Cinelli Vigorelli

Velodromo di Noto Cinelli, una storia di passione

17.11.2020
5 min
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La Sicilia è terra di arte, cultura, buon cibo e mare e paradossalmente sarebbe anche terra di velodromi. Non molti sanno che in Sicilia sono presenti ben quattro velodromi: Palermo, Paternò, Vittoria e Noto. Di questi solo l’ultimo citato è in attività e lo si deve alla passione e l’impegno di alcune persone e di Cinelli.

Per farci raccontare questa storia abbiamo contattato l’avvocato Marcello Marina che ci ha svelato come abbia fatto a coinvolgere Cinelli nell’attività del velodromo di Noto.
«Sono un appassionato di ciclismo e sono amico di Antonio Colombo il patron di Cinelli – ci spiega Marcello Marina – anche io faccio parte del Board della società Gruppo Spa che gestisce Cinelli e Columbus. Tutto è iniziato cinque anni fa quando ho aperto anche un negozio di bici Cinelli a Catania, si chiama 110+Rpm. Ci siamo dedicati allo scatto fisso e al gravel, quello che io chiamo il ciclismo alternativo»

Antonio Colombo con le Cinelli Vigorelli
Antonio Colombo al velodromo di Noto Cinelli con la flotta di Vigorelli
Antonio Colombo con le Cinelli Vigorelli
Antonio Colombo al velodromo di Noto Cinelli con le Vigorelli
Ma come è nata la collaborazione con il velodromo?

Tre anni fa incuriosito dalle vicende locali lessi che il sindaco di Noto Corrado Bonfanti aveva ottenuto dei finanziamenti per ristrutturare il velodromo. Lo contattai dicendogli che ero interessato all’iniziativa e che mi sarei adoperato per supportarlo.

In che modo lo hai supportato?

Chiamai Antonio Colombo gli spiegai tutto e lo invitai a Noto. La cosa gli piacque moltissimo. Devi sapere che Noto è famosa per l’arte, la Cattedrale è Patrimonio dell’Unesco e il velodromo è in centro città. E’ stato facile unire Cinelli che rappresenta l’arte della bicicletta con Noto che è una città d’arte.

Cinelli Vigorelli Cattedrale di Noto
La Cinelli Vigorelli davanti alla stupenda Cattedrale di Noto
Cinelli Vigorelli Cattedrale di Noto
La Cinelli Vigorelli davanti alla Cattedrale di Noto
In che modo Cinelli supporta l’attività del velodromo

Cinelli ha fornito 40 biciclette Vigorelli tutte graficate appositamente per il velodromo di Noto. Prima del Covid avevamo iniziato ad organizzare una serie di attività con il Cinelli Team per fare eventi di promozione. Abbiamo organizzato gare di Scratch e velocità e le abbiamo combinate con iniziative gravel. L’obiettivo è fare diventare il velodromo un centro di incontro, una palestra di ciclismo. Affinché il velodromo si sostenga c’è bisogno che vengano a pedalarci gli amatori. Tu pensa che mentre i figli si allenavano con il Professore La Rosa, che segue le categorie giovanili, i padri prendevano una Vigorelli e giravano nel velodromo. Solo coinvolgendo gli amatori si possono fare progetti di lungo termine.

Quindi il velodromo come scuola di ciclismo, giusto?

Sì, esatto. E ti dico di più, con il clima che abbiamo in Sicilia possiamo fare attività tutto l’anno. Pensa cosa vuol dire per gli atleti del Nord Europa. Non solo trovano il clima giusto, ma anche uno scenario fatto di arte, cibo e bellezza. Il velodromo può diventare un motore del turismo. Mi piacerebbe che in Italia riuscissimo a fare sistema e a creare un Trofeo Italiano della Pista itinerante, con il Vigorelli capofila. Questo darebbe visibilità agli impianti italiani anche all’estero e aiuterebbe tutto il movimento.

Marcello Marina al velodromo Noto Cinelli
Marcello Marina coordina una delle attività serali svolte nel velodromo
Marcello Marina al velodromo Noto Cinelli
Marcello Marina coordina una delle attività serali

L’esperienza del Professore

Oltre all’avvocato Marcello Marina abbiamo sentito anche il Professore La Rosa, 75 anni di cui la maggior parte passata sulle piste dei velodromi. E’ il responsabile del velodromo di Noto e segue l’attività delle categorie giovanili.

«In Sicilia avremmo grandi potenzialità, ma ci servirebbe che riaprissero i velodromi di Palermo e Vittoria. Pensa che il velodromo di Noto è tecnicamente buono, è dotato di illuminazione, con la pista in cemento con una sopraelevata di 35,5 gradi ed è omologato anche per le Olimpiadi. Sono venute anche le nazionali di Villa e Salvoldi a girare qui, la pista è buona. Pensa che quello di Vittoria sarebbe ancora più all’avanguardia. Peccato che il comune di Vittoria è commissariato e quindi le priorità sono altre».

Giovani su Cinelli Vigorelli
I giovani accorrono da tutta la Sicilia per svolgere attività su pista
Giovani su Cinelli Vigorelli
I giovani arrivano da tutta la Sicilia per allenarsi in pista
In che stato è l’attività in Sicilia?

I numeri sono più bassi rispetto ad altre regioni del Nord, anche se su pista c’è un buon movimento. Tieni presente che tutti i martedì e giovedì il velodromo è aperto e vengono gruppi di ragazzi da tutta la Sicilia, ma come puoi immaginare le distanze sono grandi e le strade non sempre ottime. Ci sono state molte richieste per venire a girare il sabato e la domenica e noi siamo stati sempre disponibili, proprio per aiutare tutto il movimento regionale a crescere. A Noto ci sarebbe una palazzina di servizi con una mini foresteria, ma non è terminata. Sarebbe importante averla operativa, così i ragazzi che vengono dalle zone più lontane potrebbero fermarsi a dormire una notte.

Cinelli Vigorelli
La grafica delle Cinelli Vigorelli è stata pensata appositamente per il velodromo di Noto
Cinelli Vigorelli
Grafica dedicata per le Cinelli Vigorelli
Cosa pensa delle iniziative di Cinelli di aprire il più possibile anche agli amatori?

E’ positivo, ben vengano gli amatori, poi capita spesso che i ragazzi si allenano e i loro padri si fermino a girare in pista. Cinelli aveva iniziato a fare delle iniziative e sono andate bene, i risultati si iniziavano a vedere, c’era interesse. Adesso con il Covid ci si è dovuti fermare, ma speriamo di ricominciare presto. Ce ne fossero di sponsor come Cinelli, così magari potremo riaprire anche altri velodromi.

E noi speriamo che si possa ripartire al più presto.