SWI viaggia veloce con i nuovi ambassador

11.10.2022
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Il brand svizzero SWI, specializzato nella realizzazione di telai in carbonio, ha di recente annunciato l’ingresso di due nuovi ambassador nel proprio team. Dopo il due volte campione del mondo Paolo Bettini, l’azienda ha deciso di affidare la propria immagine a due sportivi che non arrivano dal mondo del ciclismo. Si tratta di Marco Mapelli e Raffaele Marciello, piloti del campionato GT World Series. Di recente Marciello si è aggiudicato la prestigiosa 24 ore di Spa. 

A sinistra Luca Paolini insieme a Raffaele Marciello, nuovo ambassador di SWI
A sinistra Luca Paolini insieme a Raffaele Marciello, nuovo ambassador di SWI

Oltre il ciclismo

Con questa operazione il brand svizzero rafforza la sua intenzione di abbracciare un pubblico sempre più ampio, che va oltre a quello strettamente legato al mondo del ciclismo. In SWI considerano infatti la bicicletta un mezzo trasversale, che può essere utilizzato da atleti di ogni disciplina sportiva nei loro allenamenti quotidiani. 

Marco Mapelli e Raffaele Marciello utilizzano regolarmente la bicicletta per affinare la loro forma in vista delle gare automobilistiche alle quali dovranno partecipare. Marciello percorre circa 6.000 chilometri all’anno mentre Mapelli arriva addirittura a toccare i 15.000. Numeri da granfondista evoluto.

E’ lo stesso Mapelli a raccontarci dei suoi allenamenti in bicicletta: «Quando esco in bicicletta seguo delle tabelle ad alta intensità che mi aiutano a mantenere la forma fisica. Come per chi corre in bici, anche per noi piloti il peso è molto importante». 

La SWI Thrama è leggerissima, solamente 6,9 chili nella taglia L
La SWI Thrama è leggerissima, solamente 6,9 chili nella taglia L

Ecco la Thrama

Nei loro allenamenti in bicicletta i due piloti possono contare sul top di gamma di SWI. Si tratta del modello Thrama, il primo telaio firmato dalla casa elvetica. Il giudizio di entrambi i piloti sulla nuova bici è davvero positivo come ci conferma per primo lo stesso Mapelli: «Appena ho provato Thrama mi sono sentito subito a mio agio, come fosse stata cucita apposta per me. In SWI sono riusciti a trovare un compromesso tra rigidità e comodità che non avevo mai provato. Da oggi anche seguire le tabelle sarà meno faticoso e più divertente».

Marciello è rimasto invece impressionato dal peso di Thrama: «Mi ha colpito immediatamente la leggerezza della bicicletta. Dopo che Luca Paolini me l’ha portata, l’ho pesata e nella configurazione disc in taglia L il peso è solamente di 6,9 kg, pazzesco. Un dettaglio che in salita si fa sentire eccome. E poi la comodità, il modo in cui attenua le asperità dell’asfalto. In confronto alle altre bici che ho provato è certamente la più confortevole».

Anche Paolo Kessisoglu pedala in sella alla SWI Thrama, qui alla 24h Castelli (foto Chiara Redaschi)
Anche Paolo Kessisoglu pedala in sella alla SWI Thrama, qui alla 24h Castelli (foto Chiara Redaschi)

Anche un artista

Paolo Bettini, Marco Mapelli e Raffaele Marciello saranno affiancati nel loro ruolo di ambassador da Paolo Kessisoglu, volto amatissimo dal pubblico e da molti anni appassionato ciclista. 

Per Kessisoglu la bici è una vera passione che lo aiuta a rilassarsi e tenersi in forma: «Pedalare per me è un momento fondamentale – racconta –  sia per il corpo che per la mente. Ho iniziato ad andare in bici seriamente da una decina d’anni, a causa di un incidente in moto. Il medico che mi seguiva mi ha detto di provare a praticare il ciclismo ed è stato amore a prima vista. Ho capito immediatamente una cosa: mi piaceva molto più la salita che la pianura».

Paolo Kessisoglu pedala in sella ad una Thrama già da qualche tempo. Ecco il suo giudizio: «Ero abituato a delle biciclette che più sono performanti più sono “dure”, scomode, difficili da guidare. Invece quello che mi ha stupito di Thrama è il fatto che riesca a tenere insieme queste due caratteristiche per me fondamentali, la performance e il comfort. La definirei una bici “sincera”: un mezzo che senti immediatamente affidabile, che dalla prima pedalata capisci che non ti tradirà, soprattutto nei momenti più delicati come in discesa e in curva». 

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