Vigilia a ruota di Iserbyt, Masciarelli ci porta in pista

07.12.2024
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CABRAS – Ad un certo punto, ecco comparire due maglie a noi note: quella di campione belga di Eli Iserbyt e quella della MBH Bank-Colpack di Lorenzo Masciarelli. È quasi un déjà-vu, per certi aspetti, ma è un po’ il sequel dell’intervista che il nostro Stefano Masi aveva fatto al giovane Masciarelli: «Ho sentito Iserbyt, mi ha detto che mi aspetta a braccia aperte». Detto, fatto.

Siamo su questa splendida spiaggia, Is Arutas, al centro della costa occidentale della Sardegna. È incantevole anche con il brutto tempo, il vento forte e qualche goccia di pioggia a intermittenza, figuriamoci cosa deve essere d’estate.

Selvaggia Is Arutas

È qui che domani si disputerà la terza tappa della Coppa del mondo di ciclocross. Nel pomeriggio, gli atleti e le atlete hanno provato il percorso. Quello che a noi sembrava, a prima vista, un tracciato veloce, molto veloce, non ha fatto altro che confermare le attese. Ma Masciarelli ci ha detto di più.

«Il percorso – ci ha spiegato Lorenzo mentre si defaticava sui rulli – è molto veloce, ma anche tecnico. I tratti di sabbia sono veramente impegnativi, c’è qualche sasso che può dare fastidio, specialmente nei tratti veloci, ma tutto sommato è bellissimo, specialmente l’ultimo tratto. Questo può essere decisivo perché presenta due tratti di sabbia molto duri, i più duri del giro, ravvicinati tra loro e seguiti dal lunghissimo rettilineo finale che tira anche parecchio».

Chiaramente, è la sabbia l’elemento caratterizzante del cross a Is Arutas. Una grande collina di sabbia, costruita ad hoc (poi rimossa), e altri segmenti sparsi qua e là per l’anello faranno certamente la selezione.
«Questi tratti – continua Masciarelli – sono duri sia perché sono lunghi, sia perché si affonda. Sulla prima parte riesci a ottenere abbastanza velocità, però man mano che vai avanti, essendo la sabbia molto fine, vai sempre più giù. Tendi ad appesantirti e perdi velocità. Il segreto in questi casi è individuare un punto d’uscita e cercare di arrivarci, spostando leggermente il peso indietro e cercando di galleggiare. Ma lo diciamo ora, in corsa, quando si è annebbiati, è tutta un’altra cosa!».

Il fascino selvaggio di Is Arutas, ma potremmo dire dell’intera Sardegna
Il fascino selvaggio di Is Arutas, ma potremmo dire dell’intera Sardegna

Fascino Sardegna

Il fascino di un cross “tropicale” per i mostri sacri del Nord non è venuto meno, specie per gli uomini. Qui ci sono proprio tutti, al netto delle assenze ormai croniche di Van der Poel, Van Aert e Pidcock. Mentre tra le donne, qualche nome di peso ha alzato bandiera bianca.

Ma appunto, c’era Iserbyt. Il campione belga è sempre più un grande della specialità e si è presentato in Sardegna con soli due punti di svantaggio rispetto al compagno Michael Vanthourenhout, anche lui sempre più consapevole del suo enorme potenziale. Entrambi fanno parte della Pauwels Sauzen – Bingoal, la squadra in cui Masciarelli militava durante la sua avventura al Nord. Non vedeva il suo ex capitano da un anno circa.

Come in apertura, ecco Iserbyt e Masciarelli… che parlottano nel controrettilineo d’arrivo
Come in apertura, ecco Iserbyt e Masciarelli… che parlottano nel controrettilineo d’arrivo

La recon Iserbyt

«Ho fatto un po’ di ricognizione con loro – racconta Masciarelli, non senza un filo di emozione – è sempre bello quando rincontro Eli, ma anche Michael, perché loro mi hanno aiutato molto quando ero in Belgio. Ho passato la maggior parte del tempo proprio con loro, quindi è come una famiglia e per questo fa piacere ritrovarli.

«E poi è vero: fare un giro o due dietro a loro di sicuro non fa male. Mi hanno detto che anche loro trovano il tratto di sabbia finale veramente molto impegnativo e sono contenti di questo perché pensano che si possa fare una bella differenza in quel tratto e sulla collina che segue. Pertanto credono che ci si possa arrivare con un buon distacco, nonostante il percorso sia veloce.
«Gli è piaciuto un po’ meno qualche segmento subito dopo la partenza. Hanno detto che è un po’ troppo veloce (cosa che abbiamo notato anche noi, anche perché tende a scendere, ndr), però gli piace… anche per il paesaggio. A loro, più che a noi, capita davvero raramente di vedere certi posti».

Per le gomme c’è stato un bel da fare. Solo domani scopriremo gli assetti vincenti
Per le gomme c’è stato un bel da fare. Solo domani scopriremo gli assetti vincenti

Previsioni meteo…

Nel frattempo, i nuvoloni si fanno sempre più minacciosi e il maltempo potrebbe essere l’incognita maggiore per domani. Sono attese raffiche di vento fino a 60 chilometri orari e anche una certa quantità di pioggia. Staremo a vedere. Più che altro per il pubblico. Ad oggi sono stati venduti circa mille biglietti. Le previsioni parlano di una possibile affluenza di circa 1.500 spettatori. Gli ingredienti per godersi un grande spettacolo ci sono tutti.

Dicevamo del maltempo sempre più insistente. Nell’ultima mezz’ora di ricognizione, il campo gara era praticamente vuoto. Una delle ultime a lasciare l’anello è stata Rebecca Gariboldi, che ha provato non meno di due setup.

La scelta delle gomme ha diviso parecchio, e sarà un aspetto molto curioso da verificare domani: c’è chi ha scelto una gomma da asciutto, chi una “millechiodi” (quindi più adatta alla sabbia, liscia al centro e tassellata ai lati). E chi ha persino provato gomme da fango, anche se questo sembra essere il grande assente. Il terreno, infatti, proprio non lo prevede. Anche in caso di pioggia, questo drena bene.

Lucinda Brand è la favorita principale della gara femminile. E’ prima in classifica con Van Empel che però è assente
Lucinda Brand è la favorita principale della gara femminile. E’ prima in classifica con Van Empel che però è assente

E dei favoriti

E i favoriti? Tra le donne, c’è una grande favorita: Lucinda Brand. Van Empel e Backstedt non ci sono. Questo apre enormi scenari per la nostra Sara Casasola, anche se qualcuno ha detto che fosse un po’ influenzata. Noi non l’abbiamo incrociata sul percorso, ma questo non vuol dire nulla: potremmo semplicemente non averla vista tra tagli percorso, foto e interviste.

Il discorso è ben più aperto tra gli uomini. Nel paddock girava forte la voce di Toon Aerts, ma forse i più accreditati sono proprio i due ex compagni di Masciarelli.

«Tutti e due – dice Lorenzo – partono con grandi favori: Iserbyt ha vinto la prima prova e Vanthourenhout ha vinto la seconda. Hanno una grande condizione e, conoscendoli, non si risparmieranno. Certo, Michael è molto forte sulla sabbia, però è anche vero che Eli ha vinto la prima prova, ad Anversa, che guarda caso era sulla sabbia. Per me sono i due favoriti, però vedremo come andrà. Io so solo che in curva dietro a loro ci stavo, mentre sulla sabbia mi hanno messo un po’ in difficoltà. Quando riesci a fare qualche giro dietro a loro cambia tantissimo, cambia l’approccio al percorso e capisci tante cose solo guardandoli. Si alza il livello».