Sempre vicina, sempre lì a far capolino nella Top 10, ma la vittoria sembra non voler arrivare mai. Soraya Paladin prosegue la sua caccia nel dedalo delle corse spagnole del WorldTour, ora è alla Vuelta a Burgos e anche ieri ha centrato il piazzamento, ottava a 12” dalla Vollering che continua a collezionare successi in questa stagione magica. La veneta della Canyon Sram non si lamenta, cerca di portare pazienza, sicura che prima o poi verrà anche il suo turno.
In attesa della seduta di massaggio per preparare il weekend finale, l’atleta di Treviso fa un po’ il punto della situazione dopo una primavera intensa, considerando che ha collezionato 17 giorni di gara con oltre la metà conclusi entro le prime 10.
«Mi dispiace soprattutto per la tappa dell’Iztulia Women, la seconda dove ho chiuso alle spalle della Vollering, perché credo che con un po’ di fortuna in più si poteva anche centrare il risultato pieno. Mi ha tratto in inganno l’errore di percorso della Reusser che mi ha portato a partire troppo presto, se avessi lanciato la volata 100 metri più avanti forse l’olandese non mi riprendeva».
Avrebbe dato un senso maggiore a questa prima parte di stagione…
Sicuramente, anche se non è che possa lamentarmi vista la messe di risultati che sto portando a casa. Dimostro di esserci sempre. La campagna delle Ardenne era stata impegnativa, ma mi ha lasciato con le pile un po’ scariche, ho avuto bisogno di due settimane per ricaricarmi, per fortuna aver saltato la Vuelta è stata un aiuto.
In squadra ti danno fiducia?
Sì, anche se normalmente viene considerata la Niewiadoma come punta del team e io cerco di starle vicino e darle una mano, ma senza mettere da parte le mie ambizioni. In squadra il clima è abbastanza alto, anche se sappiamo di confrontarci con uno squadrone come quello della Sd Worx.
In carriera hai finora vinto 7 gare, ma il successo pieno manca dal Giro delle Marche 2019. Ti manca la vittoria?
Ci penso spesso, ma ci sono alcuni aspetti da considerare. Innanzitutto il livello medio si è alzato tantissimo da allora e essere sempre protagonista, essere lì a lottare nei finali di gara significa che comunque anche il mio livello è salito. E’ chiaro che vincere piacerebbe e ci spero tanto, ma contro gli squadroni di oggi non è semplice.
Accennavi alla Sd Worx. Non pensi che stia un po’ ammazzando le corse?
E’ una squadra costruita con tante campionesse, che rendono sempre la gara dura. Questo consente loro di scegliere sempre una tattica diversa, poter lanciare un attacco da lontano oppure aspettare. C’è molto tatticismo nelle corse, bisogna essere attente nello scegliere le mosse giuste da fare. Sono le più forti, ma non sono certo imbattibili, nel gruppo ci sono tante squadre forti e la nostra non è seconda a nessuna.
Ma tanti successi non vanno poi a scuotere gli equilibri e generare invidie?
Io non credo. C’è molto rispetto, quando hai a che fare con campionesse del genere. Noi pensiamo a fare la nostra parte sapendo che possiamo giocarcela con tutti. Bisogna correre in base ai propri punti di forza, non piegarsi a quel che fanno loro…
Nell’ambiente molti si lamentano della serie infinita di corse a tappe in Spagna, senza soluzione di continuità…
Sarebbe stato meglio un calendario più diluito, ma gli organizzatori scelgono in base alle proprie esigenze. Il problema è che attualmente i team sono ancora abbastanza stringati per tenere dietro a tutto, basta qualche infortunio che costringe le altre a veri tour de force. E’ un problema contemporaneo, io sono convinta che con il tempo si risolverà, per ora i roster sono ancora ridotti e nel compilare i calendari bisognerebbe tenerne conto.
Dopo Burgos che cosa ti aspetta?
Ci sarà la RideLondon e poi andrò in altura per preparare i Campionati Italiani e il Giro. Quelli sono passaggi obbligati, soprattutto se si vuole pensare a un’estate importante che possa valere anche una presenza ai mondiali. A dir la verità non mi pongo il problema della maglia azzurra sì o no: io faccio il mio e se i risultati arriveranno, la convocazione sarà una diretta conseguenza.
Il Tour è in programma?
Per ora non si sa, ci hanno detto che in Francia andrà chi è più in forma, per questo le prossime settimane saranno importanti e io voglio farmi trovare pronta.