Da oltre dieci anni, Spiuk rappresenta un brand ben presente nel panorama ciclistico italiano. Nata in Spagna, e distribuita inizialmente tramite due importatori distinti, l’azienda ha compiuto un importante salto di qualità nel 2019, quando ha deciso di gestire direttamente le vendite sul territorio italiano. Questo cambio di rotta ha segnato una vera e propria svolta, consentendo di accedere al magazzino centrale e di ampliare sensibilmente la gamma di prodotti disponibili, dai caschi alle calzature, fino alle collezioni di abbigliamento tecnico e agli accessori per ogni specialità del ciclismo.
La nuova organizzazione ha reso Spiuk molto più competitiva sul mercato nazionale, grazie a una logistica snella, consegne rapide e una capacità di risposta immediata alle richieste dei rivenditori. L’obiettivo? Offrire un catalogo ampio, aggiornato e di alta qualità, in grado di soddisfare le esigenze dei ciclisti italiani, professionisti e amatori.
Per conoscere più da vicino questa storica realtà dei Paesi Baschi, abbiamo fatto due chiacchiere con Fabrizio Cazzola che di Spiuk è il country manager per l’Italia.


Da quanti anni Spiuk è presente sul mercato italiano, e come si è evoluta la sua presenza nel tempo?
Spiuk è presente sul mercato italiano da oltre dieci anni. In una prima fase, abbiamo collaborato con due diversi distributori. Dal 2019, invece, gestiamo direttamente la vendita sul territorio, e questo ha segnato una svolta importante. Accedendo direttamente al magazzino centrale di Spiuk, abbiamo potuto ampliare notevolmente la nostra offerta, introducendo collezioni di abbigliamento e nuovi accessori. Questo ci ha permesso di essere molto più competitivi, coprendo in modo completo le esigenze dei negozi italiani con un catalogo ampio e aggiornato.
Qual è la copertura della rete vendita Spiuk in Italia e quali sono i canali di distribuzione principali?
La nostra struttura è estremamente lineare, come se fossimo un’azienda italiana a tutti gli effetti. Lavoriamo con una rete di agenti suddivisi per regioni, che dialogano direttamente sia con la sede in Spagna che con i rivenditori italiani. Ogni punto vendita ha accesso al nostro portale B2B, collegato in tempo reale con il magazzino centrale, e può ordinare anche un singolo pezzo con consegne rapide, spesso in soli tre giorni. Dal 2025, abbiamo lanciato anche la linea di abbigliamento “custom”, prodotta interamente in Spagna: stiamo già riscontrando un buon successo sia tra i negozi che tra i clienti finali. Oggi possiamo dire di offrire un servizio completo al 100% ai nostri partner commerciali.


Quali categorie di prodotto registrano il maggiore interesse in Italia? Esistono differenze tra i vari segmenti di ciclisti?
Il nostro prodotto di punta in Italia è sicuramente la scarpa, sia da strada che “off-road”. Grazie alla tecnologia BOA, alla qualità dei materiali e a un prezzo molto competitivo, siamo riusciti a ritagliarci uno spazio importante in un mercato molto affollato. Anche per le eBike offriamo calzature “ad hoc”. Un altro comparto in crescita è quello dei caschi, dove Spiuk vanta una lunga tradizione. Abbiamo un’offerta che va dal modello “entry-level” a quello professionale, con la possibilità di personalizzazione per team e negozi. La grande sfida per il 2025 è affermarci definitivamente anche nel segmento dell’abbigliamento tecnico, sia con le collezioni pronte (come la Capsule Collection) che con il “custom”. In Spagna, Spiuk è legata a un’azienda produttrice interna, garanzia di qualità e controllo diretto della filiera.
Quali sono i principali vantaggi distintivi di un prodotto Spiuk rispetto alla concorrenza?
Il vero valore aggiunto di Spiuk è la possibilità di acquistare da un’azienda solida, trasparente e reattiva, con un ottimo rapporto qualità-prezzo. Collaboriamo con fornitori leader a livello mondiale come BOA, Elastic Interface, Dolomite, Carvico: tutte aziende che elevano il livello tecnico dei nostri prodotti… Puntiamo molto su precisione, affidabilità e rapidità: vogliamo rispondere in modo immediato alle esigenze del mercato e dei negozi. Siamo stati per anni un riferimento in Spagna, ora l’obiettivo è consolidarci anche tra i protagonisti europei.


Spiuk, presente in ben 22 Paesi nel mondo, ha trovato nei mercati italiano e francese i suoi principali sbocchi esteri, dove opera con vendita diretta. Tra i suoi prodotti, spicca a livello globale la scarpa da gravel Loma – best-seller assoluto – mentre il colore bianco si conferma il più richiesto sia per le scarpe che per i caschi. La linea Anatomic, pensata per ciclisti amatoriali e di livello intermedio, è tra le più apprezzate. Il marchio collabora con team internazionali come la Professional Wagner Bazin WB, attiva in Francia e Belgio, e il Soudal Lee Cougan di Leonardo Paez in Italia, continuando a sostenere numerosi team locali grazie alla propria rete di distributori e agenti.