Pur essendo una realtà estremamente giovane (è nata nel periodo Covid, ndr), Regola Bikes si è presentata fin da subito con idee molto chiare e ambiziose. Realizzare biciclette di alta qualità e garantire massima flessibilità nei confronti di negozianti e privati.
Il brand creato nel 2020 da Fabrizio Pasolini e Nicola Percivaldi fin dai suoi esordi ha voluto guardare anche al mercato internazionale come vetrina ideale per poter presentare i propri prodotti e soprattutto la propria “filosofia” di vendita. Si spiega così la presenza dell’azienda a Eurobike con Nicola Percivaldi nel ruolo di “ambasciatore” del brand alla ricerca di contatti con nuovi partner tecnici e soprattutto potenziali distributori internazionali.
Per fare un punto sulla loro partecipazione a Eurobike e più in generale sulle prospettive di crescita di Regola Bikes abbiamo deciso di sentire proprio Nicola Percivaldi prima della pausa estiva.
Che sensazioni avete colto a Eurobike sulla situazione del mercato ciclo a livello internazionale e perché per voi di Regola Bikes era importante esserci, seppure come semplici visitatori?
La sensazione che ne abbiamo ricavato è che il mercato del ciclo stia ancora attraversando una fase di calma dopo l’euforia degli ultimi 2 anni. Molte aziende sembrano navigare a vista in attesa di poter capire come evolverà la situazione nella seconda parte dell’anno e soprattutto nel 2024. Per quel che ci riguarda, è stato molto importante essere presenti a Francoforte. In Germania abbiamo avuto modo di incontrare i partner tecnici con i quali già collaboriamo e conoscerne dei nuovi. Per noi è stato soprattutto importante entrare in contatto con potenziali distributori.
La vostra idea è sempre quella di aprirvi al mercato internazionale?
Esatto. Fin dall’inizio il mio socio Fabrizio Pasolini ed io abbiamo sempre pensato che fosse importante non limitarci alla sola Italia, ma che fosse altrettanto importante farci conoscere all’estero. Per farlo è però necessario avere il supporto di distributori altamente qualificati in grado di capire il nostro prodotto e soprattutto il nostro modo di operare. A Eurobike abbiamo stabilito degli ottimi contatti, in particolare con un distributore molto importante. A settembre ci incontreremo qui da noi in Italia e speriamo di poter iniziare presto una collaborazione.
Quali sono stati i punti di forza sui quali avete puntato a Eurobike per convincere i potenziali distributori?
Gli abbiamo parlato dei nostri prodotti, di come vengono realizzati i nostri telai e di come la loro qualità si accompagni a prezzi altamente competitivi. Abbiamo inoltre spiegato loro quella che è la “non” regola che abbiamo pensato fin da subito per i rivenditori. Noi nasciamo come negozianti e conosciamo bene le problematiche che i negozi di bici devono affrontare ogni giorno con i brand con i quali lavorano, in particolare l’obbligo di dover fare dei programmi per poter ordinare le biciclette. Con Regola Bikes tutto ciò non avviene, non esistono regole alle quali sottostare.
In che modo lavorano con voi?
Ai negozianti che lavorano con noi non viene imposto alcun minimo d’ordine. Se uno desidera fare un programma siamo naturalmente disponibili, in caso contrario non abbiamo alcun problema. E’ importante che il negoziante si senta parte della “famiglia Regola Bikes”. In noi potrà sempre trovare un partner disponibile, pronto ad ascoltarlo e aiutarlo in qualsiasi momento. Anche per questo invitiamo tutti i negozianti che fossero interessati a diventare nostri rivenditori a non esitare nel contattarci.
Per quel che riguarda invece il rapporto con il cliente finale come vi comportate?
Anche in questo caso massima flessibilità e disponibilità. Chi vuole una Regola Bikes deve sentirsi libero di avere una bicicletta completamente personalizzata, la bicicletta dei suoi sogni. Sarà lui a dirci come la vuole e noi la realizzeremo in base alle sue richieste. Se necessario, l’aiuteremo passo passo.
Dal punto di vista dei prodotti, dobbiamo aspettarci delle novità nel breve periodo?
Molto presto presenteremo un nuovo modello gravel in carbonio. Si tratta dell’evoluzione della Gieira in alluminio presentata di recente. Mi preme poi ricordare che continua la nostra felice collaborazione con Adriano Malori nel suo ruolo di ambassador, ma anche di consigliere. La sua presenza, i suoi suggerimenti sono sempre per noi utilissimi. Presto avremo una bella novità da raccontare che lo vedrà coinvolto in prima persona.