Silo, la nuova tricolore che ama fare fatica

04.07.2024
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Paolo Sangalli aveva visto lungo, a proposito di Giada Silo. Di ritorno dal Tour du Gevaudan aveva sottolineato come da lei avesse avuto quelle risposte che si attendeva su un percorso adatto alle sue caratteristiche. La forza della veneta è proprio questa: è conscia delle sue possibilità, ha bisogno di percorsi impegnativi dove non tradisce. Per questo aveva cerchiato di rosso la data del campionato italiano di Casella. E non ha tradito.

Atleta al primo anno junior, la Silo è approdata al ciclismo da perfetta innamorata: «Il mio è stato un colpo di fulmine – racconta la ragazza della Breganze Millenium – una decina di anni fa i miei genitori mi portarono a fare una prova al velodromo di Sossano. Alla sera avevo già il borsone con tutto il necessario, bici compresa…».

Il podio della gara tricolore con Silo davanti a Milesi (a 37″) e Pegolo (a 1’19”, foto organizzatori)
Il podio della gara tricolore con Silo davanti a Milesi (a 37″) e Pegolo (a 1’19”, foto organizzatori)
Sei arrivata a Casella tra le grandi favorite, protagonista lungo tutta la stagione anche se la vittoria era arrivata solamente sei giorni prima…

L’avevo cercata tanto e qualche piazzamento alla lunga mi era risultato un po’ amaro. Poi la vittoria della settimana precedente alla Coppa Giudicarie Centrali mi ha sbloccato, mi ha permesso di arrivare alla gara tricolore più tranquilla e concentrata su quel che potevo fare.

Che gara è stata quella tricolore?

Complicata, non tanto per le questioni climatiche visto che la pioggia annunciata alla vigilia non c’è stata, ma è stata di difficile interpretazione tattica. C’è stata bagarre sin dall’inizio con Biesse Carrera e BFT Burzoni che hanno fatto subito selezione. A un certo punto, ripresa la prima fuga, davanti eravamo in una trentina con solo io e la Bulegato del team e a quel punto eravamo un po’ spaesate perché la gara non si era messa come volevamo. Per fortuna da dietro sono rientrate altre e il nostro team si è rinfoltito.

Il momento decisivo della corsa, la fuga con Milesi e La Bella sulla salita di Crocefieschi
Il momento decisivo della corsa, la fuga con Milesi e La Bella sulla salita di Crocefieschi
A un certo punto, sulla salita di Crocefieschi, è andata via una fuga di 6 atlete con anche una tua compagna, Eleonora Deotto. A quel punto hai pensato che fosse finita?

Quando hanno superato il vantaggio di 1’20” sì, ma ero tranquilla perché comunque una compagna c’era. Erano però sei velociste, quindi in salita hanno pagato dazio e la battaglia è riesplosa. Eleonora La Bella ha provato a  fare selezione, dietro siamo andate Milesi e io, poi a un chilometro dallo scollinamento ho forzato e ho avuto partita vinta.

Sono questi percorsi quelli che preferisci?

Sicuramente, a me piace far fatica, i tracciati impegnativi dove bisogna salire mi piacciono molto. Forse è anche per questo che nelle gare all’estero, almeno per quelle che ho fatto, mi trovo bene.

La Silo si era già messa in evidenza al Tour du Gevaudan, prova di Nations Cup chiusa al 6° posto
La Silo si era già messa in evidenza al Tour du Gevaudan, prova di Nations Cup chiusa al 6° posto
Hai trovato differenze?

Molte. Intanto per il fatto che a inizio stagione le squadre straniere sono molto più avanti di noi nella preparazione, poi perché non aspettano particolari tratti del percorso, è una battaglia continua. Noi siamo abituate ad aspettare la salita, a correre in maniera più passiva nella prima parte di gara.

Che cosa cambia con la maglia tricolore indosso?

Devo ancora realizzare quanto ho fatto anche se è passato qualche giorno. Io ho intenzione di onorarla al meglio, il che significa che queste due vittorie a distanza di soli sei giorni non devono restare da sole, ma essere un viatico verso nuovi successi su quelle gare che si prestano alle mie caratteristiche. Domenica ad esempio c’è l’appuntamento di Massa Finalese che ha un tracciato molto più facile, in questo tipo di gare mi metterò a disposizione delle compagne.

Finora la Silo ha colto 2 vittorie e 11 piazzamenti nelle prime 10. Ora punta ai mondiali in azzurro
Finora la Silo ha colto 2 vittorie e 11 piazzamenti nelle prime 10. Ora punta ai mondiali in azzurro
Il percorso dei mondiali però sembra davvero pane per i tuoi denti…

Ne parlerò con Sangalli per poterlo preparare bene, avvicinarci nella maniera migliore alla gara svizzera. Anch’io penso che possa essere un percorso adatto a me, ma bisognerà arrivarci al massimo della forma.

Tu hai iniziato su pista, è ancora una tua alternativa?

Ci tengo molto, anzi mi è spiaciuto non aver potuto preparare gli europei della prossima settimana ma volevo concentrarmi sull’attività su strada e l’appuntamento tricolore, quindi ho preferito chiamarmi fuori, ma spero che per i mondiali ci sia possibilità di far parte del gruppo. Le mie specialità preferite sono l’inseguimento individuale e l’omnium, dove rendo di più.

La veneta è al suo primo anno alla Breganze Millenium, ma conta di rimanere
La veneta è al suo primo anno alla Breganze Millenium, ma conta di rimanere
Sai che dopo questa vittoria tricolore le grandi squadre ti guarderanno con maggiore interesse?

E’ probabile, ma anche se non ho un procuratore, non voglio anticipare troppo i tempi. Parlerò con la società per continuare la mia permanenza il prossimo anno e intanto verificare quali saranno le migliori possibilità future. So che d’ora in poi mi guarderanno tutte come un riferimento, ci sarà più tensione in gara, ma questo non mi fa paura, io voglio continuare sulla strada della vittoria.