Napoli, quasi una Liegi: l’avvertimento di Illiano

14.05.2022
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«Ci sarà il mondo – dice Illiano – gente che viene a parcheggiare al mio Lido di Acherusia, che sta a 500 metri dal percorso. Poi ci saranno quelli da Benevento e Caserta. Tanti verranno in bici, perché è il percorso di quelli che partono la mattina da Napoli e Caserta. Fanno Bacoli e Monte di Procida, poi tornano. Ho fatto vedere al sindaco che secondo Strava da queste parti passa una media di 7.000 ciclisti a settimana. Capito perché si potrebbe investire nel ciclismo in Campania?».

Strade da classiche

Tappa di Napoli dedicata a Procida, Capitale italiana della cultura: poche ore alla partenza. Quaggiù Raffaele Illiano è un po’ l’anima del ciclismo. Professionista dal 2002 al 2010, una tappa vinta alla Tirreno del 2008 e la maglia azzurra dell’Intergiro nel 2004, da quando si è ritirato si è dedicato alla biomeccanica, allo stabilimento balneare di famiglia e all’organizzare viaggi in bici alla scoperta della regione. A giugno arriverà la laurea in Scienze Motorie, mentre di recente ha messo in bici Fabio Cannavaro, che vive e lavora nel pallone, ma si diverte su due ruote.

«Sarà una piccola Liegi – dice descrivendo la tappa – che in effetti si potrebbe trasformare in una classica. Qua intorno ci sono parecchi imprenditori che potrebbero essere coinvolti, ci si potrebbe lavorare. Paesaggisticamente i posti sono stupendi. Si potrebbe fare un anello grande per coinvolgere altri Comuni, poi cinque giri del circuito di Procida. Sarebbe un bel Giro di Campania, ma dovresti farlo a marzo-aprile o settembre-ottobre, perché sennò dai fastidio alla stagione balneare. Qua è pieno di ristoranti che fanno cerimonie, quando si è saputo che avrebbero chiuso le strade, qualcuno ha protestato».

Nel 2008, Illiano batte Gasparotto alla Tirreno-Adriatico
Nel 2008, Illiano batte Gasparotto alla Tirreno-Adriatico
Parliamo di questa tappa, cosa ti aspetti?

La salita di Monte di Procida ha media del 6-7 per cento ed è dritta. Ha giusto due curve. Secondo me il velocista si stacca, anche perché farà caldo. Ieri l’ho fatta in bici e c’erano 29 gradi. Quindi si fa questa salita di 2 chilometri, scendi, costeggi il mare e poi sali per un altro chilometro e scendi ancora.

E’ vero che nel percorso c’è una salita che sul Garibaldi non viene riportata?

Una salita di un chilometro al 15 per cento, confermo, fra Monte di Procida e Lago Lucrino. Vieni da un rettilineo, fai la discesa e nel bel mezzo di una curva veloce a sinistra, c’è questo imbocco che non si vede. Chi non riesce a cambiare, rischia che gli vada giù la catena e se si pianta, fa il tappo. E’ un tratto ripido, i velocisti si staccano tutti. L’altro giorno mi ha chiamato Bramati. Gli ho detto che se Cavendish riesce ad arrivare allo sprint, allora sta andando proprio fortissimo. Anche perché la discesa è dritta e ripida, non puoi recuperare.

Vedi andar via la fuga?

Senza dubbio. Può essere la tappa per Nibali, ma anche di Conti, Ulissi o Van der Poel. Poi c’è da vedere come corrono. E’ venuto a provarla anche Pozzovivo. Ieri ci sono voluti 70 chilometri prima che partisse la fuga, oggi potrebbe partire subito dopo il via…

Addirittura?

A Napoli si parte subito da via Petrarca, che è messa male ed è subito in salita per 2 chilometri. Poi si va a Bagnoli in discesa e si risale verso la solfatara di Pozzuoli. Un avvio così si presta per andare via subito. Se invece arrivano compatti al circuito, allora la corsa esplode e li troviamo sparpagliati da tutte le parti.

Dopo i quattro giri sul Monte di Procida, c’è ancora salita per andare all’arrivo…

C’è un tratto veloce e ondulato. Sono salite che si fanno di rapporto, ma sono certo che all’arrivo saranno morti. Se pensate che domani c’è il tappone del Block Haus, capirete perché questo weekend lascerà il segno. Bisognerà vedere cosa fa Ciccone…

Lui magari penserà alla tappa di domani, in casa sua.

E’ da vedere, perché potrebbe giocare il jolly nel finale e mettersi alla prova in vista del Block Haus. Spero solo che non ci siano cadute. Mentre nelle nostre zone le strade sono in ottimo stato, a Napoli non ci hanno creduto e non hanno fatto tanto.

Illiano ha convertito a ciclismo Fabio Cannavaro, campione del mondo 2006 di calcio
Illiano ha convertito a ciclismo Fabio Cannavaro, campione del mondo 2006 di calcio
Quante volte hai pedalato sul percorso?

Tantissime, sono andato anche ieri sera. Tra una cosa e l’altra, ho riempito un hotel di australiani. Vi ricordate di Trent Wilson, che correva con me alla Selle Italia? E’ in Italia per il Giro con un gruppo di cicloturisti e seguono due settimane del Giro, prenotando in begli hotel. Credo sia gente che può spendere, infatti prenota solo in hotel di un certo tipo. Invece ho prenotato il ristorante per il gruppo di Rodolfo Massi.

Si parla di corsa e anche di turismo, insomma?

Esatto. Ci sono dei paesaggi stupendi, parliamo di un territorio stupendo. Se le istituzioni guardassero bene i numeri e ne capissero le potenzialità, potremmo davvero fare il boom col ciclismo quaggiù. E’ quello che mi piacerebbe fare, vediamo se il Giro in qualche modo ci darà una mano.