Regola Bikes detta le sue “non” regole

04.04.2023
4 min
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Regola Bikes è un marchio di bici estremamente giovane, ma con obiettivi ben chiari da raggiungere, come ci hanno raccontato Fabrizio Pasolini e Nicola Percivaldi, i due fondatori. Li abbiamo incontrati all’interno dello showroom della loro nuova sede alle porte di Cuneo. Grazie a loro, abbiamo scoperto un marchio dalla forte vocazione internazionale, guidato da regole, anzi “non” regole molto precise. Scopriamolo insieme.

Fabrizio Pasolini consegna a Adriano Malori la sua prima Regola Bikes
Fabrizio Pasolini consegna a Adriano Malori la sua prima Regola Bikes
Partiamo dall’inizio, quando e perché avete deciso di creare Regola Bikes?

Regola Bikes nasce nel 2020, in pieno lockdown causato dal Covid. In quel periodo avevamo un negozio a Frabosa Sottana, in provincia di Cuneo. Eravamo chiusi e come tutti i nostri colleghi negozianti cercavamo di capire come gestire una situazione che ci aveva colto di sorpresa. Proprio in quei mesi di chiusura forzata, abbiamo iniziato a riflettere sul nostro lavoro e sulle politiche messe in atto da molte delle aziende con le quali collaboravamo e che a nostro parere non tutelavano il lavoro nostro e degli altri negozianti. Di fronte a quella situazione di incertezza, abbiamo capito che era giunto il momento di realizzare qualcosa di veramente nostro. Regola Bikes nasce in quel preciso istante. 

Il nome Regola Bikes è molto curioso. Potete spiegarci perché l’avete scelto?

Il periodo del lockdown è stato caratterizzato da una serie di regole che tutti noi eravamo chiamati a rispettare. A pensarci bene, anche prima dell’arrivo del Covid, noi negozianti eravamo costretti a rispettare delle regole. Erano quelle che ci imponevano i nostri fornitori con i loro minimi d’ordine da rispettare. Abbiamo allora deciso di ribaltare questa situazione con una nuova filosofia di lavoro. Per Regola Bikes non esistono regole. Ai negozianti che vorranno lavorare con noi, non imporremo mai delle regole, intese come un minimo d’ordine al quale dover sottostare. Nello stesso tempo il cliente finale si dovrà sentire libero di “disegnare” la sua bici ideale senza alcuna imposizione o regola da parte nostra.

Adriano Malori è poi diventato un ambassador di Regola Bikes
Adriano Malori è poi diventato un ambassador di Regola Bikes
A proposito di cliente finale, a chi si rivolge Regola Bikes?

Regola Bikes è un brand pensato per chi non vuole omologarsi, ma vuole distinguersi dalla massa pedalando su una bicicletta davvero speciale. Chi entra nel nostro showroom deve sentirsi libero di realizzare, anche con il nostro aiuto, una bicicletta che rispetti completamente i suoi gusti e le sue aspettative. Deve uscire da qui con la consapevolezza di aver acquistato qualcosa di veramente speciale.

Navigando sui vostri social abbiamo scoperto che Regola Bikes ha un estimatore convinto in Adriano Malori. Oggi Adriano fa parte della vostra famiglia come ambassador. Come nasce il rapporto di collaborazione con lui?

E’ una storia davvero singolare, che merita di essere raccontata. Quando abbiamo creato il marchio Regola Bikes abbiamo iniziato a promuoverlo via social. Ci siamo così accorti che Adriano metteva spesso il suo like ai nostri post e in alcuni casi aggiungeva un suo commento positivo. Incuriositi dalla cosa abbiamo deciso di contattarlo. Gli abbiamo chiesto se gli facesse piacere poter pedalare su una nostra bici. Eravamo infatti interessati ad avere un suo parere. Noi eravamo convinti della bontà del nostro prodotto, ma avere un parere esterno, sopratutto qualificato come il suo, ci interessava molto.

E cosa è accaduto?

Adriano si è dimostrato molto disponibile. Abbiamo quindi deciso di portargli personalmente una nostra bici presso il suo centro 58×11 by Alessandro Malori di Basilicanove in provincia di Parma. Era un mercoledì. Gli abbiamo detto di prendersi tutto il tempo che voleva e di essere sincero, se necessario anche duro, nel darci il suo giudizio. Il venerdì sera, attorno alle 20, è squillato il nostro telefono. Era Adriano Malori. Ricordiamo ancora, come se fosse oggi, le sue prime parole: «Avete un gioiello! Credo che sia la bici migliore sulla quale io abbia mai pedalato. Anche le ruote (Regola Bikes realizza anche quelle, ndr) sono spettacolari!».

Questa è la sede di Regola Bikes, dove sono esposti tutti i modelli creati fino ad ora
Questa è la sede di Regola Bikes, dove sono esposti tutti i modelli creati fino ad ora
Cosa avete pensato in quel momento?

Eravamo felicissimi. Malori non si è infatti limitato a farci i complimenti, ma ci ha dato dei consigli per apportare dei piccoli miglioramenti alla bicicletta che gli avevamo lasciato. La cosa curiosa è che internamente stavamo già lavorando a migliorare proprio gli aspetti che Malori ci aveva appena segnalato. In quel momento abbiamo capito che eravamo sulla strada giusta e che avevamo un prodotto da poter proporre al pubblico davvero unico. Oggi Malori è un nostro ambassador e siamo felicissimi di averlo in squadra con noi.

Quali sono i vostri obiettivi futuri?

Continuare sulla strada che abbiamo intrapreso nel 2020. Realizzare biciclette speciali e mettere ogni giorno ancora più passione nel nostro lavoro. Siamo i primi a testare ogni nuovo modello. Se c’è qualcosa che non ci convince, prima di presentare una nuova bicicletta ci lavoriamo fino a che non siamo completamente convinti di poter offrire ai nostri clienti un prodotto davvero top. Questa è la nostra prima regola.

Regola Bikes