Viviani scrive il piano per Parigi: «Mi serve più pista»

08.08.2023
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GLASGOW – Se il vecchio leone manca la preda, prima o poi i giovani vorranno il suo posto. Forse anche per questo il bronzo di Viviani nell’eliminazione ha il sapore della conferma. Non certo quello della conquista, Elia è abituato a ben altre prede. Però un’altra volta, accanto a Ganna che stupisce, la sua presenza è quella del capo branco che non è ancora pronto per lasciare strada. Lo farà con un sorriso, ma quando deciderà lui. E per questo, al netto di tutto, lo disturba non poco che sia “solo” bronzo e non qualcosa di meglio. Questo lo firmo, sembra dire, per il futuro vedremo…

«Sicuramente sono contento della condizione – dice – però dobbiamo aggiustare il fatto che con una condizione così, sto raccogliendo poco. Nel senso che ieri potevo prendere una medaglia e oggi poteva essere una vittoria. Non è guardare il bicchiere mezzo vuoto, perché alla fine torno a casa con una bella medaglia di bronzo, però a pochi mondiali sono arrivato con una condizione così. Altre volte ho raccolto di più. Manca ancora la madison con Scartezzini e possiamo ancora fare una bella corsa e magari prendere una medaglia in una specialità olimpica. Eppure, il riassunto di questo mondiale da parte mia è che ho una condizione super e ad ora ho raccolto meno di quello che potevo».

Alla partenza si è visto un Viviani molto determinato: le imprecisioni nell’omnium gli hanno dato la carica
Alla partenza si è visto un Viviani molto determinato: le imprecisioni nell’omnium gli hanno dato la carica
Che cosa è mancato?

E’ stata sicuramente un’eliminazione subito pericolosa appena è partita (ci sono state due cadute fra l’olandese Buchli e Vernon che poi ha vinto, ndr) in cui però non ho preso rischi. Probabilmente invece, per vincere un mondiale, bisogna correrne qualcuno in più. Ho speso tanto e si è visto nelle ultime tre eliminazioni, nel senso che non ero brillante come Vernon, che ha preso più rischi, ma ha vinto il mondiale. Quindi diciamo che ho corso un’eliminazione come va corsa nell’omnium e non “one shot”, come per vincere il mondiale.

Hai speso troppo?

Esatto. E a vedere come è andata, l’ho pagata cara nell’ultimo sprint. Era chiaro che la guerra fosse fra me e Bibic per l’argento. Così io avevo la testa alla volata con Vernon, sperando con quella di passare Bibic, arrivando all’ultima volata facendone una di meno. Invece Bibic ha resistito nell’ultima curva e sono saltato io. Dopo la pausa per la caduta eravamo rimasti in otto e rispetto a Vernon ho speso parecchio di più.

Per non rimanere chiuso nelle retrovie, Viviani ha commesso l’errore di restare troppo a lungo in testa
Per non rimanere chiuso nelle retrovie, Viviani ha commesso l’errore di restare troppo a lungo in testa
Hai parlato di aggiustare qualcosa, a cosa ti riferivi?

Devo correre di più. Probabilmente l’anno prossimo faremo un calendario solo pista, nel senso che devo correre tutte le Coppe del mondo e le corse internazionali. Nelle prime tre prove dell’omnium ho corso male e, se voglio vincere, non posso permettermi di correre male alle prossime Olimpiadi. L’avvicinamento a questi mondiali non è stato dei migliori, con gli uomini e con le donne.

Lo dicono i risultati?

Nel maschile stiamo raccogliendo meno dello scorso anno, perché avvicinandoci alle Olimpiadi ovviamente la qualità di tutti si alza e non ci possiamo permettere di arrivarci zoppi o comunque con i meccanismi non allineati. Quest’anno ho fatto poche corse di livello internazionale, quindi non ho colto gli attimi giusti nello scratch e nell’eliminazione dell’omnium. Ho provato a rimediare nella corsa a punti buttandola sulle gambe. Benjamin Thomas ha corso come me, ma nelle prime tre prove ha fatto meglio ed è arrivato all’ultima prova con i 16 punti in più che mi hanno impedito di prendere la medaglia.

Una pacca sulla spalla dal vincitore Vernon, che quest’anno ha già vinto anche tre corse su strada
Una pacca sulla spalla dal vincitore Vernon, che quest’anno ha già vinto anche tre corse su strada
Quindi servono più corse?

Quindi devo correre. E correre vuol dire guardare a tutte le gare internazionali, che possono essere la Champions League, le Coppe del mondo del prossimo anno, ma anche gli europei di gennaio, per arrivare all’Olimpiade con più esperienza.

Questo vuol dire che metterai da parte la strada?

Ho fatto tanta pista prima di arrivare a questo mondiale. Tuttavia i campionati italiani o la Sei Giorni di Fiorenzuola sono certo bellissimi eventi, ma non sono Coppe del mondo e non sono su pista di 250 metri contro avversari così. Quindi è ovvio che quello manca. Devo fare più pista e meno strada: forse l’anno più difficile per me era proprio questo, a metà fra due terreni in cui provare a ottenere risultati. Il prossimo anno ci sono le Olimpiadi e quindi per me non sarà un problema sacrificare la strada per la pista.

Mondiale dell’eliminazione a Ethan Vernon (GBR, Soudal-Quick Step), 22 anni. Secondo il canadese Bibic
Mondiale dell’eliminazione a Ethan Vernon (GBR, Soudal-Quick Step), 22 anni. Secondo il canadese Bibic
Cosa si può dire dell’oro di Ganna ottenuto con quella rimonta pazzesca?

Abbiamo detto qualche anno fa che Pippo doveva raccogliere il testimone. Quindi è lui che deve portare la maglia iridata e salvare la trasferta. Ha vinto per 54 millesimi, una rimonta super con addosso tantissime pressioni. Gli auguro di rivincere la crono, che sarebbe un altro step importante di questa stagione. Comunque è il capitano che trascina l’Italia, l’abbiamo visto dall’anno scorso. E ha le gambe e il carattere per farlo.