abruzzo, ma le corse rimangono comunque poche. Si è corso con il contagocce a marzo e lo si farà anche ad aprile».