Caldo anomalo: Fruet ci svela i rimedi dei crossisti

30.10.2022
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Caldo, caldo e ancora caldo. E’ questo l’elemento che ha tenuto banco a Follonica. Polvere e quasi 30 gradi nel campo gara ricavato nel catino dell’ex ippodromo della cittadina grossetana. A gironzolare di buon mattino per saggiare il percorso c’era Martino Fruet, il super veterano del circus, e già il sole picchiava.

Il corridore della Lapierre-Trentino Alto Adige Alé porta sul tecnico l’argomento caldo in questa quarta tappa del Giro d’Italia Ciclocross. E guarda caso mentre stiamo per parlarci ci chiede di spostarci nel lato all’ombra del loro pullmino.

Martino Fruet a torso nudo, segno che faceva caldo. Il trentino ha detto che dopo la corsa avrebbe fatto un tuffo al mare!
Martino Fruet a torso nudo, segno che faceva caldo. Il trentino ha detto che dopo la corsa avrebbe fatto un tuffo al mare!
Martino, a memoria tua (che è lunga), ricordi un caldo simile nel ciclocross?

Ricordo gare calde, ma non un periodo così lungo e con queste temperature. Ho già fatto quattro gare e non siamo mai scesi scesi sotto i 24 gradi. Oggi saremo sui 30° nel momento della gara. In più è tanto che non piove e c’è anche tanta polvere. No, questo caldo proprio non me lo ricordo. Sì, qualche gara sporadica ad inizio stagione, ma non c’erano queste temperature. Anzi, vi dirò di più, una polvere così fai fatica a trovarla in mtb d’estate. Il temporale estivo della sera un minimo di umidità la lascia. Poi magari da un giorno all’altro arriva l’inverno!

Come cambiano la guida e il setup con questi terreni così secchi? Terreni che immaginiamo siano anche più veloci…

La cosa è molto soggettiva, ma io per esempio viaggio mediamente con 0,3-0,5 bar in più a tubolare. Comunque fai una velocità totalmente diversa. Il terreno è duro e le deformazione e i cambi di direzione si sentono molto. Quando devi scendere da una contropendenza anziché scendere a 15-16 all’ora come quando c’è fango o terreno morbido, scendi a 25-30 all’ora. Aumenta il rischio di stallonare… come mi è successo ieri! Quasi tutti montano la tassellatura più scorrevole possibile. Anche se oggi è talmente duro che paradossalmente si può montare anche una gomma da fango, chiaramente ben pompata. Con quella gomma riesci a fare le rampe senza slittare. 

Tanta polvere diventa “simile” al fango…

Esatto e non è stupido montare una gomma da fango. Certo però che il terreno deve essere marmoreo come quello di oggi. Duro sotto, intendo e non solo sopra. Ma ripeto, sono scelte molto soggettive. La cosa che cambia per tutti è che si gonfia di più.

Riscaldamento. Abbiamo visto che in molti facevano i rulli all’ombra come in piena estate. Di solito invece nel ciclocross si cerca il sole…

Sì, è così. Ma su questo aspetto, magari sarò vecchio stile, ma quando ci sono giornate simili perché stare sui rulli? Meglio pedalare su strada, nei piazzali… Io dai 10° in su abolirei i rulli. 

Il riscaldamento è più breve?

Anche quello è soggettivo e non è legato strettamente alla temperatura. Ho visto comunque gente che ha fatto un’ora e mezza di bici: 30′ blandi, 30′ di lavoretti e poi lo scarico. Io resto dell’idea che chi fa cross dovrebbe essere abituato a partire leggermente “freddo”. Non è stato oggi il caso, ma tante volte si resta fermi non meno 15′ tra l’entrata in griglia, la chiamata e la partenza. 

Un gel più liquido per placare la sete e ingerire qualche prezioso zucchero
Un gel più liquido per placare la sete e ingerire qualche prezioso zucchero
Sul fronte dell’idratazione come ci si gestisce? Cambia qualcosa?

Qualcosa? Cambia parecchio. In tanti montano la borraccia e nel cross non si usa mai. Questo anche perché oggi il terreno lo consente in quanto non ci sono da affrontare tratti a piedi. Ieri, in una gara secca lo stesso c’erano però dei tratti a piedi e se non c’era la possibilità di mettere la borraccia al piantone era un problema. Io per esempio, che non potevo montarla lì (non tutte le bici da cx hanno il doppio alloggio, ndr) ho portato una bottiglietta di plastica. L’ho schiacciata e l’ho messa in tasca. Già bere 200 millilitri di acqua in un cross non è poco. Un’ora a tutta con 30° senza bere proprio niente è difficile da affrontare. 

Quindi prima del via avete bevuto di più, assunto più sali?

Sicuramente. A 30° bevi per la sete e anche per la polvere. Perché poi non ci si pensa, ma con un polverone simile dopo un po’ ti s’impasta la bocca e non va bene. Dovresti entrare nel box, ma chi lo farebbe su un tracciato tanto veloce? Io per esempio porto con me un gel isotonico che è più liquido e ti fa “da sorso d’acqua”. Ne prendi uno a metà gara e ti aiuta un bel po’.