Per il quarto anno di fila torna la “Pedalando per la Ricerca”, l’iniziativa a scopo benefico promossa da Alessandro Mucci, social media manager di Nalini. Anche quest’anno l’azienda mantovana non ha voluto far mancare il suo supporto all’iniziativa realizzando la maglia ufficiale dell’evento. Un capo totalmente custom che ha accompagnato per 500 chilometri da Torino e Firenze Alessandro e i suoi amici Alberto Tonelli, Marco Violi e Marco Biancini.
Un passo indietro
Prima di parlare dell’edizione di quest’anno, è importante fare un piccolo passo indietro per ricordare il motivo per cui ha preso forma la “Pedalando per la Ricerca”. L’iniziativa nasce da un’esperienza personale che nel 2020 ha toccato profondamente lo stesso Alessandro Mucci, conclusasi poi fortunatamente in modo positivo. Mosso dal forte desiderio di fare qualcosa a favore della ricerca contro i tumori, Alessandro ha deciso di mettersi in gioco in prima persona. Per la sua laurea in Economia e Commercio aveva in programma di attraversare in bicicletta e in totale autonomia prima le zone dell’Italia centrale toccate dal terremoto del 2016 e successivamente le Alpi occidentali. Quel progetto di viaggio si è trasformato in un’opera di sensibilizzazione a favore della ricerca unita ad una raccolta fondi. L’iniziativa ha avuto successo e da allora Alessandro ha deciso di organizzare ogni anno una nuova pedalata di raccolta fondi.
Abbiamo raggiunto telefonicamente Alessandro Mucci un paio di giorni dopo aver raggiunto con i suoi compagni di viaggio Firenze (la pedalata si è svolta tra il 5 e il 6 agosto, ndr). Prima di rispondere a qualche nostra domanda ci ha raccontato di non riuscire a stare senza bici e che in giornata ha pedalato per un’ottantina di chilometri attorno a Siena, scoprendo che da quelle parti la pianura non esiste.
Perché con i tuoi amici quest’anno avete scelto di organizzare la “Pedalando per la Ricerca” andando da Torino a Firenze?
Ci sono svariati motivi. Io e i miei compagni di viaggio siamo tutti originari di Torino e della sua provincia. Pur essendo Torino la nostra città, fino ad oggi non l’avevamo mai messa al centro dei nostri progetti di viaggio. Abbiamo così pensato di unire con una pedalata di 500 chilometri Torino a Firenze, le due città che sono state le prime due capitali del Regno d’Italia. Firenze poi nel 2024 avrà un onore speciale…
Immaginiamo ti riferisca alla partenza del Tour de France?
Esatto. Per la prima volta il Tour partirà dall’Italia e in qualche modo ci faceva piacere celebrare questo evento “storico” per il nostro Paese.
Ci puoi “snoccialare” qualche numero del vostro viaggio?
Da Torino siamo scesi in Liguria. Abbiamo percorso tutta la costa fino ad arrivare in Toscana e fare poi rotta verso Firenze passando per Pisa. In totale abbiamo percorso 500 chilometri per complessive 26 ore …il tempo passato in bici è stato “solo” di 19 ore e 38 minuti. Il dislivello finale ha toccato i 3500 metri con complessive 9700 calorie consumate.
Obiettivo raggiunto alla grande?
Direi proprio di sì e non solo per aver portato a termine il viaggio nel tempo che ci eravamo prefissati e cioè due giorni. La cosa più importante è aver contribuito alla raccolta fondi che abbiamo iniziato nel 2020 e che ad oggi ci ha permesso di raccogliere quasi 30.000 euro da destinare alla ricerca contro i tumori. In questi stessi giorni è in corso un altro progetto che ha lo stesso scopo della “Pedalando per la Ricerca”. Si tratta di un viaggio in bici da Rivoli a Santiago de Compostela in venti tappe. Protagonisti sono Ciro Russo, atleta professionista di lotta greco romana, l’ex judoka Valentina Giorgis e Gennaro Russo, padre di Ciro e volontario della Croce di Collegno.
Anche quest’anno per il vostro viaggio avete potuto contare sul supporto di Nalini che ha realizzato la vostra maglia…
Nalini ha messo a disposizione un loro grafico che ha realizzato una maglia bellissima prendendo spunto da un mio disegno. Si tratta di una maglia totalmente custom, realizzata appositamente per noi. Nalini ha inoltre deciso di farci dono di un capo davvero utile. Si tratta della Mirror Vest, uno smanicato con una superficie argentata riflettente. Questa ha una tripla funzione: garantire la massima visibilità sulla strada, creare una barriera totale al vento nella parte frontale, evitare il surriscaldamento sulle spalle grazie alla rifrangenza dei raggi solari.
Le informazioni utili a contribuire alla raccolta fondi promossa dalla “Pedalando per la Ricerca” si possono trovare al seguente link.