Search

Casasola, una sconfitta che fa male

26.10.2020
2 min
Salva

Casasola, terza e beffata. Spesso in un viaggio quel che conta non è la meta, ma il viaggio stesso. La prova femminile di Osoppo tiene fede a questo detto, il dato più importante a ben guardare è stata l’incertezza che ha contraddistinto tutta la prima parte di gara, con 5 atlete a battagliare e darsi cambi passaggio dopo passaggio. Alla lunga, dopo il cedimento di Rebecca Gariboldi (Team Cingolani) e Alessia Bulleri (Cycling Café), sono rimaste le tre protagoniste del Giro d’Italia. Francesca Baroni, Gaia Realini e Sara Casasola si son contese la vittoria. E vedere una volata a tre in una prova di ciclocross non è propriamente cosa comune. A vincere è stata la maglia rosa Baroni, seconda Realini, sua compagna di squadra alla Selle Italia Guerciotti Elite, terza Sara Casasola (DP66 Giant SMP) alla quale, dopo le vittorie nelle prime tappe, la conquista del titolo regionale non può certo bastare.

Sara Casasola, Osoppo, Giro d'Italia Ciclocross 2020
Per Sara Casasola, questa volta a Osoppo un beffa (foto Billiani)
Sara Casasola, Osoppo, Giro d'Italia Ciclocross 2020
Casasola beffata a Osoppo (foto Billiani)

Nuove gerarchie

Se torniamo alla stagione scorsa, vedere la Casasola ripetutamente battuta dalle scatenate avversarie è un cambio di gerarchie che era difficile attendersi a inizio stagione, ma si sa che nessun verdetto nello sport è definitivo.

«A inizio stagione andavo meglio – sostiene la friulana –ma spero di tornare a crescere. D’altronde questo non è un percorso adatto a me, io prediligo quelli più duretti, meglio ancora se con il fango. Guardando alla scorsa stagione, non credo di essere però io in calo, anche un anno fa c’era equilibrio. Semmai è la Realini che è cresciuta tanto e ormai è al livello mio e di Francesca».

Gioco di squadra

Ancora una volta a fare la differenza è stato il gioco di squadra fra Baroni e Realini: «Effettivamente questo ci dà un po’ di vantaggio nei confronti di Sara – conferma la Baroni che rafforza il suo primato nella classifica generale – soprattutto su percorsi come quello friulano, dov’era difficile fare la differenza e staccare le avversarie non essendoci grandi difficoltà tecniche. L’importante però è che andiamo forte entrambe, poi l’esito della gara può essere favorevole a me come a Gaia».