Persico quinta nell’europeo donne targato SD Worx

24.09.2023
5 min
Salva

L’Olanda trionfa in casa e conserva la maglia di campionessa europea grazie alla stoccata solitaria di Bredewold. Una buona Italia finisce quinta con Persico, ma ci sono due episodi che nel finale hanno deciso la gara di Drenthe per le ragazze del cittì Paolo Sangalli.

Il primo è la caduta di Elisa Balsamo in discesa a circa 13 chilometri dalla fine, pochi metri dopo che era iniziato l’ultimo giro e proprio quando si era formato il gruppo buono che si sarebbe giocato la vittoria sul Vamberg. Il secondo è lo scatto secco ed in contropiede della nuova campionessa continentale quando mancavano 10 chilometri senza che nessuna avversaria potesse prenderle subito la ruota. In quel frangente le olandesi hanno coperto la compagna mentre Persico e Cecchini – entrambe generose nel resto della corsa ed uniche azzurre rimaste davanti – hanno dovuto riorganizzarsi per cercare di giocare al meglio le proprie carte.

Finale concitato

L’europeo è finito da mezzora e Persico è subito disponibile come sempre per fare due chiacchiere al telefono sull’andamento della gara. A tre secondi dalla vincitrice, Wiebes anticipa Kopecky nello sprint ristretto per l’argento completando così un podio tutto griffato SD Worx. Appena dopo la bergamasca della UAE Team Adq finisce dietro la britannica Georgi.

«L’ultimo giro lo abbiamo fatto forte – analizza Persico dall’altra parte della cornetta – e diventava difficile poter fare la differenza. Noi italiane abbiamo corso bene, con lo spirito giusto. Ci è mancata la buona sorte. Anzi mi spiace tanto per Elisa (Balsamo, ndr) che quest’anno è stata davvero tanto sfortunata. Lei aveva fatto molto bene a seguire Reusser sullo strappo finale al penultimo giro. Una come la svizzera non puoi lasciarla andare via facilmente. Poi quando ho vista a terra Elisa non è stata una bella visione (riporterà solo abrasioni, ndr).

Balsamo sull’asfalto

«Ho avuto un momento – prosegue Persico – che sembrava eterno nel quale non sapevo cosa fare. L’istinto è stato quello di fermarmi per aiutarla perché era lei la nostra punta designata. Ma ho anche pensato che avevamo iniziato l’ultimo giro e davanti stavano già accelerando. Così ho deciso di andare avanti e a scegliere con Cecchini cosa fare. Elena è stata bravissima per tutta la corsa e anche nell’aiutarmi nel finale.

«L’Olanda ha deciso di giocarsela così, un po’ sorpresa – prosegue – anche se non sono molto convinta che siano contente del risultato della corsa. Questa è stata la mia impressione. Dopo che è andata via Mischa (Bredewold, ndr), dietro le altre hanno iniziato a scattare a turno e le olandesi oltre a stopparci provavano a rilanciare l’azione tirando a loro volta. Comunque hanno sfruttato la superiorità numerica ed Elena ed io onestamente non potevamo fare di più. Ci siamo alternate nel seguire gli scatti ma dovevamo fare i conti anche con la poca brillantezza».

Parziale riscatto azzurro

L’europeo doveva essere anche l’occasione per cancellare la prova più opaca del solito del mondiale di Glasgow. Il cittì Sangalli lo aveva ripetuto a più riprese: non deve più succedere che l’Italia non sia presente nelle fasi decisive della corsa, soprattutto quando si muovono certi elementi. Ovvio però che poi bisogna fare di necessità virtù quando la gara si mette su certi binari.

«Personalmente – spiega Persico – stavo meglio rispetto al mondiale e alle ultime settimane. L’arrivo era adatto alle mie caratteristiche e naturalmente avrei voluto raccogliere qualcosa in più, ma era difficile fare meglio. Siamo a fine stagione e la stanchezza si fa sentire. Oggi (ieri per chi legge, ndr) però, come ho detto prima, siamo contente perché abbiamo corso di squadra, unite. Oltre al risultato, era importante la nostra prestazione. Non abbiamo nessun rammarico e direi che rispetto al mondiale ci siamo sicuramente riscattate».

Sul podio a Col du Vam, Bredewold ha preceduto Wiebes e Kopecky: podio tutto per la SD Worx
Sul podio a Col du Vam, Bredewold ha preceduto Wiebes e Kopecky: podio tutto per la SD Worx

«Certamente Paolo (il cittì Sangalli, ndr) ha del disappunto per il risultato – conclude Persico – ma credo anche che sia soddisfatto della nostra prova. Nelle azioni più importanti ci eravamo sempre dentro. Questo è importante. Abbiamo rispettato le tattiche pre-gara anche se poi è difficile rispettarle sempre perché possono esserci tante variabili. Al momento l’Olanda è difficile da battere, loro vanno tutte forte. Però sappiamo batterle. Una volta tocca a noi vincere, una volta a loro. Speriamo che la prossima tocchi a noi. Indubbiamente possiamo fare di meglio, ma mi sento di dire che questo europeo non fa scendere il nostro livello. Non ne usciamo ridimensionate e siamo un gruppo forte».