A Piancavallo Hindley semina e Kelderman raccoglie. Anche se a vincere è stato Tao Geoghagan Hart. Wilco Kelderman ha sfiorato la maglia rosa. Joao Almeida l’ha tenuta. Ma forse il protagonista di questa tappa è stato proprio Jai Hindley. E’ lui infatti che ha fatto saltare il banco. Che ha sgranato gli uomini di classifica. Che ha scortato il suo compagno sin sotto l’arrivo. E che ha fatto cedere Almeida. Un chilometro in più di salita e forse la maglia rosa questa sera era sulle spalle del suo capitano Kelderman.
Una trenata che fa male
Ai -11 l’australiano passa in testa. Senza neanche dare l’apparenza di forzare, frantuma il gruppo. Pozzovivo va indietro. Majka arranca. Fuglsang si sposta su un lato. Bilbao dà di spalle. Solo Nibali, resiste… per un po’.
«Abbiamo provato ad attaccare la maglia rosa sin da lontano – commenta il 24 enne di Perth – abbiamo imposto un grande ritmo per tutta la gara. E nella scalata finale abbiamo fatto il forcing. Prima ancora che alla tappa pensavamo al grande obiettivo», il riferimento è chiaro: vincere il Giro d’Italia con Kelderman.
Dopo l’arrivo il biondino salta sui rulli per il defaticamento. Di tutto il suo team sembra quello più fresco. Scherza con una ragazza dello staff ed è visibilmente soddisfatto. Ha svolto un ottimo lavoro per il suo capitano. E lo sa.
Wilco soddisfatto ma…
Kelderman intanto è assalito dai giornalisti olandesi. Lui sembra più pensieroso. Forse si aspettava di avere altre sensazioni. Soprattutto dopo le dichiarazioni dei giorni precedenti: «Sulle salite lunghe e con il freddo vado forte». Sì, forte ci è andato, ma dei tre di testa sembrava quello più in difficoltà.
Nella scalata finale quando la pendenza si è fatta più dolce, deve aver pensato che quella posizione gli poteva andare bene. Hindley continuava a menare. Geoghegan Hart addirittura saliva di 53. Bene così per Kelderman, che comunque può gioire. Un conto è vedersela con Nibali e Fuglsang alle calcagna e un conto è farlo con un “ragazzino”.
E così nel finale Hindley lo guarda e sembra dirgli adesso è il tuo momento, ma quando parte l’olandese non fa male. E l’inglese lo salta senza sforzo. Hindley si accoda e gli lascia i 6” di abbuono, preziosissimi in un Giro che in testa si gioca per pochi secondi.
Obiettivo: in rosa a Milano
«Oggi abbiamo fatto un grande passo in avanti verso il nostro goal – dice Matt Winston, uno dei direttori sportivi del Team Sunweb – Ma abbiamo anche speso molto. Domani nel giorno di riposo dobbiamo recuperare più energie possibili in vista dell’ultima settimana. Come ci arriviamo? Bene. In una buona posizione. Non dovremo controllare la corsa. In ogni caso le differenze sono davvero piccole. Le sensazioni per ora sono buone. Hindley ha svolto un lavoro incredibile oggi dura. Siamo andati vicini alla maglia rosa sull’Etna. Spero possa arrivare quella giusta a Milano. Direi che è stata una giornata più che perfetta».