Uno dei volti della MBH Bank-Ballan-Csb del futuro sarà quello di Leonardo Vesco, atleta brianzolo classe 2005. Anche lui arriva dal vivaio del Team Fratelli Giorgi e al suo secondo anno nella categoria under 23 sta cercando di capire quale sia la strada da seguire. La crescita, com’è giusto che sia, sta arrivando con passi giusti e determinati. Vesco ha già assaporato la vittoria, sia nella passata stagione che quest’anno. Due successi che hanno fatto capire a Gianluca Valoti e allo staff del team bergamasco di aver in mano un atleta che, se gestito bene, sarà una pedina importante nel passaggio a professional nel 2026.


In cerca di conferme
Come ci aveva già anticipato Antonio Bevilacqua l’obiettivo della MBH Bank-Ballan-Csb sarà quello di valorizzare i ragazzi cresciuti in questi anni e di fare in modo che abbiano un confronto costante con i professionisti. Mentre i corridori che ancora rientrano nella categoria under 23 potranno crescere e maturare correndo con i pari età. Leonardo Vesco si colloca perfettamente tra i ragazzi con davanti ancora un ampio margine di miglioramento.
«Nel mese di giugno ho corso un bel Giro di Campania – ci racconta – e ho disputato la mia prima gara della stagione tra i professionisti, il Giro dell’Appennino. L’anno scorso avevo chiuso il calendario con la Coppa Agostoni assaggiando già il mondo dei grandi. Ora sono in un periodo di stacco prima di rimettere il numero sulla schiena ad agosto, quando correrò nelle gare internazionali under 23. Ce ne sono parecchie: Capodarco, Poggiana, Giro del Veneto, Giro del Friuli: voglio farmi trovare pronto».


Nessuna corsa a tappe nella prima parte dell’anno, come mai?
E’ una scelta presa fin dall’inverno con il team, il Giro Next Gen e il Giro della Valle d’Aosta sono gare impegnative che in futuro vorrei inserire nel mio calendario, ma è giusto fare certi passi in maniera graduale.
Valoti ha speso belle parole nei tuoi confronti, la squadra crede molto in te…
Vero, è una cosa che mi fa molto piacere. A me tocca cercare di ottenere sempre il massimo in ogni gara. Sono contento di aver vinto una tappa al Giro della Campania ed è stata una bella risposta al lavoro fatto. La squadra ha un piano per farmi crescere e questo mi dà tanta fiducia. Poi vedremo, il futuro ci darà le risposte.


Quali sono gli aspetti sui quali ancora devi scoprirti?
Le salite lunghe, non avendo ancora fatto corse a tappe come il Giro Next Gen o il Valle d’Aosta. Mi piacerebbe fare queste gare per capire se sono un corridore da Classiche o da Grandi Giri.
Ti è dispiaciuto non fare queste gare?
Con la MBH Bank-Ballan ho sempre avuto modo di fare belle gare. L’anno scorso ho corso in Belgio prima alla Youngster e poi alla Liegi U23. Mentre quest’anno, in Francia, ho preso parte al Tour de Bretagne. Soprattutto quest’ultima è un’esperienza che mi è servita molto, infatti una volta tornato ho raccolto due vittorie.


Queste esperienze internazionali, Belgio e Francia, cosa ti hanno lasciato?
E’ tutto un altro modo di correre, dove i ritmi sono più alti. Capisci davvero cosa si intende quando ti dicono che è importante rimanere sempre nelle prime posizioni. Su quelle strade la corsa può cambiare da un momento all’altro, bisogna stare sempre attenti.
Sogni di diventare un corridore da Classiche o da lunghe salite?
Voglio prima di tutto scoprirmi, adesso non sogno. Sogno di diventare professionista, questo sì. Al momento mi sento forte negli arrivi impegnativi e in volate molto ristrette, con quattro o cinque avversari. Poi vedremo con il passare degli anni come mi svilupperò.