Il consuntivo del Regioni, ma Scotti già pensa al 2026

Il consuntivo del Regioni, ma Scotti già pensa al 2026

02.12.2025
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Tempo di consuntivi per il Giro delle Regioni di ciclocross. La challenge che ha inaugurato la stagione è andata in archivio con la prova di Cantoira e i successi finali di Folcarelli e Borello, ma sul suo sviluppo c’è ancora molto da dire, considerando la sua particolare conformazione, con un team supervisore, quello di Fausto Scotti e varie squadre che mettono insieme il loro impegno facendo del circuito una struttura fondamentale per lo sviluppo dell’attività.

Fausto Scotti, a sinistra, è da sempre il deus ex machina del Giro d'Italia prima e del Regioni poi
Fausto Scotti, a sinistra, è da sempre il deus ex machina del Giro d’Italia prima e del Regioni poi
Fausto Scotti, a sinistra, è da sempre il deus ex machina del Giro d'Italia prima e del Regioni poi
Fausto Scotti, a sinistra, è da sempre il deus ex machina del Giro d’Italia prima e del Regioni poi

Tutto è iniziato a Corridonia

Ad aprire le ostilità è stata Corridonia grazie all’impegno del Bike Italia Tour con a capo Francesco Baldoni: «Sono passati due mesi dall’evento, ma noi siamo già al lavoro per valutare un possibile cambio data e per migliorare ulteriormente ogni aspetto della manifestazione, con l’obiettivo di renderla sempre più completa e funzionale sia per gli atleti che per il pubblico. La numerosa partecipazione, costante in tutte le edizioni, rappresenta per noi organizzatori un grande riconoscimento e uno stimolo a proseguire su questa linea di crescita».

A Tarvisio si è mosso in prima persona il Bandiziol Cycling Team di Mauro Bandiziol: «Quest’anno è stato difficile capire realmente quanto afflusso ci sia stato se non dai numeri degli iscritti, considerando le difficili condizioni meteo al limite della praticabilità del percorso, tuttavia il comitato organizzatore insieme allo staff principale ha portato a casa 3 semafori verdi dalla commissione UCI presente sul posto. Che dire , quando il gioco si fa duro i duri iniziano a giocare, un grazie speciale a quanti hanno collaborato per l’ottima riuscita dell’evento».

La prova di Tarvisio è stata quella più penalizzata dal maltempo. Una gara da Nord Europa...
La prova di Tarvisio è stata quella più penalizzata dal maltempo. Una gara da Nord Europa…
La prova di Tarvisio è stata quella più penalizzata dal maltempo. Una gara da Nord Europa...
La prova di Tarvisio è stata quella più penalizzata dal maltempo. Una gara da Nord Europa…

Lo Zoncolan non ha tradito le aspettative

A Osoppo è toccato al Jam’s Bike Team Buja di Gessyca Baldassa: «La tappa del Rivellino Ciclocross non è solo una competizione, è un punto di riferimento. L’evento si distingue non solo per l’alta competitività, ma anche per la sua location eccezionale e unanimemente riconosciuta come una delle più affascinanti e performanti. Il percorso di quest’anno è stato particolare, creando sul tracciato la scritta del suo nome celebrando così i 20 anni di attività».

Poi c’è stata l’attesissima prova sullo Zoncolan, la novità di quest’anno, per merito del Carnia Bike: «Organizzare una gara di questo tipo a 1.300 metri di altitudine non è semplice – garantisce la vicepresidente Vanezza Zagar – e racchiude molte sfide ma siamo comunque riusciti a fare un buon lavoro grazie all’ottima collaborazione con il Comune di Sutrio e tutto il territorio limitrofo. La buona risposta delle moltissime società partecipanti ci dà la carica per pensare a un’edizione 2026 davvero entusiasmante».

Tutti i vincitori finali del Regioni 2025, premiati nella tappa finale di Cantoira
Tutti i vincitori finali del Regioni 2025, premiati nella tappa finale di Cantoira
Tutti i vincitori finali del Regioni 2025, premiati nella tappa finale di Cantoira
Tutti i vincitori finali del Regioni 2025, premiati nella tappa finale di Cantoira

Già tante richieste per il 2026

Chiusura a Cantoira, in Piemonte: «Abbiamo garantito alle categorie giovanili il confronto formativo con i migliori atleti italiani anche in previsione della imminente Coppa Italia e dei campionati tricolori – testimonia il coordinatore locale Pier Franco Guglielmetti – Non posso non sottolineare la mia personale soddisfazione nella riuscita della manifestazione anche dal punto di vista promozionale per le Valli di Lanzo. La riuscita dell’evento, la sinergia tra organizzatori ed enti territoriali fa poi ben sperare per un’evoluzione della manifestazione anche a livello internazionale».

A riassumere il tutto è Fausto Scotti, che ha portato a termine un’altra impresa: «Alla fine, tanti partecipanti, tanti numeri e il livello si alza sempre di più anche a livello giovanile. I numeri aumentano, a oggi posso già dire che abbiamo 14 richieste e 8 hanno i requisiti per poter fare una tappa. Sarà difficile scegliere le 6 gare, comunque l’anno prossimo punteremo a farlo tutto internazionale e intanto a riaggiungere una tappa».

Grandi numeri di partecipazione in tutte le tappe. Il record spetta all'inaugurazione di Corridonia
Grandi numeri di partecipazione in tutte le tappe. Il record spetta all’inaugurazione di Corridonia
Grandi numeri di partecipazione in tutte le tappe. Il record spetta all'inaugurazione di Corridonia
Grandi numeri di partecipazione in tutte le tappe. Il record spetta all’inaugurazione di Corridonia

Maggiore spazio dai media

Un aspetto sul quale Scotti intende spingere è la copertura mediatica: «Soprattutto il rapporto con la Rai va rivisto. E’ vero che passano un paio di minuti su Radio Corsa, ma ci vorrebbe più spazio  per dare anche un po’ più di risonanza ai team e alle città. E’ chiaro che a ottobre c’è ancora tanta attività su strada. Ma invece di far vedere Juventus-Roma del 1932 perché non mettere dentro una gara che noi ti mandiamo a pacchetto chiuso, con il lavoro (costoso) del server? E’ vero che su Bike Channel o Scratch riusciamo a passare due ore e ci fanno vedere tutte le categorie, ma la rete nazionale ha ancora un altro impatto».

C’è poi il lavoro di contorno: «Abbiamo fatto promozione nelle scuole coi bambini, abbiamo lasciato gadget, abbiamo divulgato il ciclismo e questo colpisce anche gli sponsor che si stringono a noi».

Mattia Agostinacchio ha preso l'abbrivio al Regioni per raggiungere la forma migliore per gli europei
Mattia Agostinacchio ha preso l’abbrivio al Regioni per raggiungere la forma migliore per gli europei
Mattia Agostinacchio ha preso l'abbrivio al Regioni per raggiungere la forma migliore per gli europei
Mattia Agostinacchio ha preso l’abbrivio al Regioni per raggiungere la forma migliore per gli europei

Un trampolino per le nostre stelle

Tutti, da Agostinacchio e Viezzi in giù, dicono dell’utilità del circuito posizionato a ottobre, perché pur non andando a gareggiare all’estero, hanno potuto rodare la gamba, quindi la posizione nel calendario è ideale: «Aver fatto il cittì per 17 anni mi dà l’esperienza necessaria per sapere come costruire una stagione e aiutare i nostri. Se allestisci le gare internazionali e non inviti stranieri tutti i punti vanno ai corridori italiani e questo li aiuta poi a partire più avanti nelle prove estere, europei in primis. Inoltre così gli fai fare tutto ottobre pieno e arrivano all’evento che hanno fatto un bel rodaggio. Fai solo scarico di allenamento, galleggi quella settimana e vai all’europeo che hai una buona gamba. Se il Giro serve anche a questo, ben venga…».