“Never stop riding”: non smettere mai di pedalare. Basta questo slogan per capire la filosofia di Tannus. Anche per le bici da corsa, gomme piene e “salsiciotti” non sono più un tabù o un elemento di “ripiego” grazie al brand asiatico. Alessandro Coianiz, amministratore di Tannus Italia Srl, ci porta nel mondo di questa azienda leader in questo particolare settore.
Un progetto visionario
«Tannus – dice Coianiz – nasce in Corea del Sud alla fine degli anni ’90 anni ma parte ufficialmente nel 2003. A capo c’era, e c’è ancora, l’ingegnere Youngki Lee, un vero esperto (e visionario) per quanto riguarda i polimeri d’alta fascia. Nascono da lui suole di Nike, Adidas… E da lì l’idea di usare quelle mescole per fare una gomma completamente piena. Una gomma antiforatura, antimanutenzione, ecofriendly, totalmente riciclabile, cosa impossibile con le coperture tradizionali. Intorno al 2010 esce la prima mescola stabile di questa gomma presentata poi ufficialmente ad Eurobike 2013. Oggi siamo alla quarta generazione.
«A Rimini stiamo presentando l’intera nostra gamma di prodotti, anche per la Mtb. E sono tutti derivanti dalle stesse mescole Aither sviluppate per la strada. Ci tengo a dire che Aither è il nome della mescola
comune a tutta la gamma e che racchiude sotto lo stesso cappello tutti i nostri prodotti. Oggi Tannus può contare su 15-16 modelli già disponibili e sta lanciando la nuova misura gravel Armour. A comporre l’intera gamma sono gomme piene e supporti antiforatura, da utilizzare con o senza camere d’aria».
Gomma piena, basta dubbi
Ma la gomma piena spesso si è scontrata con le incertezze dei ciclisti, specie quelli dalla vena più agonistica. L’utente ha paura che stalloni, non si fida della tenuta…
«Cinque anni fa – spiega Coianiz – era difficile, non lo nego. Scattava puntuale la battuta sui bersaglieri, in quanto usavano la gomma piena nella Prima Guerra mondiale. Però facendo un piccolo ragionamento con il cliente stesso la bici nasce piena, si passò alla camera d’aria per necessità. Perché i materiali dell’epoca non erano performanti. Mancava il materiale adatto ad una gomma piena sostanzialmente.
«Oggi con questa mescola polimerica abbiamo una gomma che sì è piena, ma ha un rotolamento più che accettabile. Non siamo ancora dove vogliamo arrivare. Per ora perdiamo un 10% di scorrevolezza rispetto ad una copertura tradizionale di una media fascia. Questo ci porta ad avere una gomma che è performante per l’uso city bike. Mentre per le bici da corsa le nostre gomme sono sicuramente ottime per l’allenamento o per chi non cerca prestazioni assolute, ma preferisce avere affidabilità totale e la possibilità di fare 8.000 chilometri (questa la durata media di una copertura piena Tannus, ndr) senza la minima manutenzione».
E sul bagnato?
«Nessun problema anche quando piove. Considerando quel 10% di rotolamento in meno dovuto a un maggiore grip derivante dalla maggiore impronta a terra, sul bagnato il gap tende a ridursi mentre la tenuta resta ottimale.
«Le durezze – riprende Coianiz – non variano in base al peso del ciclista… per ora. In futuro infatti prevediamo anche di predisporre diverse durezze per diversi modelli. Ciò avverrà quando la catena logistica permetterà da un lato l’ampliamento dei modelli, delle mescole e anche il recupero totale del prodotto. L’ecologia è uno dei cardini di Tannus. Ogni modello ha la sua “pressione”. Le più gomme più dure, quelle da strada, corrispondono a 7,8 atmosfere, fino a scendere a 5 atmosfere per le bici da città».
Scopriamo il New Slick
«Se pensiamo ad uno sviluppo agonistico? Ci pensiamo da sempre – conclude Coianiz – Ma per ora ovviamente non intendiamo mettere l’accento su questo aspetto. Quando la ricerca e lo sviluppo consentiranno di creare un polimero super performante come vogliamo noi allora ci punteremo. Però, ripeto, siamo alla quarta miscela in cinque anni. Quindi siamo in continua evoluzione».
In tal senso i prodotti top di gamma per la strada sono lo Slick e il New Slick. Anche gli stradisti puri possono usarli con decisione. In particolare il New Slick ha la mescola Aither 1.1 (nuova) che lo rende veloce e anche leggero, se si pensa che pesa 434 grammi ed ha una sezione da 25 millimetri. Inoltre è disponibile in ben 10 colori, per chi è attento all’estetica e punta al total look. La durezza del New Slick corrisponde ad una pressione di 7,8 bar. Per le specialissime le misure delle coperture “airless” (cioè piene) sono: 23, 25, 28 e 32 millimetri.