Si torna a Imola per il tricolore: tre crono e strada pro’

15.06.2021
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Ritorno a Imola, a casa degli organizzatori della Nuova Placci, che fanno capo a Marco Selleri e Marco Pavarini, che negli ultimi dieci mesi hanno organizzato la ripresa delle corse con Extra Giro 2020, la prima corsa a tappe con il Giro U23 del 2020, il mondiale, sette corse in nove giorni nella recente primavera, il Giro d’Italia U23 del 2021 e da venerdì a domenica i campionati italiani: crono per donne junior, donne elite e uomini elite; strada per gli uomini elite. Trattandosi di organizzatori che non lo fanno di mestiere, si capisce bene che lo sforzo sia notevole. Soprattutto in una fase storica in cui anche solo per prendere dei contributi pubblici regolarmente assegnati c’è da continuare a produrre documenti, anche oltre quelli richiesti al momento dell’erogazione.

«Al punto che due settimane prima del Giro d’Italia U23 – dice Selleri con una punta di amarezza – ci siamo guardati e ci siamo chiesti se davvero valesse la pena partire. Siamo arrivati per gradi a questo livello, ogni anno sono aumentati l’impegno e le nostre competenze. Le risorse sono sempre le stesse e si passa più tempo a risolvere problemi che ad organizzare, rendere migliore il prodotto, cercare nuovi sponsor. Il mondiale non è ancora chiuso e questo ha fatto sì che ci sia mancata la liquidità per lavorare al resto. Perciò adesso siamo concentrati su campionati italiani, poi domenica sera tireremo una bella riga».

Cambio di passo

Due giorni di gara: le crono venerdì, la gara su strada domenica. Le prime a Faenza, le seconde da Bellaria a Imola, su quel circuito finale dei mondiali già collaudato con le salite di Mazzolano e Gallisterna (foto di apertura) che hanno consentito ad Alaphilippe e prima ancora ad Anna van der Breggen di conquistare il simbolo iridato che rimetteranno in palio a settembre sulle stradine di Leuven.

La gara su strada degli uomini presenta un dislivello importante di 3.677 metri concentrati in 225,9 chilometri. Percorso tosto e temperature che si annunciano torride.

Il via dalla riviera romagnola, poi via verso Faenza e da Brisighella prima scalata verso Monticino, per poi affrontare la Gallisterna ed entrare per il primo passaggio nell’autodromo. Di qui, si faranno quattro giri del circuito che comprenderà anche la salita di Mazzolano.

Mazzolano e Gallisterna, già salite simbolo dei mondiali 2020
La salita di Mazzolano, la prima nel circuito dei pro’, che ricalca in parte quello dei mondiali
La Gallisterna, salita ben nota per aver deciso i mondiali del 2020

Strade chiuse

Farà molto caldo, Selleri lo conferma. Così come conferma che dal primo giugno è possibile la presenza di pubblico agli eventi sportivi all’aperto, purché si ricorra alle mascherine. Pare che a Castelfranco Veneto, per l’arrivo dell’ultima tappa del Giro dp’Italia U23, ci fosse un pubblico all’altezza delle più grandi gare dei professionisti.

«E’ tutto pronto – dice Selleri – anche se potrò dirlo davvero quando anche l’ultima gara sarà partita. Dal punto di vista delle garanzie sul percorso, non cambia nulla rispetto al mondiale. Invece la situazione è molto più semplice dal punto di vista della circolazione. Per i mondiali dovemmo chiudere le strade dalla tale ora del mattino e fino a sera, per i campionati italiani, si aspetta il fine corsa e si riapre alla circolazione. Di fatto ci sarà chiusura ogni 20 minuti circa, come per una qualunque corsa in linea».

Crono torride

Le crono, si diceva, partono e arrivano a Faenza. Diciamo che è abbastanza insolito questo sparpaglio di categorie sul territorio nazionale, per cui sarà la Toscana sabato ad ospitare la prova su strada degli U23, mentre le donne elite, che venerdì si giocano la crono a Faenza, dovranno poi scendere ad Alberobello per la prova su strada. Questioni certamente di budget, di cui fanno le spese però spettatori e atleti. Non necessariamente in quest’ordine.

Le donne elite corrono sulla distanza di 33,3 chilometri, con due salitelle: Rocca di Poggiolo e Cima Sabbioni. Le donne junior avranno un percorso appena vallonato, mentre gli uomini elite si misureranno su una distanza importante, 45,7 chilometri, le stesse salite delle donne elite più quella di via Agello. Se il caldo sarà all’altezza delle previsioni, anche la crono sarà una prova a sfinimento.