La risposta di Evenepoel a Tadej? Una ventata di ironia

27.09.2024
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WETZIKON (Svizzera) – Per capire quanto quei due non si amino o comunque abbiano fiutato sportivamente l’uno il sangue dell’altro, basta iniziare dalla risposta che Evenepoel ha dato alla battutina perfida con cui ieri sera Pogacar aveva chiuso la sua conferenza stampa. Richiesto sul rivale belga, lo sloveno ne aveva lodato le abilità e il sangue freddo nella crono. Ma poi, quasi a volerlo tenere distante, aveva detto che la gara su strada sarà un’altra cosa. Aveva parlato di «a different game».

A Remco l’hanno riferito senz’altro. E allo stesso modo in cui la risposta di Pogacar sembrava pensata per l’uso, anche il commento del belga è sottile. Ironico e apparentemente scanzonato: eppure conoscendolo, se l’è legata al dito. Ecco quello che ha detto stamattina il belga, che ha riunito i giornalisti nel suo hotel prima di uscire in allenamento.

«Sarà davvero un altro gioco – ha detto – con una bici diversa, quindi una gara diversa. Ci saranno anche più ciclisti. Non sei da solo, quindi è esattamente un gioco diverso. Voglio dire, sappiamo tutti cos’è una gara ciclistica, quindi non è una novità».

Poi si è voltato verso i compagni, con una risatina che ha fatto capire più di altre parole. Senza Van Aert, che pure gli avrebbe coperto le spalle, il Belgio sarà tutto votato alla sua causa. Per vincere un mondiale serve gente forte e determinata. Per vincerlo contro Pogacar va tutto elevato al quadrato.

Evenepoel è sembrato molto calmo e più aperto all’approfondimento di Pogacar
Evenepoel è sembrato molto calmo e più aperto all’approfondimento di Pogacar
Cosa hai imparato da ieri, guardando la gara degli juniores?

Niente. Abbiamo guardato la loro gara, ma penso che non si possa paragonare alla nostra. Il gruppo è esploso già prima della caduta locale e in più pioveva. Noi avremo condizioni asciutte, quindi non ci sono troppi punti in comune. Penso che sia più importante guardare la gara under 23 di oggi. In ogni caso non abbiamo ancora fatto la riunione tecnica, quindi non so come correremo.

Che tipo di corsa vorresti?

Se devo credere ai giornali, ci sono due grandi favoriti. Quindi penso che i loro team debbano cercare di prendere il controllo della gara. Ma dipende da come si svilupperà la gara una volta entrati nel circuito. E’ sempre speciale gareggiare al mondiale, quindi dovremo valutare giro dopo giro e assicurarci di essere in grado e aperti per fronteggiare situazioni di gare multiple.

La crono iridata ha seguito la crono e la strada delle Olimpiadi. Manca una vittoria per l’enplein
La crono iridata ha seguito la crono e la strada delle Olimpiadi. Manca una vittoria per l’enplein
Dopo la stagione trionfale che hai avuto arrivi qui più rilassato del solito?

Penso di essere sempre abbastanza rilassato, ma la mentalità rimane la stessa. Voglio puntare al massimo e do il 100% di me stesso, come faccio sempre. E se poi verrà una vittoria, allora sarà stato un giorno super buono. Altrimenti, se non succederà… così è la vita. Penso che si debba sempre cercare di motivarsi, non importa in quale situazione. Quindi è abbastanza chiaro che sono rilassato, ma ancora molto motivato per le ultime due, tre settimane della stagione. Qui avremo a che fare con un percorso duro, un sacco di cambi di ritmo e di salite, quindi sarà una gara lunga e dura. Ma forse un po’ meno del previsto, almeno pensavamo che il tratto in linea fosse più impegnativo…

Ti sei allenato in Spagna con Van der Poel, come valuteresti la sua condizione in salita, vedendo questo percorso?

L’ultimo allenamento che abbiamo fatto insieme, per lui non è stato molto buono (ride, ndr). Penso che sia migliorato al Giro del Lussemburgo. E’ un corridore che sa come entrare in forma al momento giusto. Alla fine saranno passate tre settimane tra quell’allenamento e la gara di domenica, quindi sono abbastanza convinto che sarà in buona forma. E’ anche chiaro che Mathieu è un po’ più pesante di me e Tadej, quindi dovrà sollevare quel peso a ogni singolo giro. Questo potrebbe forse costargli un po’ di energie nel finale. Però è un corridore di livello mondiale, quindi non puoi mai darlo per morto, finché non è finita davvero.

Evenepoel pensa che il percorso sia duro per Van der Poel: ma gli atleti di questa classe non vanno sottovalutati
Evenepoel pensa che il percorso sia duro per Van der Poel: ma gli atleti di questa classe non vanno sottovalutati
Pensi che dopo quell’allenamento con te in Spagna si sia demotivato?

No, è quasi impossibile. E’ sempre molto motivato e sa come ricaricare le batterie dopo un periodo difficile. Quindi penso che sarà pronto.

Si può pensare che in qualche modo sarete alleati per battere Pogacar, anche solo per il fatto che parlate olandese?

No, penso che sia abbastanza semplice da capire. Sono qui con la nazionale del Belgio, non con l’Olanda. Non sarò mai loro alleato. Abbiamo il nostro piano e dobbiamo cercare di correre nel modo migliore per me e non per Mathieu. Non faremo accordi con altre nazioni.

Remco, domenica vorresti ritrovarti da solo con Pogacar ai 5 chilometri dall’arrivo?

Se non ci sono altre opzioni, penso che non avrei scelta. So che Tadej è un corridore molto veloce, ha un ottimo sprint. Ovviamente è una gara di 280 chilometri, quindi lo sprint potrebbe essere un po’ diverso. Ma se quella fosse la situazione, allora la accetterei e proverei a fare lo sprint per cercare di vincere. Il finale non è durissimo, quei 5 chilometri sono veloci, ma dopo una gara così lunga saranno ugualmente impegnativi. 

Ieri Pogacar ha punzecchiato Evenepoel, che stamattina ha risposto con l’ironia
Ieri Pogacar ha punzecchiato Evenepoel, che stamattina ha risposto con l’ironia
Saresti disposto a collaborare con lui fino all’ultimo, dato che è così veloce?

Se parliamo dello sprint in una corsa a tappe, in cui ci sono in ballo anche altri interessi, allora forse il risultato di uno sprint a due sarebbe già abbastanza definito. Ma al mondiale è diverso. C’è qualcosa da conquistare al traguardo, quindi penso che sarebbe nel mio diritto non tirare più negli ultimi chilometri. Tadej ha dimostrato un paio di volte di essere il più veloce di noi due, quindi ci sarà da vedere. E spero anche che alle nostre spalle non ci sia un gruppo che può rimontare (sorride, ndr). Tadej si è ritrovato in quella situazione una volta al Fiandre e non è andata bene. Se vai verso il traguardo del mondiale, vuoi vincere. Ma ovviamente, anche gli altri hanno medaglie da conquistare. Spero io non debba trovarmi nella stessa situazione.

E’ facile adattarsi a una situazione simile, per te che di solito tiri dritto sino in fondo?

No, credo di averlo già imparato soprattutto al Tour, dove ho dovuto correre in modalità più difensiva. Penso che il Tour mi abbia davvero insegnato a pedalare con una maturità superiore, diciamo, e anche a pensare un po’ di più.  Quindi penso che se domenica la situazione sarà quella, non mi troverò di fronte a qualcosa di nuovo.

Eveneoel racconta che al Tour ha imparato a correre in modo più conservativo
Eveneoel racconta che al Tour ha imparato a correre in modo più conservativo
Senti una pressione aggiuntiva, dato che sei sul punto di centrare la seconda doppietta, dopo quella olimpica?

No, è una cosa che mi spinge e basta. Sarebbe folle riuscirci ed è sempre più facile parlarne che correre per farlo. Quindi dovremo vedere come andrà. Certo, ora che ne ho tre su quattro, sono un po’ più vicino che lontano. Ci proveremo e si vedrà.

Negli ultimi anni, il Belgio ha raccolto molti successi: merito dei grandi corridori, ma anche del cittì Vanthourenhout. Qual è secondo te la sua migliore qualità come tecnico della nazionale?

Penso che Sven sia davvero bravo a creare un rapporto professionale tra i nuovi corridori che entrano nella nazionale. E’ anche piuttosto rilassato e giovane e questo aiuta. Conosce il ciclismo un po’ meglio dei tecnici più anziani, coglie bene certe situazioni e questo è molto positivo per il gruppo. Certo, è sempre più facile lavorare con un gruppo forte, con leader forti: nazionali forti e corridori forti. Ma ovviamente, devi essere anche in grado di gestire la pressione. E penso che lui l’abbia fatto molto bene. Di sicuro chi dovrà sostituire Sven avrà un compito difficile.

La crono iridata ha seguito la crono e la strada delle Olimpiadi. A Evenepoel manca una vittoria per l’enplein
La crono iridata ha seguito la crono e la strada delle Olimpiadi. Manca una vittoria per l’enplein
Se dovessi indicare tre corridori per il podio, quali nomi faresti?

Non lo farò. E’ un campionato del mondo, ci sono sempre delle sorprese. Chi potrebbe esserlo? Faccio un nome secco: Victor Campenaerts…

Il compagno di nazionale solleva lo sguardo dal punto in cui lo teneva fisso da un pezzo, si volta verso di lui e sorride. Ridono tutti. Il tempo delle interviste con le televisioni e poi andranno a pedalare sul percorso. Cresce la sensazione che stiamo per assistere a un mondiale di rara intensità.