Silvia Persico sta pedalando sulle strade di San Pellegrino, in altura, da oltre un mese. L’atleta della UAE Team ADQ è salita prima con la squadra, poi è andata al campionato italiano e infine è risalita in cima alla montagna con la nazionale (foto Maurizio Borserini in apertura).
«Sono qui – racconta dopo il massaggio – dal 29 maggio. In una prima parte del ritiro sono stata con la squadra, il 18 giugno siamo scese per il campionato italiano. Dopo la corsa sono tornata al San Pellegrino il 25 giugno e rimarrò fino a giovedì. In questi giorni le mie compagne di allenamento sono Paladin, Cecchini e Longo Borghini. Diciamo che è un ritiro in vista dell’Olimpiade di Parigi, anche se le convocazioni ufficiali saranno il 5 luglio. Con la squadra ho lavorato tanto sul fondo, mentre con la nazionale abbiamo alzato i ritmi curando la qualità».
Ambizioni diverse
Un mese di allenamento è tanto tempo, soprattutto se a breve ci sarà il Giro d’Italia Women. Corsa passata nelle mani di RCS Sport dal 2024 e nella quale la scorsa stagione Persico colse un ottavo posto finale.
«A dire il vero – continua – io l’altura la soffro un po’ vedremo come scenderò, ma sto lavorando bene. Il Giro sarà un bel trampolino di lancio verso Parigi, non andrò per curare la classifica ma per puntare alle tappe. Ora mi sto allenando da un mese con temperature di 20 gradi, mentre al Giro ci saranno tra i 10 e i 15 gradi centigradi in più. Dal Giro del 2023 ho imparato che è difficile curare la classifica per un’atleta come me.
«In salita mi difendo ma non sono una scalatrice pura come Realini o la Longo Borghini. Penso che la scalata del Blockhaus e la tappa seguente saranno davvero toste. Una frazione che mi intriga è quella di San Marino, anche se dovremo capire che cosa avranno in mente le ragazze di classifica. Noi come UAE Team ADQ saremo più incentrate sulle tappe, per cercare di portare a casa qualche successo singolo».
Lavori in corso
Il ciclismo moderno ha costretto, se così vogliamo dire, Silvia Persico a cercare di concentrare le proprie forze sulle corse che più si addicono alle sue caratteristiche.
«Fino ad ora ho fatto solo 23 giorni di corsa – afferma Persico – anche se ho cominciato presto, a gennaio con due gare in Spagna. Poi sono andata al UAE Tour e infine diretta verso la campagna del Nord con Fiandre, Amstel e Liegi. Ho chiuso con la Vuelta Burgos, ma non ero al 100 per cento della condizione. Da lì, era il 19 maggio, ho staccato cinque giorni e sono venuta in ritiro. Da quel momento ho corso solamente il campionato italiano, era un percorso adatto a me ma non stavo benissimo. Quindi mi sono messa a disposizione della Gasparrini, è stata la cosa giusta da fare».
«Rispetto al 2023 ho cambiato un po’ i piani – riprende – innanzitutto perché ho un nuovo preparatore: Luca Zenti. Davide Arzeni non poteva più seguirmi così sono passata con lui. Abbiamo messo nel mirino la prima parte di stagione, eliminando il ciclocross in inverno e aumentando le ore in bici. Ho avuto una preparazione meno stressante e questo mi ha permesso di iniziare la stagione presto».
Mirino su Parigi
Scendere dall’altura appena due giorni prima del via del Giro d’Italia Women è un dato indicativo. Come detto anche da lei Silvia Persico non punta tutto sulla corsa rosa, ma ha nel mirino anche la gara a cinque cerchi.
«In questo secondo ritiro abbiamo potuto parlare dell’Olimpiade – conclude Persico – della quale siamo andate a vedere il percorso proprio con il cittì Sangalli. Devo ammettere che mi piace molto, la prima parte in linea è abbastanza semplice, poi si entra nel circuito cittadino. Quello è davvero tosto, ci saranno da fare tre giri ed è un continuo salire e scendere e con tanti rilanci. Se il Giro dovesse andare come previsto uscirò con una buona gamba, cosa utile in vista della gara di Parigi. Sarà una giornata difficile da gestire ma è un appuntamento importantissimo».