Liv Committed, più opportunità e più donne in bicicletta

09.06.2023
4 min
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NERVIANO – Nei giorni scorsi Liv Cycling, marchio dedicato 100% al mondo del ciclismo femminile, ha annunciato la quarta edizione della campagna “Liv Committed

Fin dalla sua nascita, l’obiettivo di Liv è quello di portare sempre più donne in bicicletta. Per il 2023 ha così deciso di dedicare la propria attenzione alle cicliste che attraverso il loro comportamento sono fonte di ispirazione per altre donne. A riassumere al meglio l’obiettivo che vuol raggiungere la campagna “Liv Commited” per il 2023 è Bonnie Tu, fondatrice di Liv e presidentessa di Giant Group.

«La missione principale di Liv – ha dichiarato – è quella di portare sempre più donne e ragazze in bicicletta. Quest’anno vogliamo celebrare coloro che condividono con noi questo particolare obiettivo. Liv Committed si concentrerà su quelle donne che si stanno attivando per portarne sempre di nuove in bicicletta. Si tratta di persone normali che hanno però un impatto straordinario sulle altre donne».

Le ragazze di Liv durante il viaggio verso l’Ospedale Pediatrico Gaslini – Genova
Le ragazze di Liv durante il viaggio verso l’Ospedale Pediatrico Gaslini – Genova

La storia di Mahshid Hadi

Il lancio di ogni nuova campagna “Liv Committed” è da sempre accompagnato da un video che racconta la storia di una o più ambassador del brand. Per il 2023 Liv ha deciso di raccontare la storia di Mahshid Hadi, una rifugiata iraniana che oggi vive in Canada. Nel suo Paese di origine Mahshid ha lottato e sfidato le regole e i ruoli che venivano imposti alle donne da una società prettamente maschile. Tra questi anche il divieto di andare in bicicletta. A causa del suo comportamento è stata costretta a fuggire dall’Iran per evitare di finire in prigione. Oggi Mahshid Hadi vive a Vancouver dove lavora come tecnico radiofonico. Qui si impegna quotidianamente per i diritti e le libertà delle donne che ancora vivono in Iran. In Canada ha ritrovato anche una sua passione da bambina: la bicicletta. Oggi Mahshid Hadi non solo va regolarmente in bicicletta ma ha scoperto il bikepacking innamorandosene immediatamente.

Per farci raccontare qualcosa di più su “Liv Committed”, e più in generale sulla filosofia Liv, abbiamo deciso di fare qualche domanda a Marta Villa, responsabile marketing di Liv Cycling in Italia (in apertura insieme a Anna Bonassi della Scuola Ciclismo Mazzano) che ci ha accolto presso la sede di Giant Italia a Nerviano, alle porte di Milano.

Mahshid Hadi è diventata il volto di Liv per il 2023
Mahshid Hadi è diventata il volto di Liv per il 2023
Cosa rende speciale Liv e cosa lo rende diverso da Giant?

Sicuramente entrambi i brand guardano al prodotto, al suo sviluppo e naturalmente alla sua vendita. Ciò che però distingue Liv da Giant, o meglio caratterizza Liv, è uno sentimento di fondo che lo rende un brand unico. Se dovessi trovare un termine che identifica Liv è “condivisione”. Tutte le persone che lavorano in Liv, indipendentemente dal loro ruolo, condividono gli stessi valori e la stessa mission: portare il maggiore numero di donne e ragazze in bicicletta. Non è un modo di dire, ma un modo di essere. In Liv crediamo fortemente nel potere che può avere il ciclismo nel dare alle donne nuove possibilità e opportunità per una vita migliore.

Questa voglia di condividere valori e sentimenti comuni viene richiesta anche alle vostre ambassador?

Esattamente così. Ogni singola filiale di Liv si gestisce in totale autonomia nella scelta delle ambassador. A tutte loro viene però richiesto di condividere quei valori che da sempre caratterizzano Liv.

In cosa consiste esattamente questa autonomia nella scelta delle ambassador, in particolare per quel che riguarda l’Italia?

Per noi è importante trovare ambassador che coprano i seguenti settori: strada, mountain bike, gravel e triathlon. Per ciascun campo cerchiamo ragazze che sappiano raccontare il prodotto, far capire che si tratta di un prodotto realizzato da donne per donne e nello stesso tempo che andare in bici fa stare bene. Non ultimo, le nostre ambassador devono ispirare altre donne e allargare la community di donne che vanno in bici.

La bici come mezzo di emancipazione e di libertà
La bici come mezzo di emancipazione e di libertà
Attualmente quante sono le ambassador Liv in Italia?

Complessivamente sono undici. Fra loro mi piace segnalare Serena Cugno, che da quest’anno si è aggiunta al nostro gruppo. Serena è una mamma che ama viaggiare in bici e non disdegna di portare con sé i propri bambini. Di recente ho avuto modo di condividere con lei un’iniziativa benefica a favore dell’Ospedale Pediatrico Gaslini di Genova. Tre giorni di pedalate gravel da Rivoli a Genova per 205 chilometri complessivi. In quei tre giorni ho visto in Serena il vero spirito di Liv. La sua vitalità e la sua forte capacità motivazionale sono state il collante che ha permesso a tutto il gruppo di ragazze che ci hanno accompagnato di restare unite e superare le tante difficoltà incontrate lungo il percorso.

Nella sua campagna “Liv Committed” 2023 il brand taiwanese invita a segnalare tramite i propri canali ufficiali persone come Serena che con il loro comportamento individuale sono di ispirazione ad altre donne mostrando loro quanto è bello andare in bici. 

Liv